Zitti tutti, per carità. Sennò siamo alla carità
Lunedi 4 Febbraio 2013 alle 23:02 | 1 commenti
Milano crolla sul finale di seduta e l'indice FTSE Mib (indice di 40 titoli di riferimento) chiude la giornata a -4,50%. Perché? Per il caso Monte dei Paschi di Siena, anche se in buona parte già scontato, e per la forte incertezza politica, in vista delle elezioni di fine febbraio, aumentata di botto con la nuova promessa (balla?) elettorale, per gli italiani che hanno voglia di credergli, dell'ex premier italiano, Silvio Berlusconi, alias Ballusconi: restituire cash 4 miliardi di Imu sulla prima casa.
Così scrivono sia lo statunitense Wall Street Journal che il britannico Financial Times. Cosa significa il crollo in un giorno del 4,5% applicato, per semplificare e per dare un peso assoluto alle percentuali, alla capitalizzazione complessiva di piazza Affari cioè al valore di tutte le società quotate. Lunedì 1° febbraio queste società capitalizzavano 543,9 miliardi di euro, stasera sono stati bruciati circa 24,5 miliardi. Insomma restituire, se mai fosse possibile, l'Imu sulla prima casa del 2012 (circa 4 miliardi di euro) e non incassare quella del 2013 ridarebbe al sistema Italia 8 miliardi, ma già oggi in un giorno avrebbe impoverito il patrimonio industriale e societario quotato di una cifra tre volte superiore in un solo giorno. Se a questo si aggiunge che lo spread Btp/Bund ha segnato sempre oggi un rialzo di circa venti punti base (lo 0,20%) rispetto alla chiusura di venerdì a quota 285 tornando ai valori del 9 gennaio e che a questo aumento, se si consolidasse, corrisponderebbe un costo miliardario degli interessi sul debito pubblico nei prossimi anni cosa possiamo dire? Zitti tutti, per carità . Sennò siamo alla caritÃ
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