La decisione della Procura di Treviso di ingare per il dissesto di Veneto Banca la PWC (PricewaterhouseCoopers spa), cioè la società di revisione che ne aveva certificato i bilanci, ci faceva supporre che "un passo analogo è ipotizzabile a Vicenza, se la procura locale vorrà verificare l'operato della KPMG, la società di revisione di Banca Popolare di Vicenza", istituto il cui operato era stato, a dir poco, ancor più censurabile di quello della ex popolare di Montebelluna trascinata in un flop non del tutto dipendente dai suoi errori.
Scrivevamo il 12 giugno scorso, due giorni dopo l'esito del voto che bocciava l'era di Achille Variati e dava a Francesco Rucco il compito arduo di non ripetere gli errori di Enrico Hüllweck, che Maurizio Franzina, capo di gabinetto dell'ex sindaco, "per non dare adito a critiche e dubbi lui ha svuotato il suo uffico, alla Paolo Gentiloni, ben prima del 10 giugno... Altri sembrerebbe che abbiano svuotato le loro stanze solo oggi". Aggiungevamo che "questa, per ora, è un'altra storia, forse molto ma molto delicata per non dire di peggio, se ci sarà da scriverne di peggio in base a quanto farà chi di dovere (il nuovo sindaco Francesco Rucco, i dirigenti del comune, la magistratura?)".
Vicenza, migranti. Il comitato PrimaNoi invia un'istanza al neo sindaco di Vicenza Francesco Rucco. Ai primi di marzo era stata inoltrata ad Achille Variati ma dai suoi uffici silenzio tombale in violazione della normativa che obbliga il primo cittadino a rispondere entro 60 giorni.
La Giunta di Francesco Rucco - scrive nella nota che pubblichiamo il comitato PriamNoi - deve ancora formarsi nella sua completezza, mentre il consiglio comunale si insedierà ufficialmente a fine mese, ma già arrivano alcuni quesiti scottanti su uno dei temi che ha tenuto banco durante tutta la campagna elettorale: la questione richiedenti asilo e dei migranti.
Pubblicato il 17 giugno alle 3.26, aggiornato 18 alle 20.16. Il sindaco precedente, Achille Variati, ha sempre detto che considerava un dovere degli amministratori da lui nominati in società ed enti, specialmente i più freschi di nomina o di conferma sul filo di lana di fine mandato, rimettere il mandato fiduciario nella mani del nuovio sindaco. Che fosse quello da lui atteso, Otello Dalla Rosa, o quello scelto dal popolo sovrano, Francesco Rucco, non dovrebbe fare la differenza per la "parola" data a lui dagli amministratori al momento delle loro nomine e, tramite, lui girata al sindaco pro tempore attuale.
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L'ironia, un po' bizantina, dell'ex sindaco Achille Variati, fa sorridere e porta a considerare il suo ultimo anno di inattività , in una maniera diversa da quella che lui dichiara su Il Giornale di Vicenza (?). La frase «Nell'ultimo anno non sono intervenuto nella macchina comunale per correttezza nei confronti del nuovo sindaco. Ma con onestà intellettuale mi metterò a disposizione». In molti ritengono che il primo cittadino abbia praticamente lasciato in mano al suo vice Jacopo Bulgarini d'Elci la guida della amministrazione comunale per dedicarsi anima e corpo alle vicende della provincia, dell'UPI - Unione delle Province d'Italia, della Cassa Depositi e Prestiti, magari di qualche altra istituzione e probabilmente anche di se stesso.
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Dopo una settimana dalla elezione del nuovo sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, e la fine di due lustri di gestione dell'amministrazione comunale e annessi da parte di Achille Variati, anche io mi sarei aspettato che coloro che avevano ricevuto incarichi, remunerati o no, da parte dell'ex sindaco per questo o quell'Ente, questa o quella Fondazione ecc. presentassero al nuovo le loro dimissioni ovvero mettessero a disposizione la loro poltrona.
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«Come tutte le città d'Italia, anche Vicenza sarebbe pronta ad avere una via intitolata a Giorgio Almirante». Silvio Giovine, da poco eletto consigliere comunale con la lista #Rucco Sindaco, interviene sul dibattito che da alcuni giorni infuria a Roma. Si tratta dell'approvazione del consiglio comunale di una strada dedicata allo storico segretario del Movimento Sociale Italiano e il successivo stop imposto dal sindaco Virginia Raggi. A Vicenza, con la nuova amministrazione di centrodestra guidata da Francesco Rucco, un ragionamento intorno a Giorgio Almirante potrebbe trasformarsi in una richiesta ufficiale.
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Avvisi e peocedure di vendita dei suoi immobili siti in Taranto, Reggio Emilia, Benevento, Treviso, Pordenone, Pesaro sono apparsi oggi sul sito di Banca d'Italia. Che manchi la vendita di un'altra sua storica sede, Palazzo Repeta di Vicenza, è cosa nota da quando Gianni Zonin con (i soldi dei soci della) BPVi si offrì di acquistarlo nel 2014 (quando la banca era già decotta e non solo) dopo tentativi di vendita andati falliti offendo un prezzo addiritttura superiore a quello della base d'asta (9 milioni di euro).Â
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Il giorno dopo la maratona notturna delle comunali negli studi di Tva si sono confrontati in uno speciale in prima serata il neosindaco Francesco Rucco, l'uscente Achille Variati e l'esponente del Partito Democratico Giacomo Possamai, in sostituzione del candidato sindaco Otello Dalla Rosa, per il quale non sono stati spiegati i motivi dell'assenza. Ne è venuto fuori uno sterile dibattito nel quale hanno tenuto le redini il direttore di Tva Domenico Basso e il direttore de Il Giornale di Vicenza,Luca Ancetti, protagonista di un battibecco con il nuovo inquilino di palazzo Trissino.
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