Quotidiano | Categorie: Politica

Zingari a Vicenza, Dovigo e Vittorelli: il Comune non ha le idee chiare

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 12:06 | 0 commenti

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Valentina Dovigo e Davide Vittorelli, SeL Vicenza - La questione non è se bisogna o meno pagare le bollette ai nomadi in difficoltà, la questione vera è come il Comune di Vicenza affronta le vecchie e nuove povertà, in che modo lo fa e se ci sono risorse per chi è nel bisogno a prescindere dall’etnia, dalla nazionalità o dal colore della pelle.

Ovviamente fa parte di una corretta politica accertarsi se, a parità di situazioni di disagio, i cittadini ricevano lo stesso aiuto da parte del Comune o se ci siano, pur nelle pieghe della normativa o nella rigidità dei vari comparti, canali preferenziali solo per alcuni individui.

Le idee tanto chiare non devono averle dalle parti del Comune se, mentre si difende o si critica (vedi il cons. Formisano) il pagamento delle bollette ai nomadi, si vota una delibera che fa dell’estrema povertà una questione di decoro che rende la vita ancor più ostica ai senza dimora e che non affronta in modo concreto il dramma degli sfratti.

Non solo. Lo scenario appare ancor più inquietante se, a fronte di un’emergenza abitativa crescente, come riportato anche dalla stampa locale, molti alloggi comunali risultano essere sfitti da mesi e senza assegnatari.

Il paradosso è che i poveri bisognosi di cura ed assistenza aumentano, mentre il Comune si ritrova con un patrimonio edilizio abitativo sfitto ed inutilizzato.  

E’ necessario quindi un ridisegno urgente delle politiche sociali, che:

- superi la logica del far fronte alle emergenze per scegliere la prevenzione, elaborando una mappa delle criticità esistenti.

- sappia connettere le politiche sociali con quelle abitative, del lavoro, urbanistiche, culturali e del mondo giovanile in genere.

- si realizzi anche attraverso forme di scambio reciproco di lavori e di servizi, fra le persone e, soprattutto, fra ques'ultimi e la città in cui risiedono.

- superi culturalmente e politicamente l’attuale organizzazione e concentrazione in “campi” di alcune comunità di cittadini.

Curare i bisogni, creare nuove forme di comunità, formare una cittadinanza, a prescindere da dove si proviene e dove si intende andare.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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