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VicenzaPiù n. 194.Finanziaria,i perché della protesta

Di Giancarlo Marcotti Lunedi 28 Giugno 2010 alle 01:14 | 0 commenti

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Da sabato è in edicola VicenzaPiù n. 194 e da oggi anche in distribuzione almeno in questi punti e scaricabile in pdf da questo sito. Vi mostriamo la locandina (nella foto) e vi anticipiamo l'articolo della rubrica ViPiù Economia&Mercati a cura di GiancarloMarcotti
Finanziaria, i perché della protesta
In accordo con il resto dell'Europa il governo lavora ad una manovra da 25 miliardi di euro. Tagli in arrivo per molti enti locali: ma le lamentele sono probabilmente esagerate.

La gravissima crisi che ha colpito la Grecia, se non altro, ha avuto il merito di portare il dibattito sul principale problema che, a nostro avviso, sta alla base dell'attuale crisi: l'insostenibilità di debiti pubblici ormai fuori controllo.

Per la verità proprio la nostra Italia, recentemente, ha sollevato, in ambito europeo, una questione che riteniamo non di secondaria importanza, e cioè che accanto al debito pubblico occorrerebbe valutare anche quello privato. L'argomentazione non è di poco conto ed ha una sua valenza, ma al momento trascureremo questo aspetto, che riprenderemo in un prossimo articolo, per trattare un'altra conseguenza della crisi greca: l'accordo, fra tutti i Paesi dell'eurozona, per effettuare congiuntamente manovre economiche atte a ridurre i deficit.
Il ministro Giulio TremontiUnione politica
A nostro avviso la stampa ha sottovalutato la rilevanza di questo accordo, per la prima volta infatti, oltre ad un'unione monetaria l'Europa ha dato un segnale di compattezza anche a livello politico. Quindi sia i Paesi più virtuosi (ma ne esistono?) che quelli considerati più "a rischio" hanno cercato di restringere i cordoni della borsa, un giro di vite per le uscite e contemporaneamente una maggior attenzione alle entrate.
La manovra italiana
L'Italia che "vanta" il più alto debito pubblico con la Grecia non poteva esimersi dall'annunciare la propria manovra che il nostro Ministro dell'Economia ha quantificato in 25 miliardi di euro.
Come sempre accade in situazioni simili si sono sollevate un'infinità di polemiche e, naturalmente, sono state moltissime le critiche che, forse per la prima volta, non sono giunte solo dall'opposizione. E' anche vero quanto il Governo solitamente dice in casi simili: se scontenta tutti allora è una manovra equa. Ma perché ha creato così tanto malumore?
Tagli alle regioni
Cerchiamo di analizzare, con una maggior attenzione, gli aspetti più controversi anche se, necessariamente, non potremo entrare nel dettaglio. Innanzitutto notiamo come sono distribuiti questi 25 miliardi: 15 arriveranno da minori spese e 10 da maggiori entrate. Le minori spese riguarderanno in particolare i trasferimenti alle Regioni ed ai Comuni, in misura minore inciderà il blocco di diverse finestre di pensionamento. Il governatore della Lombardia (non certo dell'opposizione) ha parlato di "taglio devastante", ma ha tutte le ragioni? Formigoni forse dimentica che nel decennio 2000-2009 la spesa pubblica italiana è cresciuta del 45% e gran parte di questo aumento è da attribuire proprio agli enti locali, tutte spese necessarie o c'era anche qualche spreco? I numeri, poi, non hanno colore politico, né sono opinabili, il taglio che colpirà i bilanci regionali sarà di 5 miliardi di euro, meno del 3% dei trasferimenti (170 miliardi) che annualmente arrivano dallo Stato.
Il corteo a Vicenza del 25 giugnoIl pozzo della sanità
Ma a tal proposito occorre immediatamente mettere sul tappeto il problema principale, le nostre regioni infatti destinano 106 dei 170 miliardi che ricevono, alla spesa sanitaria. Ora delle due l'una: o in questi 106 miliardi ci sono parecchi sprechi, ed allora tagliamoli, o il nostro Paese (sigh!) non può permettersi un sistema sanitario così costoso. Noi optiamo più per il primo caso, visto le enormi differenze che esistono riguardo all'efficienza ed alla qualità offerta dai sistemi sanitari delle diverse regioni italiane.
Comuni e provincie
Se le Regioni si lamentano non sono da meno le Province ed i Comuni, il presidente dell'Anci (l'associazione che raggruppa i comuni italiani) Sergio Chiamparino prevede che almeno la metà dei comuni non rispetterà i nuovi vincoli. Ai comuni, però, dovrebbe andare il 33% delle risorse ottenute dalla lotta all'evasione che, a livello nazionale, secondo le previsioni del Governo, dovrebbe fruttare 7,7 miliardi entro il 2012. Non vorremmo che questa previsione si rivelasse eccessivamente ottimistica. Più populistica che altro la decisione di ridurre del 5% gli emolumenti di parlamentari e ministri con redditi superiori ai 90 mila euro e del 10% quelli oltre i 150 mila.
Giovani Colpiti
Il taglio delle assunzioni e dei contratti a tempo determinato nel pubblico impiego, invece, andrà ad incidere principalmente sull'occupazione giovanile che già sta pagando un duro scotto alla crisi. Per concludere, poi, c'è chi ha già fatto i conti sull'incidenza di questa manovra, secondo la Banca d'Italia, infatti, nel biennio 2011/2012 la crescita del nostro Pil si ridurrà, per questo motivo, di oltre mezzo punto percentuale. In economia, come nella vita, le cose funzionano così, ogni medaglia ha il suo rovescio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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