Quotidiano | Categorie: Lavoro, Fatti

Vigili del Fuoco eroi a Genova, Usb: "ma c'è una cruda realtà dietro gli applausi"

Di Note ufficiali Martedi 21 Agosto 2018 alle 18:21 | 0 commenti

ArticleImage

Da un po' nessuno ci chiamava più eroi - esordisce così un comunicato inviato da Germano Raniero del sindacato Usb - Non se ne sentiva la mancanza: perché non c’erano catastrofi da affrontare e perché nessuno poteva farsi scudo di quelle quattro lettere, eroi, per difendersi dalle rivendicazioni che noi vigili del fuoco portiamo avanti da lustri. Con la tragedia di Genova, invece, riecco politica, media e cosiddetta società civile riempirsi la bocca di eroismi, tributare ovazioni persino al portavoce del Corpo nazionale, che vigile del fuoco non è, spellarsi le mani per il capo del Dipartimento, che negli ultimi tempi ha fatto del suo meglio per smantellare il meccanismo del soccorso proprio in Liguria.

Sia chiaro: ci commuovono gli striscioni dei cittadini, i “grazie ragazzi”, l’affetto e il supporto della gente. Sia altrettanto chiaro che ci offende l’ipocrisia di chi dimentica il nostro lavoro quotidiano, portato avanti in condizioni estreme, al limite della mancanza di dignità.
Perché i vigili del fuoco che vi piace chiamare eroi sono un corpo nazionale con le fila imbottite di precari, avanti negli anni, pagati due soldi, senza Inail, con dotazioni vecchie e carenti, alloggiati in strutture fatiscenti.
Non siamo eroi, ma lavoratori del soccorso pubblico che si dannano l’anima per dare il massimo e da lustri chiedono, inascoltati, pienezza di diritti.

La cruda realtà dietro gli applausi e le esibizioni.

Leggi tutti gli articoli su: Vigili del fuoco, Germano Raniero, Usb, Genova

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network