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Zanoni: il TAR riduce le specie cacciabili da 44 a 20

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 6 Ottobre 2012 alle 11:08 | 0 commenti

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On. Andrea Zanoni, Idv  -  Grazie al ricorso di sei associazioni il TAR Veneto sospende buona parte del calendario venatorio: non sarà possibile cacciare molte specie di migratori e all'interno delle aree della Rete Natura 2000. Stop alla caccia a caprioli, cervi e camosci con munizioni di piombo. Un bel regalo per il giorno di San Francesco. Stival smetta di mentire ai veneti, con il calendario violate le norme comunitarie e nazionali.

Il TAR del Veneto ha accolto con decreto cautelare numero 603/2012 (n.1378/2012 R.R.) il ricorso presentato dalle associazioni LAV, WWF, LIPU, LAC, ENPA e Legambiente contro il calendario venatorio 2012-2013 della Regione Veneto sospendendolo per la quasi totalità.

Ecco gli effetti immediati del decreto:
a) divieto di caccia per diverse specie di uccelli migratori: Allodola, Beccaccia, Beccaccino, Starna, Combattente, Quaglia, Pavoncella, Mestolone, Moriglione, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Moretta, Frullino, Tortora, Fagiano di Monte, Coturnice, Pernice bianca. Cio' perche trattasi di uccelli di categoria S.P.E.C. (Special of European Conservation Concern) prive di appositi piani di gestione come prevede la Direttiva Uccelli ma mai attuati dalla Regione Veneto.
b) chiusura anticipata della stagione venatoria per Germano reale, Folaga, Gallinella d'acqua, Porciglione, Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena, la caccia a queste specie chiuderà il 20 gennaio anziché il 30 gennaio. Ciò perché il calendario venatorio ne prevedeva la caccia dopo l'avvio della fase di migrazione prenunziale.
c) il divieto di caccia degli uccelli acquatici migratori con munizioni tossiche al piombo anche fuori delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), ovvero in tutta la regione.
d) il divieto di caccia con munizione al piombo agli ungulati, ovvero Daino, Camoscio, Capriolo, Cervo, Muflone e Cinghiale. Cio' si tradurrà in pratica in divieto di caccia assoluto per queste sei specie perché i cacciatori sono sprovvisti di munizioni atossiche.
e) il divieto di caccia nei siti della Rete Natura 2000 (ZPS-Zone di Protezione Speciale e SIC-Siti di Importanza Comunitaria) perché la regione non ha provveduto ad effettuare la "Valutazione di incidenza" del calendario venatorio. Cio' si traduce in divieto di caccia in importantissime aree del Veneto come parte dei Colli Berici (VI), il Delta del Po (RO), il Montello, il Piave ed il Pra' dei Gai (TV), la laguna Veneta (VE) e molti altre
La Regione Veneto potrà eventualmente far valere le sue regioni solo tra un mese, ovvero nella Camera di Consiglio del 30 ottobre fissata dallo stesso Decreto Cautelare, perciò le limitazioni succitate della caccia rimarranno valide in tutto il Veneto almeno sino a fine mese.
Il calendario venatorio del Veneto viola palesemente la direttiva comunitaria 2009/147/CE sulla tutela degli uccelli. Questa volta la Giunta Zaia non potrà fare scherzi e i cacciatori si dovranno attenere al nuovo calendario modificato dal TAR salvo pesanti sanzioni penali. L'assessore Stival eviti di mentire ancora ai veneti affermando che il calendario venatorio e' legittimo e prenda atto finalmente che i calendari venatori devono essere fatti nel rispetto della legalità e non sotto dettatura della lobby venatoria. Questo è il più bel regalo che poteva arrivare a tutti i veneti sensibili all'ambiente per il giorno di San Francesco.


Comunicato precedente

Caccia, il TAR del Veneto accoglie il ricorso delle associazioni

Il TAR del Veneto accoglie il ricorso contro il calendario venatorio veneto 2012-2013. Domani i dettagli dello stop forzato ai cacciatori. Zanoni (IdV): "Vittoria contro il Far West venatorio della Giunta Zaia schiava della lobby dei cacciatori"

Il TAR del Veneto ha accolto con decreto cautelare numero 603/2012 il ricorso presentato dalle associazioni contro la Regione Veneto per quanto riguarda il calendario della stagione venatoria 2012-2013. Domani saranno resi pubblici i dettagli della sospensione del calendario veneto per il quale la Regione potrà eventualmente far valere le sue regioni solo tra un mese, ovvero nella Camera di Consiglio del 30 ottobre. Zanoni (IdV): "Si tratta di una vittoria inaspettata e strepitosa nei confronti dell'ingordigia dei cacciatori, una vittoria che mette in ginocchio l'intera stagione venatoria veneta e condanna l'intera Giunta Zaia che ha approvato il calendario".

Il ricorso, presentato da Lega Antivivisezione LAV, WWF, LIPU, Lega Abolizione Caccia LAC, ENPA e Legambiente rappresentate dall'avvocato Valentina Stefutti, contestava la caccia a una ventina di specie di uccelli, tra i quali l'allodola, la marzaiola e la quaglia, nonché la caccia a molte specie in periodo pre-nuziale e nel periodo in cui i piccoli sono ancora dipendenti dai genitori.

"Adesso aspettiamo i dettagli che saranno pubblicati domani - conclude Zanoni - Mi auguro che la Giunta Zaia si arrenda di fronte all'evidenza dell'illegittimità del calendario venatorio che hanno scritto a occhi chiusi sotto dettatura della lobby dei cacciatori".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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