Quotidiano |

Welcome to Vicenza, qui Wallmart non c'è

Di Edoardo Andrein Giovedi 7 Novembre 2013 alle 11:28 | 0 commenti

ArticleImage

Sul web e sui social network sta spopolando un reportage su Vicenza del network “Vice”, mensile cartaceo con sedi in tutto il mondo che cura anche una rete di siti tematici e produce video per il web e per la televisione. Dal titolo emblematico “Welcome to Vicenza” il reportage affronta il tema della convivenza degli statunitensi nel capoluogo berico, arrivati a più del 10% della popolazione.

In un quarto d’ora l’inviato traccia una cartolina originale della città, tra interviste ai soldati americani, alle loro famiglie, a Olol Jackson, figlio di un soldato reduce del Vietnam e rappresentante del movimento No Dal Molin e anche al sindaco Achille Variati che esprime i suoi pensieri a cuore aperto:

“La base militare è un organismo autarchico chiuso dove oltretutto si commercia in dollari. Se dovessimo mettere sul piatto della bilancia i costi sociali e i benefici obiettivamente il piatto pende più dalla parte dei costi. Quando riusciremo a dimostrare”, conclude il sindaco “che i drenaggi dell’acqua sotto il terreno sono stati interrotti dalla costruzione della base allora faremo valere il detto ‘chi rompe paga’”.

Certo, nel reportage mancano i punti di vista degli italiani che ci lavorano nelle basi o dei cittadini che sono a favore della nuova installazione militare; ma “Vice” approfondisce anche alcuni risvolti curiosi di vita quotidiana sconosciuti a molti vicentini sulla presenza statunitense in città, come l’istruzione impartita agli americani appena arrivati di “non chiedere mai il cappuccino dopo le 11, se no sembri un turista”, oppure risposte alla domanda “Cosa ti manca più dell’America?” che al terzo posto in ordine di citazione mettono la famiglia, al secondo la mancanza del cibo e al primo Wallmart: “A tutti manca Wallmart”.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network