Vicenza Calcio: nebbia su attuale proprietà
Giovedi 28 Ottobre 2010 alle 20:35 | 0 commenti
In queste ore torna prepotentemente d'attualità la questione relativa al Vicenza Calcio. Più nel dettaglio la questione relativa ad una possibile cessione della società di via Schio a nuovi acquirenti. C'è chi dice romani, chi dice veneti, chi dice vicentini. Non si sa. Di certo si conosce il nuovo assetto del consiglio di amministrazione uscito ieri da una breve assemblea dei soci; notizia peraltro riportata da VicenzaPiu.com. Paradossalmente però mentre la stampa si arrovella sulla identità dei futuri compratori, veri o presunti, nessun giornalista sportivo si arrovella sulla identità degli attuali proprietari del Vicenza Calcio spa.
Conosciamo il nome del vecchio presidente Sergio Cassingena. Conosciamo il nome del vecchio amministratore delegato Danilo Preto che poche ore fa è divenuto anche nuovo presidente plenipotenziario. Ma i veri soci quali sono? I vicentini questo non l'hanno mai saputo. Il Vicenza Calcio infatti secondo i dati di Infocamere aggiornati a ieri è posseduto in grandissima parte (ben oltre la maggioranza assoluta) da due società fiduciarie che occultano il nome del proprietario (o dei proprietari) reali. Tali fiduciarie sono la veneziana Pannorica srl e la Fiduciaria Vicentina srl; le quali nel dettaglio controllano in toto la Finalfa srl che a sua volta detiene il pacchetto di controllo del club sportivo.
Ora la Pannorica non è una società sconosciuta. Il 19 maggio di quest'anno il suo nome spunta in un articolo de Il Giornale di Vicenza che ha al centro una maxi-inchiesta per riciclaggio condotta dalla procura berica. L'articolo, pubblicato a pagina 16, tira in ballo anche il presidente della squadra del Rettorgole, tal Maurizio Tollio, il quale stando al quotidiano non è indagato. Di più; Pannorica più volte spunta nell'ambito dell'inchiesta Aim Parco Città che vede tra i protagonisti anche Alberto Filosofo, ex componente del cda di San Biagio (GdV, 8 marzo 2010; pagina 14). Ancora la medesima società spunta nell'affaire Ristocenter che vede tra gli indagati Beppe Rossi, l'ex presidente di Aim (GdV del 20-11-2009, pagina 25).
Lo stesso Preto peraltro non è nuovo alle cronache giudiziarie. Il 16 ottobre 2009 infatti il GdV on-line dà notizia di una indagine della procura di Palermo. Questa de facto accusa Preto di avere custodito in modo illecito una parte dei beni mafiosi del clan Lo Piccolo. Uno dei più potenti della Sicilia. Più nel dettaglio gli inquirenti accendono i fari, tra le altre, sulla River srl che ha sede in via Pizzolati 104 a Vicenza. La società realizza o ha realizzato, almeno stando al suo poco curato sito (www.river.vi.it ), anche la stampa promozionale per il gruppo Sisa, del quale Preto è collaboratore di primo piano. Sempre allo stesso indirizzo, ovvero via Pizzolati 104, risulta la sede proprio della Finalfa, la srl che detiene il pacchetto di controllo del club biancorosso di via Schio. Ora sempre dalle visure della Camera di Commercio berica si appura che tra i soci di minoranza del Vicenza Calcio spa (sono azioni dal valore solo simbolico) ci sono alcune realtà importanti dell'industria vicentina. Tra le quali spicca la Zamperla, la thienese Munaretto e la Maltauro-Sipe (il tutto a meno di un caso di contemporanea omonimia del quale mi scuso già ). Rimane da capire come mai nel pacchetto di minoranza siano presenti queste azioni "ad honorem". Si tratta di simpatia per il Vicenza? Di un messaggio fatto per chi deve capire col quale si spiega che quelle realtà industriali e finanziarie nel concreto hanno in mano gli asset della società ? Poi c'è un'altra questione ben nota sul tappeto che riguarda proprio gli asset. Il club di via Schio è proprietario solo del titolo sportivo e del marchio biancorosso non anche del Centro Tecnico di Isola Vicentina, i cui terreni fanno capo a Danilo Preto. I soci ad honorem sanno delle vicissitudini di Preto e della Pannorica? Ma soprattutto, c'è una ragione per cui il GdV continua a dare conto di questa Pannorica senza mai spiegare chi ci sia veramente dietro? In realtà la cosa sarebbe facile, almeno per chi ha solidi agganci con gli investigatori perché le ultime normative permettono, alle Fiamme Gialle in primis, di sapere il nome degli azionisti reali coperti dalle fiduciarie. Sempre che questi non siano mascherati da società anonime di diritto straniero. Ma perché poi tutta questa segretezza sulla proprietà della compagine biancorossa? Non è in fondo la squadra del cuore dei vicentini?
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