Zocca, Zoppello, Galvanin e Cattaneo: il terzo polo Pdl. In città 750 tessere e No a Variati
Sabato 14 Gennaio 2012 alle 14:42 | 0 commenti
Gli amministratori del Pdl, così si sono qualificati in base alle regole del partito, Nereo Galvanin, Lucio Zoppello, Marco Zocca e Roberto Cattaneo nell'incontro odierno hanno ufficializzato già nell'intervento introduttivo di Zoppello quello che per semplicità chiamiamo il Terzo polo del Pdl: contro ogni accordo con Variati ma anche contro Berlato, Galan e Sartori, in qualche modo tirati in ballo come "inciucianti a turno" fra di loro (qui l'intervista di Zocca, a breve il video di sintesi della conferenza, nella foto da sx Cattaneo, Zocca, Zoppello e Galvanin, ndr).
E' la chiarezza verso gli elettori quella che ha spinto all'outing i quattro ("continuiamo a far riferimento a Costantino Toniolo", ha detto Cattaneo) e alcuni cittadini loro simpatizzanti presenti "per mostrare la rottura con le logiche dell'accaparramento di tessere, piuttosto che di costruzione consenso", questa la frase di Galvanin approvata in coro.
Alle accuse a Sergio Berlato per aver manovrato illecitamente il tesseramento su cui "attendiamo comunque l'esito delle indagini giudiziarie prima di esprimere un candidato provinciale" ma anche per aver "acquistato i consiglieri Gerardo Meridio e Maurizio Franzina per far fuori Lia Sartori e nominare Franzina stesso capogruppo" si è aggiunta pesante come un macigno la "scomunica" di Bruno Carta. Il coordinatore cittadino di ala sartoriana ("anche se - punta il dito Zocca - nasce da un accordo tra Sartori e Berlato con Sorrentino vice capogruppo"), e , di nuovo, di Franzina ("lo danno con Sartori ma è tra quelli che hanno raccolto le tessere per Berlato", continua Zocca) hanno pubblicamente dato "la disponibilità ad accordi con Variati senza averne discusso all'interno del partito e contro la quale ci esprimiamo perché per i nostri elettori - ha ribadito Zocca brandendo i suoi mille voti alle ultime amministrative - ci hanno dato mandato per opporci a Variati e alle sue politiche che ancor di più oggi toccano le tasche dei cittadini". La strada da percorrere? La convocazione da parte di Carta di un'assemble a del partito per definirne linee che oggi, se espresse da Carta e Franzina, "sono del tutto personali e non rappresentano il Pdl di Vicenza città : noi - chiude Zocca - dei 1.500 tesserati a Vicenza, che diventano 1.200 se tiriamo via le 300 tessere non valide, ne rappresentiamo ben 750. Se si facesse, quindi, l'auspicato congresso cittadino la maggioranza che dovrà esprimere linee e candidati sarebbe nostra!".
Il Pdl oggi sicuramente è trino. Che torni ad essere Uno solo Dio lo sa.
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