Filippin: la Lega e le due verità su Berlusconi
Lunedi 12 Marzo 2012 alle 16:31 | 0 commenti
Rosanna Filippin, Segretario regionale Partito Democratico - "È interessante l'idea che la Lega "ciclicamente" scelga di presentarsi da sola: ricorda l'incubo dell'eterno ritorno immaginato dal grande filosofo Nietzsche. La Lega cerca così di rifarsi una verginità politica per far dimenticare al suo elettorato che ha fallito su tutta la linea. E per raggiungere l'obiettivo Berlusconi diventa all'occorrenza un mafioso, il salvatore della patria o della padania ". Rosanna Filippin commenta le parole di Zaia relative alla scelta leghista di correre da sola alle prossime elezioni amministrative.
"Evidentemente il rapporto tra Lega e PDL è una storia che si fonda sulle amnesie. Non serve nemmeno ricordare - sottolinea la Filippin - che per anni hanno definito quello che oggi è il PDL un partito di mafiosi, poi ci si alleavano, poi di nuovo rompevano, e così via, come in un foto romanzo. La verità è che la Lega ha sempre avuto due verità su Berlusconi, all'occorrenza mafioso o salvatore. Bossi pertanto - afferma la Filippin - o è uno smemorato o è un opportunista, o forse entrambe le cose, visto che le due qualità non si escludono a vicenda. L'Italia in questo momento - sottolinea la Filippin - ha bisogno di forze politiche capaci di un grande disegno per il futuro del paese. Questo significa riconoscere il passato per costruire il futuro, e non possiamo affidare questo compito a chi soffre di amnesie temporali. Il PD insieme alle forze politiche che sostengono il Governo Monti sta faticosamente costruendo l'Italia di domani, la Lega invece è troppo impegnata a colmare i propri vuoti di memoria".
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