Tutte o quasi le "Considerazioni finali" di Ignazio Visco sulla situazione delle banche, BPVi e Veneto Banca incluse
Mercoledi 31 Maggio 2017 alle 14:01 | 0 commenti
Vi proponiamo, aggiornandoli gradualmente e in sequenza temporale partendo dall'inizio dell'intervento, alcuni stralci diffusi da Radiocor sulle "Considerazioni finali" in occasione della diffusione della Relazione annuale sul 2016 del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, il cui mandato scade a ottobre e che punta a un contrastato rinnovo. Vi anticpiamo quelli che riguardano più direttamente le problematiche delle banche, segnatamente delle due ex popolari venete, rinviando a una fase successiva le sue considerazioni più generali sull'economia e sul mondo del lavoro e i commenti dei presenti.
Il sistema bancario italiano "non e' in crisi. La doppia recessione e' stata subita e non determinata. Il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco sprona il settore ad ammodernarsi e a procedere con decisione sulla strada della riduzione dei costi, della riorganizzazione aziendale, della governance. "Non e' una cosa che riguardi solo le banche in difficolta': riguarda anche le banche sane, se vogliono restare tali". Accelerare il calo dei crediti deteriorati "e' una via obbligata per riguadagnare la fiducia dei mercati, per recuperare redditivita'". Per ridurre i deteriorati le riforme, sul fronte della giustizia civile, vanno fatti ulteriori passi avanti.
Le crisi delle banche si gestiscono in modo efficace se i tempi sono rapidi e certi ma oggi in Europa ci sono "processi decisionali poco compatibili con la rapidita' degli interventi. Manca un'efficace azione di coordinamento" con riferimento, in questo passagio, alle crisi del Monte dei Paschi e delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L'analisi di Visco sul processo decisionale che passa anche da Bruxelles e Francoforte e' critica: "Nel nuovo assetto europeo gli interventi sono affidati a una molteplicita' di autorita' e istituzioni - nazionali e sovranazionali - tra loro indipendenti con processi decisionali poco compatibili con la rapidita' degli interventi". Risolvere i casi di crisi serve a rafforzare la fiducia di chi risparmia e investe nel nostro Paese... Un ammodernamento profondo si impone per le banche (anche le "banche sane", rimarca il Governatore) e la finanza. L'innovazione offre occasioni d'oro per "sviluppare un'economia robusta, una finanza stabile e utile, un sistema sociale piu' giusto".
I crediti deteriorati delle banche sono, assieme al debito pubblico, uno dei "due fattori di debolezza che riducono i margini di manovra dello Stato e degli intermediari" e "rendono vulnerabile l'economia italiana alle turbolenze sui mercati e possono amplificare gli effetti delle fluttuazioni cicliche". Il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nelle Considerazioni finali richiama a una rapida riduzione degli npl delle banche italiane. Una bad bank secondo Visco "sarebbe ancora utile" ma c'e' un'incertezza in Europa su come farla che va rimossa al piu' presto.Â
In Italia sul terreno delle riforme, della finanza pubblica con la riduzione decisa del debito, e delle banche "servono passi avanti, non retromarce". Il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nelle ultime Considerazioni Finali del suo primo mandato nota come l'Italia abbia risposto con fatica ai grandi cambiamenti in atto che hanno trasformato lo scenario economico mondiale. "L'esigenza di superare la crisi ha sollecitato, sollecita ancora, uno sforzo eccezionale". Visco indica la strada da seguire: "rimuovere i vincoli all'attivita' di impresa, incoraggiare la concorrenza, stimolare l'innovazione".
L'Italia, aggiunge Visco, "deve approfittare del consolidamento della ripresa per accelerare in necessario aggiustamento, strutturale, dei conti pubblici; l'elevato debito e' un fattore di vulnerabilita' grave, condiziona la vita economica del Paese". Secondo Visco, "un programma di riduzione del debito pubblico credibile puo' rafforzarsi da se': si puo' innescare un circolo virtuoso simile a quello che ci consenti' di aderire all'euro". Il Governatore Visco, che apre le Considerazioni Finali ricordando la scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, osserva che con l'accelerazione della riduzione del debito pubblico "non potremmo rendere un tributo migliore alla memoria di Ciampi, che quel programma di adesione all'euro defini' e mise in atto".Â
Il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco saluta il presidente della Bce Mario Draghi presente alle Considerazioni finali. "Le misure che nel consiglio direttivo della Bce, e do il benvenuto al presidente Draghi, abbiamo deciso di adottare - ha detto Visco - alla meta' del 2014 hanno contrastato con successo i rischi di una spirale inflazionistica". Draghi e' seduto in prima fila tra Mario Monti e Rosy Bindi.Â
I crediti deteriorati si stanno riducendo ricorda Visco anche grazie alla timida ripresa economica. Lo scorso anno "si sono ridotti sia i flussi sia l'incidenza del loro stock e di quello delle sofferenze sul totale dei prestiti. La prosecuzione della ripresa sostiene queste tendenze". E anche le cessioni programmate dai maggiori gruppi (il riferimento e' a UniCredit, ndr) "potranno accrescere significativamente l'entita' della riduzione del rapporto tra sofferenze nette e impieghi". Riguardo la 'bad bank' per i deteriorati di cui si torna a discutere in Europa "Siamo ancora convinti che sarebbe una misura potenzialmente utile, a condizione che il prezzo di trasferimento degli attivi non sia distante dal loro reale valore economico" tuttavia "va al piu' presto chiarito se vi e' un'effettiva determinazione a proseguire su questa strada: l'incertezza rallenta la definizione delle transazioni in corso, scoraggia quelle che potrebbero realizzarsi nei prossimi mesi". Un'azione di chiarezza che spetta alla Commissione Europea.
Le banche di credito cooperativo, "con la riforma in corso di attuazione, potranno ricorrere al mercato e rafforzare il sostegno alle economie locali con maggiore efficienza e sicurezza, conservando lo spirito mutualistico che le contraddistingue". Cosi' il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco nelle Considerazioni finali. Visco ricorda l'accurata azione di vigilanza svolta negli ultimi anni sulle banche cooperative: ispezioni per i due terzi delle 330 banche della categoria di cui 60 solo lo scorso anno e annuncia che per i due gruppi maggiori "avvieremo nel 2018 insieme con la Bce un esercizio di valutazione approfondita analogo a quello effettuato nel 2014" per le banche spa. Visco da' poi un giudizio positivo sulla riforma delle popolari che ha portato, ricorda, alla nascita della terza banca del Paese: Banco Bpm. "La riforma migliora gli incentivi a vagliare l'operato degli amministratori, la trasparenza nella gestione aziendale, la capacita' di ricorso al mercato dei capitali; amplia la partecipazione dei soci in assemblea, riducendo il rischio di concentrazioni di potere in capo a gruppi organizzati minoritari".Â
'L'elevata consistenza e i bassi prezzi di mercato delle esposizioni deteriorate riflettono tempi di recupero eccessivi, molto piu' lunghi che negli altri principali Paesi'. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ricordando nelle Considerazioni finali che 'alla fine del 2015 la durata effettiva era in media di quasi otto anni per le procedure fallimentari, di oltre quattro per quelle esecutive immobiliari'. Secondo il Governatore, 'gli interventi legislativi degli anni scorsi muovono nella giusta direzione ma perche' si riduca congruamente il periodo di recupero dei crediti devono essere rafforzati. Sarebbe particolarmente utile accrescere il grado di specializzazione nella trattazione della materia concorsuale, prevedendo l'accentramento dei procedimenti piu' complessi anche attraverso la revisione della competenza territoriale'.
"Banca d'Italia in questi anni e' stata criticata anche con toni aspri, e' stata accusata di non aver capito cosa accadeva o di essere intervenuta troppo tardi. Non sta a me giudicare, posso solo dire che l'impegno del direttorio e' stato massimo". Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco parlando a braccio durante le Considerazioni finali.
"Abbiamo appreso, non solo che non vi e' stata piena consapevolezza, a livello politico, nei media, da parte della clientela della trasformazione in atto, ma anche e soprattutto abbiamo visto che anche al momento della vendita al dettaglio, ben prima che si parlasse dei rischi di risoluzione, la comprensione del rischio connesso con obbligazioni subordinate - la cui offerta era del tutto legittima e prevista dalle regole internazionali sul capitale delle banche - era gia' molto bassa. Per non parlare di quella connessa con i rischi in capo alle azioni cosi' capillarmente diffuse tra i soci delle banche popolari". Cosi' il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco in un passaggio a braccio del suo discorso dedicato alle nuove norme sulle risoluzioni bancarie dopo il recepimento delle quali "il mondo e' cambiato". "L'educazione finanziaria - ha aggiunto - e' un processo di lunga lena: una discontinuita' come quella connessa con l'introduzione del burden sharing, prima e del bail-in, poi, ha chiaramente mostrato quanto sia importante investirvi. E quanto sia importante il controllo della correttezza dei comportamenti e l'azione di tutela delle parti piu' deboli. Tutela che non puo' essere solo ex post. Su questo siamo impegnati e, per la nostra parte, ci impegneremo di piu'".Â
"Oggi piu' che mai e' importante partire dalla valutazione delle persone che guidano una banca. Quando si consolidano posizioni di dominio assoluto aumenta il rischio che si sfrutti la propria intoccabilita' per abusi e favoritismi". Lo ha sottolineato, in un passaggio a braccio all'interno delle Considerazioni finali, il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui, "questo puo' portare in un arco di tempo piu' o meno breve a situazioni di dissesto. Da meno di due anni - ha ricordato - la Vigilanza ha il potere di rimuovere i manager, cosa diversa dal potere precedente, di sciogliere l'intero cda solo in caso di amministrazione controllata, una situazione che richiedeva il verificarsi di particolari condizioni. Ora, se ci si accorgera' che gli azionisti, dopo essere stati messi sull'avviso, ritardano a prendere i provvedimenti necessari si dovra' intervenire con tempestivita' e decisione. E' stato fatto, lo si fara' quando necessario".
"Abbiamo avuto conferma - ha proseguito il Governatore - che le crisi bancarie vanno risolte prima possibile. Lasciare che si trascinino per mesi, per anni e' deleterio perche' con il passare del tempo cambiano le regole, cambiano le persone, cambia la congiuntura, cambia il mercato bancario. Da noi, rispetto al passato le leve della Vigilanza per affrontare le crisi sono oggi meno efficaci: l'utilizzo dei fondi pubblici e' limitato a pochi casi eccezionali e persino l'intervento del Fondo di tutela dei depositi e' considerato un improprio aiuto di Stato. Tra stabilita' ed efficienza, inclusa la minimizzazione, che va ricercata, dell'intervento pubblico a fini di tutela della concorrenza, le norme ormai privilegiano decisamente quest'ultima".
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