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Vorremmo fare gli auguri a Marina Bergamin sposa Cgil, ora anche di un nostro collega. Segretamente ma... mediaticamente

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 13 Settembre 2015 alle 16:20 | 0 commenti

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Vorremmo fare gli auguri a Marina Bergamin, che dopo aver sposato da chissà quando, "lavorativamente", la Cgil, di cui è segretario provinciale dal 2008, ha pianificato, "affettivamente", le nozze a tempo "indeterminato" con un nostro fortunato collega, giornalista in Toscana, poi collaboratore pubbliciario di Publiadige, la concessionaria del quotidiano locale, prima di tornare al suo "mestiere" originario dirigendo un media web.

Ma non sappiamo se possiamo farglieli gli auguri a Marina.

E non tanto perchè non ci ami molto, lei con i pari grado di Cisl e Uil e di alcuni occasionali sindacati cosiddetti autonomi, perchè spesso tiriamo fuori storiacce, storie e storielle sgradite a certi sindacalisti, soprattutto confederali. E perchè ne elogiamo altri, confederali e non, a loro non particolarmente cari perchè lottano "duri e puri" per i lavoratori non accontentandosi di dilazionare i loro problemi e rimandando solo di qualche tempo l'accoglimento dei desiderata dei datori di lavoro meno illuminati (e meno preparati ad affontare le crisi se non col metodo di scaricarle sui più deboli.

I duri e puri, invece, provano, ci dicono spesso, ad anteporre o, almeno, a mettere sullo stesso piano gli interessi di chi vive di lavoro e di chi, comunque, su quel lavoro ci ha, lecitamente, guadagnato e, magari, vuole continuare a guadagnarci o a non perderci, fregandosene meno umanamente anche dei moniti di papa Francesco per l'equità nei rapporti di lavoro.

Vorremmo fare, dicevamo, gli auguri a Marina, che comunque stimiamo per il suo più che decennale impegno ai vertici sindacali, ma, dopo la sua riservatezza mediatica per il grande rischio corso per la sua salute, non ci sentiremmo di renderli pubblici perchè lei avrebbe scelto di sposarsi "in gran segreto nel Comune di Torri di Quartesolo con accanto solo i due testimoni... in totale silenzio...  in stile super minimalista...".

Perchè abbiamo messo fra virgolette queste ultime frasi?

Perchè le abbiamo... lette nel paginone di cronaca dettagliata e corredata di una bella foto (riprodotta qui, ndr) oggi sul quotidiano di quella Confindustria di cui Cgil dovrebbe essere controparte.

Onore al merito allo scoop del collega di Via Fermi, sinceramente e a prescindere da chi l'abbia informato (non è importante come ci si procura una notizia, la bravura è nell'averla scovata), ma il segretario generale provinciale della Cgil non prenda in giro gli iscritti al suo sindacato che hanno letto oggi il quotidiano.

Lei "quando ha visto il fotografo del giornale" non le ha chiesto con la sua solita e suadente cortesia di non immortalarla col neo consorte tradendo il suo legittimo desiderio di riservatezza, ma "gli ha detto «e tu che ci fai qui?»", leggiamo sempre nella cronaca che si arricchice, poi, di un'intervista (minimalista per carità...) concessa al collega in un giorno, che doveva essere così segreto e personale da farle tenere acceso il cellulare e colloquiare via sms («Oggi sono molto contenta») .

"Non sembra siano previsti per ora viaggi di nozze: come ha risposto all'sms «oggi mi sposo e non lavoro, ma domani ci sono...»" (domani è oggi per chi legge,ndr): lo apprendiamo alla fine dell'ottimo servizio del collega estasiato da cotanto segretario ma oggi, domenica, non vogliamo turbare il riposo domenicale (dei sindacalisti, non certo di moltissimi lavoratori).

Ma gli auguri alla coppia li facciamo pervenire tramite il suo sposo, nostro collega ed ex collaboratore dell'editore del quotidiano locale.

Brutta cosa, però, se a farlo sapere agli amici di Via Fermi fosse stato proprio lui.

No, non ci vogliamo credere.

E allora è stato Edward Snowden. perchè, canterebbe Battisti su Marina, "no, non può essere lei".

E invece, che delusione, a preannunciare il suo segretissimo matrimonio, giusto in tempo per far arrivare il fotografo delle nozze della coppia nostrana emula di Elisabetta Canalis e George Clooney, è stata proprio la, ora, signora Bergamin.

È proprio l'onestissimo collega che ha raccontato l'evento a svelarci la sua fonte e lo ha fatto addirittura in premessa di articolo quando, riferendosi a una richiesta da lui fatta venerdì a Marina di esprimersi sulla posizione della Cisl sulla nuova strategia contrattuale del sindacato dei suoi super pagati dirigenti nazionali, scrive: "La risposta è di ieri mattina (sabato, ndr): «Ho visto. Oggi mi sposo e quindi non lavoro, ma se vuoi domani ci sentiamo. Ciao, Marina».

Bravo il collega a rivelare la fonte?

Sciocca la fonte a gabellare per segreto il suo matrimonio che segreto non poteva di certo più essere?

Allora dopo "in causa venenum", terminiamo con un "dulcis in fundo": auguri sinceri a tutti.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Il Giornale di Vicenza, Marina Bergamin, nozze

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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