Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica, Interviste

VicenzaPiù e Lega Nord dopo amministrative. Lovat: la Lega è una ditta, Dal Lago da fermare

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 21 Maggio 2011 alle 00:13 | 1 commenti

ArticleImage

Abbiamo posto agli esponenti delle parti politiche tre domande sulla situazione "critica" della Lega Nord dopo le ultime amministrative. In attesa che arrivino le risposte anche degli esponenti della Lega Nord interpellati (tra cui il segretario provinciale Maria Rita Busetti e l'onorevole Manuela Dal Lago) e dopo Matteo Quero, consigliere Provinciale del partito Democratico, proseguiamo con Davide Lovat, appena espulso dal partito, ma rappresentante del 40% dei voti all’ultimo congresso provinciale e al lavoro per una nuova aggregazione “Identità & Tradizione” (vedi Vicenzapiù n. 214 in edicola)

Domanda: Nelle amministrative che coinvolgevano nel Vicentino 11 comuni all'attivo solo un sindaco ad Orgiano e per giunta eletto senza il simbolo leghista! Negli altri 10 comuni un flop totale anche là dove la Lega governava. Qual è il motivo di questa apparente debacle per il vertice dei comuni?

Risposta: Sono questi i dati? Ne prendo atto ... Il test elettorale a Vicenza era poco significativo perché riguardava pochi piccoli Comuni, tuttavia il dato dimostra in modo inconfutabile una netta inversione di tendenza rispetto alla gestione della precedente Segreteria Provinciale, che aveva inanellato una serie di risultati migliori a livello locale di quelli su scala nazionale. Ma quella era una Segreteria di gente preparata, collaudata e diretta da un politico capace e aperto ai consigli come il Senatore Franco, mentre adesso c'è una Segretaria del tutto inadeguata e impreparata dal punto di vista politico che sta inanellando una serie di disastri e, per di più, non si rende minimamente conto dei propri errori essendo convinta di sapere tutto e di avere sempre ragione, come il classico "mona da bar". La Lega Nord non può permettersi di affidare la responsabilità della sezione provinciale di un partito di Governo a un simile personaggio, senza finire per dare ragione a chi la considera un'accozzaglia di cialtroni dannosi per il Paese.

Domanda: Sono aumentate recentemente, dopo quella sua, le espulsioni dal partito, di cui l’ultima in ordine di tempo è quella di Manuel Sbabo, consigliere di maggioranza a Recoaro. Per giunta, dopo l’esito elettorale, giudicato inferiore alle attese, il candidato sindaco di Caldogno, Gianfranco Rigoni, ha annunciato le dimissioni da consigliere e addirittura la riconsegna della tessera della Lega in aperto contrasto con Maria Rita Busetti, segretaria provinciale del partito, alla cui elezione aveva appena contribuito. E’ una Lega allo sbando con pochi contatti con la base e troppo dominata da un vertice decisionista o sono casi frequenti ma isolati e isolabili?

Risposta: Oltre alla palese incapacità di gestione della leadership da parte della signora Busetti, questo è il rischio che io avevo denunciato un anno fa: la svolta a destra della Lega Nord, che di destra non era mai stata nell'anima. Invece il dominio nel partito di personaggi che individuano le proprie radici nel pensiero liberale vecchia maniera, come l'on. Dal Lago che della Busetti è la burattinaia, ha impresso una svolta paternalista autoritaria che somiglia tanto all'humus politico su cui germinò il morbo fascista. Il rischio di perdere il dominio del partito al recente congresso provinciale ha fatto assumere un atteggiamento di violenta reazione, con la conseguente repressione di ogni forma di dissenso e di dialettica interna. La Lega Nord vicentina ha cambiato definitivamente pelle in  questo 2011 e, allo stato attuale, non è più un partito comunitarista e trasversale rappresentativo di tutta la società, ma una formazione che risponde a interessi extrapartitici di pochi industriali e diretta all'interno da un quadrumvirato di gerarchi e da una Segretaria inadeguata e fuori posto. Nel 150° dell'Unità d'Italia fare memoria di certe cose, evidenziando le analogie, è utile. Di fatto la Lega Nord vicentina è diventata un simulacro postmoderno del defunto partito fascista. I segnali li avevo denunciati un anno fa, redarguendo pubblicamente la sindaca di Breganze, fedele a Finozzi, per le note esternazioni su Facebook. Come sempre, sono una Cassandra inascoltata. Ma almeno adesso spero che tutti, leghisti e non leghisti, aprano gli occhi e capiscano che un simile stato di cose è inaccettabile. Bisogna fermare Manuela Dal Lago, che è la regista di tutto quanto sta accadendo e la principale responsabile della deriva politica della Lega Nord vicentina.

Domanda: Espulsioni e dimissioni sono, comunque, segno solo di un malessere locale o di un più ampio fenomeno legato al richiamo alle origini del movimento del senatùr e a una volontà di distacco dai comportamenti del premier, che dopo  domenica e lunedì si registra in quasi tutto il resto del Paese tra la base leghista delusa?

Risposta: Il risultato di questa tornata elettorale è stato un sonoro ceffone in faccia a chi forse credeva di avere un credito illimitato e si era montato la testa. Oggi, tra i leghisti più noti, io mi riconosco solo in Zaia e in Bitonci, mentre mi sembra che in generale abbiano tutti perso la bussola. La colpa è del fatto che non viene dato spazio alle riflessioni politiche perché ogni volta che emerge uno che ha i requisiti e i titoli per farle viene puntualmente segato, perché i gerarchi locali temono che possa mettersi in luce e minacciare il loro potere. Poveri, meschini, uomini piccoli!

La Lega si sta trasformando in una ditta familiare in franchising, la "Bossi & Figlio a resp. limitata" che detiene il marchio e ha la sede a Milano, mentre ogni Regione ha i suoi "Capi Area" con i relativi "franchisees" affiliati come in un contratto di sfruttamento commerciale esclusivo della zona. Una Tecnocasa della politica... Un sistema affaristico clientelare che sta trasformando il partito in una ditta, esattamente come accade anche in altre formazioni politiche che mettono il nome del Segretario sul logo elettorale del partito. Non più partiti, ma ditte con un principale, un capo. E le ditte, se la lingua con la sua etimologia ha un significato, portano alla dittatura. Meditate, gente di tutti i partiti, meditate ...

Io ero entrato in una Lega Nord assai diversa da questa strana cosa che sta diventando e, da libero pensatore quale sono sempre stato, mi preoccupa vedere dove va la politica, italiana in generale e vicentina in particolare.

Domanda: Quali sono le sue considerazioni finali?

Risposta: Non voglio dilungarmi troppo, ci sarebbero tante cose da considerare. Ma restando alla Lega Nord vicentina è evidente che con la Segreteria Busetti, influenzata dal "dominio-ombra" dell'on. Dal Lago e delle sue fedeli vecchiette, il partito ha modificato il suo stesso DNA. Era, anche qui a Vicenza, un partito che, sforzandosi di far emergere figure presentabili o addirittura capaci come il sen. Franco e l'ass. reg. Ciambetti, nella peggiore delle ipotesi poteva assimilarsi al resto della Lega Nord che "lo aveva duro"; con queste anziane pensionate dalla smisurata ambizione, prive del senso del limite connaturato all'età avanzata, la Lega Nord "ce l'ha rinsecchita" e sta diventando una pietosa caricatura di se stessa.

A queste condizioni, io sto bene fuori. Non ho ancora 40 anni e sono nel pieno delle mie facoltà mentali e della vigoria fisica, non voglio mai più accostarmi a questa gente. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Sono fiero di aver condotto una battaglia aperta e sincera, se è servito a dimostrare che la Lega Nord ha cambiato pelle. Se avrò voglia di aiutare le vecchiette, andrò a fare volontariato in un ospizio ginecologico senza bisogno di fare la tessera di un partito che inneggia alla secessione armata. La situazione è più comica che tragica, ma tant'è ...

Quando lo capiranno anche gli altri, la Lega Nord si esaurirà e, dopo Bossi e Berlusconi, nulla sarà più come prima. Le persone dotate di intelletto e di senso politico stanno già lavorando in vista del futuro. Perché "fare politica" non significa "ambire alla carega" ma pensare al presente per progettare il futuro. Magari senza dover rendere conto agli architetti degli immobiliaristi ...

 


Commenti

veneto
Inviato Lunedi 23 Maggio 2011 alle 20:35

e bravo Lovat,
prima se la prende con Filippi, adesso con la Dal Lago, Busetti e Finozzi.
non gli è proprio andata giù che il suo gruppo (cioè quello di Paolo Franco e Ciambetti) abbia perso il congresso provinciale.
invece di dare addosso a chi ha democraticamente vinto le elezioni, provi a pensare come ha fatto la squadra di Franco a perderle; perchè chi ha governato la Lega vicentina negli ultimi 3 anni sono stati proprio Franco (segretario provinciale) e Lovat (fedele vice).
se al primo turno hanno ottenuto solo il 30% dei consensi, significa che hanno gestito veramente male la segreteria. ed i risultati deludenti delle ultime elzioni non possono certo essere imputati al nuovo segretario Busetti (in 3 mesi avrebbe fatto veramente fatica a fare un disastro del genere), ma solo alla gestione clientelare che Franco e C. hanno fatto della segreteria provinciale.
mediti Lovat, mediti...
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network