Obiettivo crescita: l'Italia al 21° posto
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 04:22Adico                            Â
Dal rapporto "Obiettivo crescita" diffuso dall'Ocse risulta che l'Italia è tra i paesi che maggiormente subiranno gli effetti della crisi nel lungo periodo, determinando un calo di 4,1 punti di Pil, contro una media Ocse di 3,1 punti. Un risultato che colloca il nostro Paese al ventesimo posto, sui trenta paesi dell'Ocse, sia per quanto riguarda la produttività sia il Pil pro-capite.
"I risultati dell'Italia sulla produttività sono rimasti mediocri" scrive l'Ocse, suggerendo quale ricetta per migliorare la situazione economica di "ridurre le tasse sul lavoro, sulle pensioni, aumentare le deduzioni sull'Irap, finanziare le riduzioni fiscali con la lotta all'evasione, porre fine ai condoni fiscali.
Dall'ADICO evidenziano l'enorme peso del fisco nel nostro paese emerso dall'indagine, "che risulta essere superiore a quello dell'area degli altri paesi industrializzati. In particolare, "per un single a basso reddito e senza figli la pressione fiscale nel 2008 sì è avvicinata al 45%, mentre è sotto il 35% nell'area Ocse. Per una persona sposata, con medio reddito e due figli, la tassazione supera il 35%, contro una media Ocse vicina al 27%".
L'Ocse raccomanda all'Italia di, accelerare le privatizzazioni, sopprimere gli ostacoli normativi alla concorrenza, rinforzare le autorità di controllo, migliorare il tasso di scolarizzazione, accrescere i finanziamenti soprattutto in ambito universitario, rinforzare gli incentivi all'innovazione.
"La recessione ha abbassato gli standard di vita e di occupazione su basi durevoli e al tempo stesso ha messo a rischio la sostenibilità delle finanze pubbliche", conclude l'Ocse, sottolineando come si possano contenere i danni di lungo termine generati dalla crisi con investimenti in ricerca e infrastrutture e politiche che consentano di rendere il mercato del lavoro più flessibile e di ridurre i deficit di bilancio
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Estesa la cassa integrazione a 78 settimane
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 14:06Adico    Â
"Un passo importante in avanti, per i lavoratori che stanno vivendo sul filo del rasoio della recessione" fanno sapere dall'ADICO.
Ieri la commissione Lavoro della Camera ha dato voto favorevole (e bipartisan) all'estensione della Cassa integrazione ordinaria da 52 a 78 settimane, un provvedimento che offre un piccolo spazio di manovra a imprese e lavoratori davanti all'onda lunga della crisi economica mondiale.
"L'emendamento della commissione non introduce nuove protezioni ai lavoratori", commenta però il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Secondo cui le norme già esistenti vengono applicate, per far fronte alla crisi, in modo estensivo, al punto che gli ammortizzatori sono spesso in funzione anche oltre i 18 mesi di cui parla la commissione.
Eppure per i sindacati è una novità importante, la Cgil ad esempio dice che "l'emendamento approvato è una prima risposta ad una richiesta da noi sempre sostenuta, ovvero il raddoppio del periodo di CIGO", osserva la segretaria confederale dell'organizzazione sindacale, Susanna Camusso.
Che però aggiunge: "Nel frattempo il governo fugge dalla discussione sulla crisi con lo slittamento del dibattito in programma mercoledì". Si dimostra, infine, conclude Camusso, "che è possibile fare scelte volte all'universalità degli ammortizzatori sociali ed è bene che ora si apra il confronto sugli strumenti più idonei ad affrontare una crisi che deve ancora riversare sull'occupazione i suoi effetti più duri".
Più pragmatici, ma non meno pungenti, alla Cisl. "Come più volte richiesto, è necessario che di fronte al protrarsi della crisi economica e produttiva vengano costantemente prorogati gli ammortizzatori sociali necessari per evitare i licenziamenti", commenta in una nota Giorgio Santini, Segretario confederale della Cisl. Il sindacalista spiega che è particolarmente utile il provvedimento per tutelare i lavoratori nell'area delle aziende non coperte o che non rientrano nei requisiti necessari per la cig straordinaria.
Conclude il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini il quale "si augura , che per questo provvedimento ci sia la necessaria copertura finanziaria e venga approvato prima possibile".
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Dubbi su adeguamento prezzi carburanti
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 06:50Adico     Â
Qualcosa non torna nell' adeguamento dei prezzi dei carburanti
"Perfino l'Autorità della concorrenza ha detto che qualcosa non torna nell' adeguamento dei prezzi dei carburanti quando il greggio sale" fanno sapere dall'ADICO.
La staffetta quotidiana rileva che i rialzi dei carburanti riguardano oggi Agip, Q8, Shell e Tamoil con prezzi che arrivavano a toccare 1,394 euro per la benzina e di 1,234 il gasolio
"Si tratta di aumenti del tutto ingiustificati", avverte il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini, che spiega: "nel mese di gennaio il costo del petrolio si attestava, come in questi giorni, attorno agli 80 dollari al barile, e la benzina era venduta a circa 1,30 euro al litro ed il gasolio a circa 1,12".
Dall'ADICO calcolano che a causa di queste speculazioni "gli automobilisti, continuano a pagare 150 euro annui in più".
Da sottolineare infine, "l' immobilismo del Governo, che dopo aver convocato le compagnie petrolifere non ha preso alcun provvedimento a tutela dei consumatori e varato nessuna misura concreta in grado di contenere i rincari costanti dei carburanti", conclude nella nota il presidente dell'ADICO.
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Famiglie italiane sempre più indebitate
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 03:19Adico  Â
Le famiglie italiane sono sempre più indebitate: il totale del debito sfiora i 500 miliardi di euro, afferma Bankitalia.
Secondo le ultime rilevazioni contenute nel supplemento al Bollettino statistico della Banca centrale, l'ammontare dei prestiti concessi alle famiglie era infatti a fine gennaio pari a 498.999 milioni di euro, contro i 468.918 milioni di gennaio 2009. In un anno l'aumento e' stato dunque del 6,4%. A crescere sia il credito al consumo che i mutui.
A crescere sia il credito al consumo, a 57 mld rispetto ai 54 mld di gennaio 2009, che i mutui, 282 mld contro 264. Proprio sul fronte dei mutui, si registra un ulteriore calo dei tassi si interesse. A gennaio, il Taeg (ovvero il tasso annuo effettivo globale) è sceso sotto il 3%, al 2,89% dal 3,01% di dicembre 2009. Scende anche il tasso nominale, al 2,75% a gennaio dal 2,88% di dicembre.
Intanto, continuano a crescere le sofferenze. Perché sempre più famiglie e imprese hanno difficoltà ad onorare le rate dei prestiti ottenuti.
I motivi, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini sono imputabili "sia alla crisi economica che ai bassi tassi d'interesse che spingono le famiglie italiane sempre più spesso a ricorrere a banche o società finanziarie per i propri acquisti".
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Nuovi salassi postali
Martedi 9 Marzo 2010 alle 13:26ADICO
NUOVI SALASSI POSTALI
8 marzo 2010
" Dal primo gennaio l' abbonamento alla casella postale è diventato un salasso" si legge nell'ultima nota diffusa dall'ADICO.
Infatti le «cassettine» a disposizione nelle sedi di Poste sono di tre dimensioni. Fino all'anno scorso, affittare per un intero anno la più piccola (in cm 14,5x 9,6×40) costava 35 euro, quella media 42, la più grande (14,5×29x 40) 50 euro.
Con il nuovo anno, denunciano dalla segreteria dell'ADICO "il canone d´affitto è passato rispettivamente a 100, 150 e 200 euro.
"Una decisione che visti i tempi di crisi, non possiamo accettare", tuona il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini, che aggiunge anche: "oggi spedire una lettera in posta prioritaria in Italia costa 12 centesimi in più rispetto alla media europea, infatti se una busta in posta prioritaria del peso massimo di 20 grammi costa in Europa mediamente 48 centesimi, in Italia costa 60 centesimi. Urge davvero una vera liberalizzazione dei servizi postali in Italia a beneficio dei consumatori".
15 consigli per vivere low cost
Lunedi 8 Marzo 2010 alle 10:20
1) GAS: Gruppi di Acquisto solidale. Sono gruppi di persone che acquistano insieme all'ingrosso prodotti alimentari o di uso comune da ridistribuire tra loro. Si compra direttamente dal produttore locale, scegliendo prodotti biologici ed ecologici che siano stati prodotto nel rispetto delle condizioni di lavoro. Ci si coalizza tra amici, parenti, interi condomini o in ufficio. E per giunta si socializza.
2) BICICLETTA: non inquina e mantiene in forma. Si può andare con la propria bici o affittarla con il Bikesharing. Si può prendere la bici in un punto di bikesharing e lasciarla in un altro, risparmiandosi così di doversela portare dietro necessariamente. Basta una tessera magnetica e la vita nel traffico è può essere meno spiacevole. Del resto che sia con la propria o con una affittata, pedalare non inquina e non crea problemi di parcheggio.
3)CUCINA: in voga la cucina semplice ma buona. Dalla pasta con le patate alle ricette gustose e sane per i bambini. Per imparare a cucinare tornano utili le ricette della nonna, ad esempio di nonna Clara, l'anziana italo-americana che su YouTube offre dimostrazioni della cucina della Grande Depressione. Soprattutto pasta, in tutte le salse, per esempio con patate, piselli e uova. È inglese, invece, il ricettario semplice per mamme senza soldi e senza tempo diventato un best seller. Insomma, anche la cucina è low cost, non solo negli Usa e nel Regno Unito. Si mangia sano, si eliminano spese superflue, e il piatto non piange.
4) DETERSIVI: all'indirizzo biodetersivi.altervista.org ed è una vera scuola di pozioni dove imparare a fare i detersivi in casa. Non soltanto quelli per piatti e stoviglie, ma anche quello da mettere nello spruzzino per i vetri, lo sturalavandini, i deodoranti per ambienti, l'anticalcare e addirittura gli stessi dosatori di detersivi. Basta una regola base: non mescolare mai prodotti acidi con prodotti basici e si possono inventare anche nuove ricette. È la strada della bio-allegria.
5) ENERGIA: lampadine a fluorescenza compatta, spegnere sempre gli apparecchi elettrici, non tenere aperti i rubinetti o montare i frangiflusso per avere la sensazione di toccare più acqua di quella che si lascia scorrere. Anche sulla carta si può risparmiare scrivendo su entrambi i lati di uno stesso foglio. Ogni altro accorgimento è utile se lo spreco non è necessario.
6) FAI DA TE: in casa si possono fare yogurt, pane, burro, birra, cioccolato, biscotti, gelato, vino e anche i liquori. Come? La blogosfera si mobilita, su www.risparmiare-risparmiando, ad esempio, si trovano consigli, istruzioni e procedimenti per ogni tipo di bricolage, anche quello culinario.
7) GRATIS:in Rete si trova un po' di tutto. C'è la comunità che regala oggetti che non servono: www.freecycle.it . La directory mondiale dei punti wi-fi dove è possibile navigare in Internet gratuitamente http://anchorefree.com . Siti di scambi di ospitalità gratuita come www.servas.it o www.hospitalityclub.org . O il blog del baratto per antonomasia http://oneredpaperclip.blogspot.com . Fuori dalla Rete torna utile l'ultima pagina dei giornali di annunci, quella in cui si offrono oggetti gratuitamente. E per viversi la città a volta basta dare un'occhiata alla voce "gratis" delle guide alla programmazione del week end. Al museo ci si può andare la domenica al mese in cui è gratis e un buon libro si può leggere anche nelle biblioteche comunali.
8) Ricerca nei mercatini dell'usato, acquisti alle aste via Internet, affitto di accessori firmati e non solo su Web. Sul sito www.suiteatwork.it si scelgono i vestiti ogni settimana, si prendono in prestito e poi si riconsegnano. Lavaggio e stiratura sono compresi nel prezzo. Con il look gratis poi ci si diverte anche.
9) ORTO: il massimo sarebbe usare la terrazza condominiale e trasformarla in un giardino pensile. I vantaggi che si possono ottenere, oltre che estetici, sono anche funzionali: viene infatti ridotta l'escursione termica, aumenta il risparmio energetico, migliora l'isolamento termo-acustico e si riduce l'inquinamento ambientale, grazie alla cattura delle polveri sottili. In assenza di un grande terrazzo, basta un balcone. Oltre alle piante aromatiche, si possono coltivare ortaggi (pomodori, zucchine e melanzane, ad esempio), fragole e insalata.
10) PANE: considerati i costi di rosette e pagnotte, niente affatto comparabili con gli aumenti delle materie prime, tanto vale fare da sé, a casa propria. Sul sito panefattoincasa.net, vengono spiegati tutti i passaggi necessari per impastare e cuocere, e raccontati nel dettaglio i lieviti da usare e i tipi di farina. Serve circa mezz'ora di tempo da dedicare al "prodotto" ma tra spese di materie prime e uso del forno a gas si spendono al massimo 60 centesimi per un chilo di pane, contro gli oltre tre euro che si lasciano dal fornaio.
11) SPINA: detersivi, latte, acqua e perfino grappa alla spina. Si risparmia e non si inquina. Una buona abitudine inaugurata circa due anni fa in Italia ma che sta dando risultati apprezzabilissimi. Solo in Piemonte nel 2008 si è evitata la produzione di 6 tonnellate di plastica e di 3 tonnellate di cartone e si è ridotto il consumo di acqua di 26 milioni di litri. Dati forniti da Ecoalfabeta.blogosfere.it che riporta l'elenco dei supermarket e degli esercizi commerciali che hanno aderito. Nei 12 punti Eco della Crai si vendono alla spina anche caffé, cereali, pasta, riso, caramelle, legumi, spezie, frutta secca. E poiché le confezioni incidono sul costo finale del 30 per cento, il conto è presto fatto.
12) TERMOSIFONI: possedere una propria caldaia vale sempre la regola della prevenzione: una buona manutenzione annuale permette di evitare incidenti rischiosissimi e risparmiare. Ecoage.com, il portale, ecologista indipendente, offre una serie di suggerimenti che messi in pratica riducono per davvero la bolletta. Intanto isolare il cassetto degli avvolgibili sopra la finestra o evitare gli spifferi semplicemente chiudendo le porte e abbassando le tapparelle, è un buon metodo per non disperdere calore. In assenza di doppi vetri e pareti coibentate, basta spurgare regolarmente l'aria in accesso dai radiatori. Vietato coprirli con mobili o tende. Se il termosifone è sotto una finestra, lavorerà di più. Per aumentarne l'efficienza è sufficiente porre una tavola di materiale isolante tra parete e termosifone. Preferire sempre le caldaie a condensazione: si risparmia fino al 20% di metano.
13) UBUNTU: Ubuntu è un sistema operativo libero e completamente gratuito basato su Linux e rientra nella categoria degli "open source". È un approccio collaborativo allo sviluppo dei programmi: il codice sorgente, il cuore di ogni applicazione è infatti aperto e modificabile da parte di tutti. Questo comporta un continuo miglioramento del programma, una maggiore sicurezza e stabilità (il programma non si blocca o chiude improvvisamente facendo perdere tutto il lavoro) e una documentazione praticamente infinita. Nel caso si Ubuntu si aggiunge anche la facilità di utilizzo. È perfetto per computer portatili, desktop e server e fornisce applicazioni adatte ad ogni esigenza, per l'uso in casa, a scuola o a lavoro. Non si deve mai pagare alcun costo di licenza, né perdere tanto tempo per l'istallazione.
14) VACANZE: voli low cost, naturalmente, da programmare mesi prima su Internet. In tal senso il sito zingarate.com offre un validissimo supporto. In primo piano non solo i viaggi in aereo a prezzi stracciati, ma anche dritte, consigli e suggerimenti su dove alloggiare, come trovarsi un amico per dividere le spese e un forum per evitare le ingenuità del turista fai da te. Per i fortunati che possiedono una casa, lo scambio dell'abitazione è una delle opportunità più gettonate. Basta fare una visitina al vari siti specializzati.
15) ZERO CHILOMETRI: comprare prodotti locali permette al consumatore la garanzia di prodotti rintracciabili, dunque molto più freschi, e a un prezzo assai più conveniente. Scegliendo prodotti locali e di stagione si possono risparmiare più di cento euro al mese sui 467 euro che ogni famiglia versa in media mensilmente per alimenti e bevande. Acquistando direttamente nelle quasi 50mila imprese agricole nazionali è possibile ridurre di un terzo il costo della spesa mentre il latte fresco è disponibile ad un prezzo ridotto di oltre il 30 per cento in uno dei tanti distributori automatici sparsi su tutto il territorio.
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A febbraio riprende a correre la Cig
Sabato 6 Marzo 2010 alle 20:31Adico     Â
Riprende a correre la cassa integrazione a febbraio dopo la frenata registrata a gennaio. Secondo i dati diffusi oggi dall'Inps, le ore di cassa integrazione autorizzate alle aziende sono state nel mese 95 milioni, in aumento del 12,4% rispetto a gennaio (quando furono 84,5) e del 123% rispetto a febbraio 2009, quando arrivarono a 42,5 milioni di ore. Il dato riguarda naturalmente le ore chieste e autorizzate e non il "tiraggio", ovvero le ore effettivamente utilizzate dalle aziende. L'aumento complessivo è dovuto prevalentemente all'andamento della cassa straordinaria (quella concessa in caso di ristrutturazione, riorganizzazione e crisi aziendale) per la quale nel mese sono state autorizzate 38 milioni di ore, in crescita del 28% rispetto a gennaio e del 245,9% rispetto a febbraio 2009.
La cassa ordinaria (quella legata a "situazioni temporanee di mercato") registra invece una diminuzione rispetto a gennaio 2010 (-5,38%), mentre aumenta del 26,14% rispetto a febbraio 2009. La cassa integrazione in deroga, strumento che non era disponibile a febbraio 2009, registra un calo dell'1% rispetto a gennaio ma si conferma, con 19,6 milioni di ore autorizzate (circa il 20% del totale), un ammortizzatore di grande importanza per le aziende che affrontano la crisi. Nel complesso - precisa l'Inps - nei primi due mesi del 2010 sono state autorizzate 179,6 milioni di ore di cassa contro i 72 milioni dello stesso periodo del 2009 e un incremento del 149,34%. A gennaio le domande di indennità di disoccupazione sono state 106.000, con un aumento del 12% su dicembre e un calo del 2% su gennaio 2009.
"I dati sopra evidenziati sulla cig e sulla mobilità - spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini- descrivono concretamente il perdurare delle difficoltà pesanti alle quali versa l'economia del nostro Paese, una situazione reale e diametralmente opposta agli annunci del Governo che decantata la ripresa economica".
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Controversie lavoro: gravissimo l'arbitrato
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 22:07Adico     Â
"Nettamente contrario incentivare l'utilizzo dell'arbitrato nelle controversie che regolamentano il rapporto tra imprese e lavoratori" denuncia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Nella nota appena diffusa dall'ADICO si leggono le motivazioni che spinge il presidente a manifestare la propria contrarietà al provvedimento in discussione ritenendo "che l'arbitro rischia di trovarsi tra le mani il potere che un giudice neanche si sognerebbe, quello di giudicare secondo equità , con buona pace di leggi e diritti, primo tra tutti l'articolo 18 che tutela i lavoratori da licenziamenti ingiusti".
Al momento dell'assunzione è sufficiente che l'azienda imponga nel contratto che le eventuali controversie con il nuovo dipendente siano affrontate in sede di arbitrato e che la decisione sia presa in equità .
Tradotto, l'arbitro potrà emettere una sua sentenza senza neanche aprire lo Statuto dei lavoratori. E il gioco è fatto. Ieri il Senato ha già dato il suo via libera, tocca ora alla Camera e intanto la tensione sale.
"Un taglio ai diritti e un peggioramento netto delle leggi e delle norme sul lavoro che penalizzano soprattutto i giovani" conclude il presidente dell'ADICO, contrario anche "ad abbassare a 15 anni di età ; un anno in meno rispetto all'obbligo scolastico a 16 anni; il limite per l'apprendistato".
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Il 56% degli italiani compra "biologico"
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 08:53Adico   Â
Da un'indagine condotta dalla rivista Vie del Gusto il 56% degli italiani compra prodotti biologici. Sempre in base allo studio condotto sulle tendenze di acquisto degli italiani, emerge che il 67% degli intervistati ha ammesso di aver iniziato a comprare alimenti biologici per moda, perchè ne parlano tv e giornali, mentre il 49% perchè ha seguito il consiglio di amici e parenti.
Su cosa significhi bio, solo il 17% dei consumatori lo sa definire con esattezza. Il 19 % è convinto che si tratti di alimenti per vegetariani, il 16% li considera prodotti per chi soffre di intolleranza alimentari e per il 47% garantiscono una maggiore naturalità e tutela dell'ambiente.
Per i continui allarmi di frodi alimentari, per la scarsità dei controlli sul mercato alimentare, e per l'incertezza che il luogo di provenienza un intervistato su tre non è convinto dalla professata sicurezza alimentare di questa categoria di prodotti.
Gli alimenti trattati in modo naturale, rappresentato per un 31% degli intervistati un aspetto imprescindibile per avere uno stile di vita sano, per il 23% un vero e proprio strumento per tenersi in forma e in buona salute e una necessità per non ingerire 'veleni'.
In futuro, 6 consumatori su 10 si dichiarano propensi ad acquistare prodotti non geneticamente modificati, a condizione che siano più chiare le informazioni sulla provenienza biologica dei prodotti (per il 75%), che i prezzi siano più accessibili (31%) e tali alimenti più reperibili (44%).
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Bce ha confermato tassi d'interesse all'1%
Giovedi 4 Marzo 2010 alle 22:56Adico  Â
"Nella riunione mensile di politica monetaria, oggi la Banca centrale europea ha annunciato di aver lasciato ancorati i tassi d'interesse al minimo storico dell'1%" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO, "dunque per chi ha un mutuo a tasso variabile, può sentirsi relativamente tranquillo".
Nella riunione mensile di politica monetaria è altresìstato deciso di lasciare invariato anche il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento all'1,75% e quello sui depositi allo 0,25%.
Una decisone, spiega il presidente dell'ADICO Carlo Garofolini "fortemente condizionata da una ripresa economica più lenta di quanto ci si potesse aspettare e dalla crisi greca". I due fattori sono statti, infatti, al centro della consueta conferenza stampa tenuta seguita all'annuncio della decisione sul costo del denaro.
"Le ultime informazioni - ha spiegato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet - ci confermano che la ripresa economica nell'area euro è in corso, sebbene sia destinata probabilmente a restare discontinua". Tanto che l'Eurotower prevede che l'economia dell'Eurozona "cresca ad un tasso moderato nel 2010, in un contesto segnato da prolungata incertezza legata al processo in corso di aggiustamenti di bilancio in diversi settori e alle aspettative da una parte di ridotti investimenti a causa dell'attuale scarsa utilizzazione degli impianti e dall'altra di consumi segnati dalla debolezza del mercato del lavoro".
Parole avvalorate dai numeri. "I risultati delle analisi economiche - ha detto Trichet - confermano la previsione di una bassa pressione inflazionistica nel medio termine".
Così, in base alle ultime previsioni, la ripresa avverrà in misura molto diversa da Paese a Paese con il Pil che crescerà con percentuali fra lo 0,4% e l'1,2% nel 2010 e fra lo 0,5% e il 2,5% nel 2011.
Quanto ai tassi di interesse, la Bce ha ribadito di ritenere "appropriato" l'attuale livello, mentre l'andamento dei prezzi resterà sotto controllo. Il presidente Trichet ha quindi rivolto per l'ennesima volta ai governi l'appello perché siano adottati con urgenza dei piani di rientro e delle strategie di uscita dalla crisi.
Capitolo a parte per la Grecia. La Bce ha apprezzato il pacchetto di misure fiscali varato dal governo di Atene spiegando che "dimostra il forte impegno del Paese per raggiungere gli obiettivi di risanamento fissati". Tanto che il numero uno di Francoforte esclude categoricamente la possibilità che la Grecia esca dal gruppi dell'euro, apostrofandola come "un'ipotesi assurda".
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