VicenzaPiù, ultimi incontri: Santini rilancia su legalità e sicurezza
Venerdi 22 Febbraio 2013 alle 23:31 | 0 commenti
Â
Si sono concluse ieri le tavole rotonde di VicenzaPiù verso le elezioni di Domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013. In apertura di pomeriggio la presenza 'solida' di Giorgio Santini (candidato del PD, lunga carriera in CISL fino alla segreteria nazionale) che non ha timore di scusarsi con il direttore Coviello e i lettori della famiglia di giornali vicenzapiu.com per il mancato appuntamento di martedì scorso.
Massimo D'Angelo, sindacalista di Filt Cgil di Vicenza ha accettato di buon grado di tornare per il confronto e con lui si è aggiunto un imprenditore nel campo delle maioliche artistiche per l'arredamento Enrico Hornbostel.
L'apertura proprio sulla vicenda negativa dell'azienda di Hornbostel a Nove (ampiamente documentata da Vicenzapiù già dalla primavera 2012): fabbrica che ha dovuto chiudere perché impegnata nell'acquisto di un capannone in cattivo stato ("ma inizialmente sembrava a posto") che non ha permesso la produzione. "Le ordinazioni c'erano, l'ultima di 3 milioni di euro, ma il capannone dopo un po' faceva acqua e la banca che ce l'ha venduto non ne ha voluto sapere", ha affermato Hornbostel che si è trovato tra incudine e martello: impossibile produrre perché i macchinari erano stati danneggiati e dall'altra l'imprenditore era impossibilitato a pagare l'acquisto del capannone perché non riusciva a produrre. Diversi i tentativi di accordo per uscire dall'impasse, ma alla fine la proprietà ha voluto farsi pagare a tutti i costi anche un edificio che non poteva svolgere la sua funzione. Inevitabile la chiusura della piccola azienda che non aveva certo la possibilità finanziaria di spostarsi in un altro sito produttivo.
Il piccolo imprenditore vessato provoca un intervento sulla legalità e la moralità nel Paese e Santini risponde: "Le aziende che funzionano bisogna tenerle in piedi. Quindi il primo atto da fare dopo le elezioni sarà quello di rilanciare l'attività economica e il lavoro. Il secondo atto riguarda una serie di riforme per un forte intervento sulla moralità ". Per Santini bisogna reintrodurre il reato di falso in bilancio, intervenire sul conflitto di interessi a tutti i livelli, e lavorare sulla legalità per giungere anche agli interventi volti alla riduzione dei costi della politica.
E nell'intervento generale volto alla semplificazione burocratica sempre più necessaria "non dobbiamo perdere di vista la legalità e la sicurezza, due elementi da preservare sempre". Evidente il riferimento alla sicurezza sul posto di lavoro che deve essere garantita.
"In Italia dobbiamo creare lavoro e occupazione", ha affermato Santini perentorio, "e preservare il valore sociale ed economico del lavoro e dell'impresa".
Massimo D'Angelo 'provoca' Santini chiedendogli, una volta in Parlamento, un intervento per la confisca dei beni dei grandi evasori (come si fa con i mafiosi): "prendere tutte quelle risorse e riservarle al salvataggio del lavoro e della produzione come per il caso di Hornbostel".
"La lotta all'evasione fiscale è sacrosanta", ha affermato Santini, "e dobbiamo costruire un Fisco nemico dell'evasore e amico delle aziende che investono, del lavoro e delle famiglie!" Un riferimento Santini lo fa anche alla battaglia intrapresa dai sindacati confederali per l'emersione del lavoro sommerso: "Dobbiamo favorire il recupero della legalità attraverso politiche dedicate che incentivino l'emersione di questo fenomeno più diffuso in determinate regioni (al Sud, ndr)!"
Sui servizi pubblici locali Santini 'provocato' da Coviello e D'Angelo, ritiene che non sempre piccolo sia bello. "Sono convinto che in questo campo si debba tendere ad organizzazioni di ampia scala. Oggi c'è troppa frammentazione anche dalle nostre parti e ancora troppa è la presenza della politica nelle multiutilities. Bisogna favorire l'economia di scala per mantenere le tariffe basse sui consumi per famiglie e aziende!"
In generale Santini ha anche ricordato la necessità di riformare il finanziamento ai movimenti politici: "i partiti sono necessari alla politica, ma dobbiamo istituire meccanismi più rigorosi a livello gestionale. I finanziamenti anche privati devono essere rigorosi e ben documentati. E presto va fatta una legge per regolare i contributi volontari ai partiti".
Sulla legge elettorale la risposta è scontata ma importante sentirla da un sindacalista: "con questa legge elettorale non vi è più quel legame che ci deve essere tra eletto ed elettore: è necessario che le persone possano scegliere la persona ed è necessario lavorare su collegi più piccoli e forse introdurre un doppio turno!"
Per chiudere. Sul caso Hornbostel Santini ha assicurato il suo interessamento alla vicenda sociale e umana: "le aziende che funzionano devono poter lavorare e produrre. Questa è una vicenda emblematica che non si deve ripetere! Bisognerà lavorare di più anche sulle reti della rappresentanza imprenditoriale!".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.