VicenzaPiù. La versione di Toni dopo quella di Greco "Fazioli ha fatto bene a San Giuliano"
Sabato 29 Maggio 2010 alle 02:56 | 0 commenti
Su VicenzaPiù n. 192 in edicola da oggi, sabato 29 maggio, c'è l'intervista esclusiva su Roberto Fazioli e genia all'ex sindaco di San Giuliano Marco Toni dopo quella ugualmente esclusiva a Gina Greco, attuale sindaco. Ve la anticipiamo rinviandovi al n. di edicola per altre 23 pagine da scoprire (nella foto a sx la locandina del n. 192).
La versione di Toni: "Fazioli ha fatto bene a San Giuliano"
di Luca Matteazzi e Alessio Mannino
Dopo aver sentito l'attuale sindaco Greco, intervista al suo predecessore (sempre targato Pd) sull'operato del presidente Aim nell'omologa ex municipalizzata lombarda
Cinquant'anni, una lunga carriera nel Pds alle spalle (consigliere comunale nel 1993, dal 1995 al 1999 ha ricoperto vari incarichi come assessore alla cultura, all'istruzione, allo sport e alla comunicazione), Marco Toni è stato per dieci anni il sindaco di San Giuliano Milanese.
Eletto una prima volta nel 99 con oltre il 60 per cento dei voti, è stato riconfermato cinque anni più tardi, sempre con percentuali da plebiscito. È stato lui, sei anni fa, a chiamare Roberto Fazioli alla guida di Genia, la multiutility che gestisce praticamente tutti i servizi pubblici del territorio. Un'esperienza, quella del comune lombardo, che per anni è stata indicata come un modello da imitare e che negli ultimi mesi è finita invece al centro di un vero e proprio ciclone arrivato a scuotere anche Vicenza, dove nel frattempo Fazioli è diventato presidente di Aim. Genia, come ha spiegato l'attuale sindaco di San Giuliano Gina Greco nel numero scorso di VicenzaPiù, si trova infatti in una situazione critica, oberata da un pesante indebitamento nei confronti delle banche, di Eni, a cui deve 11 milioni per la fornitura di gas naturale, e con forti arretrati nel pagamento dei creditori. Tant'è vero che il Comune ha rotto con Fazioli e segnalato la situazione alla Corte dei Conti. Marco Toni, che con Fazioli ha lavorato fianco a fianco per cinque anni, dà una valutazione diversa. Sottolineando lo sviluppo registrato dell'azienda in questi anni e gli investimenti fatti ("a costo zero per il Comune", precisa), e puntando l'indice contro la crisi, senza la quale la situazione non sarebbe precipitata. In attesa di sentire la versione di Fazioli, che ha detto che parlerà e si toglierà qualche sassolino dalle scarpe solo a fine giugno dopo la presentazione dei bilanci Aim, ecco cosa ci ha raccontato l'ex primo cittadino di San Giuliano.
Quando e soprattutto per quali motivi ha scelto di affidare la presidenza di Genia a Roberto Fazioli? Le era stato consigliato da qualcuno, magari nel Pd?
I partiti non c'entrano nulla con la scelta di Fazioli. Alla fine del 2003 ho avuto l'opportunità di incontrare e conoscere Fazioli a Milano in occasione della riorganizzazione del servizio idrico a livello provinciale. La sua chiamata alla presidenza di Genia non è derivata da indicazioni politiche ma da scelte legate alle competenze dello stesso Fazioli. Nella primavera del 2004 alla vigilia del mio secondo mandato, ci fu una corposa spedizione ad Argenta (Ferrara) da parte di oltre trenta esponenti politici della mia città , per approfondire meglio l'esperienza "in-house" messa in campo nella località emiliana. Incontrammo il sindaco, il presidente Fazioli e il direttore di Soelia Argenta e, qualche mese dopo le elezioni amministrative, importammo anche a San Giuliano Milanese il modello di azienda patrimoniale e operativa con l'avvio dell'esperienza di Genia s.p.a.
Cosa pensava e cosa pensa oggi del fatto che ricopre molti incarichi contemporaneamente?
Da un presidente dotato di grandi competenze e di esperienza come Fazioli, ci bastava la definizione e la condivisione degli obiettivi strategici, la messa in campo del business plan, un forte efficientamento qualitativo dei servizi e anche del bilancio dell'ente locale, a fronte del trasferimento a Genia di beni, attività e mutui che prima pesavano in modo rilevante sulla spesa corrente del comune. Tra l'altro, Fazioli partecipava assiduamente alle sedute di giunta e di consiglio comunale nelle quali si discutevano e approvavano gli atti fondamentali (piani economico finanziari, budget previsionali e bilanci di esercizio, contratti di servizio.) E' stato un presidente attento alle strategie di sviluppo, non un gestore diretto delle attività aziendali che erano demandate al direttore generale.
Qual è l'opinione che Lei si è fatto del buco di Genia?
Probabilmente se non ci fosse stata la stretta creditizia che ha coinvolto l'intero sistema economico internazionale, al centro del dibattito politico locale non ci sarebbe stata la questione Genia. Hanno sicuramente pesato i rilevantissimi investimenti realizzati con l'accesso al credito bancario per mettere a norma scuole, asili, reti gas e idriche, per acquistare la nuova sede aziendale, per attivare i nuovi servizi di igiene ambientale, occuparsi della manutenzione del verde, degli interventi sui manti stradali, della formazione di parchi e giardini. Tutto questo si è tradotto in circa 40 milioni di Euro di investimenti senza che vi sia stato alcun trasferimento di denaro da parte dell'ente locale verso la società . Le tensioni finanziarie si sono acuite anche per le difficoltà negli incassi dei servizi a tariffazione (gas, energia, rifiuti, acqua ecc.) poiché la crisi ha colpito sia le famiglie che le imprese, rallentando la capacità di recuperare i necessari ricavi da tali attività su cui gravano rilevanti costi incomprimibili quali l'acquisto delle materie prime, gli oneri di smaltimento dei rifiuti, le manutenzioni, le spese per il personale ecc..
Come valuta il ricorso alla magistratura ordinaria e contabile della sindaco Gina Greco, basato com'è su dati raccolti da una regolare commissione d'inchiesta? Lei come avrebbe agito al suo posto?
Il Sindaco ha fatto semplicemente quello che stava scritto nella delibera approvata dal consiglio comunale. E' un atto di trasparenza dovuto, di cui non poteva esimersi, a seguito di un'indicazione di autotutela espressamente indicata dai consiglieri comunali che hanno dato preciso mandato al sindaco di trasmettere gli atti sia al tribunale sia alla sezione regionale della Corte dei Conti. Si tratta di una procedura conseguente al lavoro compiuto dalla commissione consigliare e costituisce un elemento di garanzia per tutti: sindaco, giunta, consiglio di amministrazione, struttura tecnica, collegio sindacale.
In definitiva, ritiene che il modello gestionale portato da Fazioli resti valido?
Il modello organizzativo in house è in assoluto quello che garantisce meglio i cittadini e i comuni in materia di qualità dei servizi e di tariffe.
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