Zaia: sì a province che chiedono di ricorrere alla Corte Costituzionale contro Monti
Martedi 13 Dicembre 2011 alle 20:44 | 0 commenti
 
				
		Luca Zaia, Regione Veneto - La Regione del Veneto presenterà ricorso alla Corte Costituzionale, anche per conto delle Province del Veneto che non hanno titolo per farlo, contro la manovra del Governo Monti per la parte relativa allo svuotamento delle funzioni istituzionali delle Province e alla decadenza degli organi elettivi provinciali, prevista per il 31 marzo 2013. La Regione, inoltre, costituirà un tavolo di lavoro con gli Enti Locali per esaminare complessivamente le ricadute della manovra in discussione in questi giorni in Parlamento.
Sono questi gli impegni che il  presidente Luca Zaia ha assunto nei confronti dei presidenti delle  Province venete, giunti oggi pomeriggio a Palazzo Balbi per ottenere  dalla Regione sostegno in quella che considerano più che una battaglia  per la sopravvivenza degli Enti da loro rappresentati, una  irrinunciabile azione per dire di no a un provvedimento antidemocratico e  incostituzionale.       
 
I presidenti Leonardo Muraro (provincia di Treviso e dell'Unione  delle Province Venete), Francesca Zaccariotto (Venezia), Giovanni Miozzi  (Verona), Barbara Degani (Padova) e Tiziana Michela Virgili (Rovigo),  hanno rappresentato inoltre al presidente Zaia un quadro di grande  incertezza sul futuro degli enti provinciali, in termini di   programmazione, di risorse economiche e umane, che avrà una grave  ricaduta sui cittadini amministrati.
"La verità - ha sottolineato il  Presidente Zaia - è che se si voleva cancellare le Province, le si  cancellavano punto e basta. Ma il Governo questo non lo sta facendo, si  limita a mandare a casa gli amministratori di oggi, democraticamente  eletti dai veneti, per sostituirli con altri nominati dai Comuni. Per  questo abbiamo dato la disponibilità a patrocinare il ricorso, che può  essere presentato solo la Regione. Inoltre, abbiamo previsto la  creazione di un tavolo, perché se la manovra venisse approvata così come  la si conosce oggi, è necessario che la Regione e gli Enti Locali  cerchino quantomeno di chiarire chi fa cosa, considerato che spariranno  risorse e cambieranno le competenze, il tutto in una situazione di  totale incertezza e imbarazzo".
"Insomma - ha concluso Zaia -, è un caos. Se volevano creare il caos ci sono riusciti".
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