Vicenza cade a pezzi o la storia ci abbandona
Venerdi 20 Gennaio 2012 alle 13:58 | 0 commenti
Silvano Sgreva, Consigliere Comunale Italia dei Valori - Vicenza si sta arrabbiando. Pezzi di cornicione cadono, pezzi di poggioli si schiantano al suolo, l'inquinamento ci sommerge, il traffico aumenta e come non bastasse la democrazia ci sta lentamente ma inesorabilmente salutando, verso quel civismo che altro non è che il vecchio modo di fare politica adattato agli eventi ed ai malumori dell'opinione pubblica, la quale, si lamenta di quei partiti che non fanno politica nobile, ma che allo stesso tempo ritrova i suoi componenti storici all'interno di quel che io definisco "civismo modulato".
Nel frattempo, gli alberi cadono e da nobili difensori della natura diventano innocui stuzzicadenti per i palazzinari ed i trafficanti di traffico. Quanti palazzi a Vicenza sono a rischio schianto, cosa si può fare? Li abbattiamo, oppure, li salviamo rimettendoli a nuovo utilizzandoli per quelle attività necessarie ed indispensabili per il vivere amministrativo, culturale, ambientale e sociale della nostra città . Perché invece di costruire strutture nuove non utilizziamo i numerosi edifici storici lasciati abbandonati a se stessi. Perché quegli inutili edifici nel centro storico che non hanno valore non vengono abbattuti per dare spazio a piazze dei Poveri e non solo dei Signori. Per far respirare di più Vicenza. Per vivere Vicenza. Mi rendo conto di tutte le difficoltà che tali scelte comportano, dalla mancanza di risorse al fatto che gli edifici hanno varie proprietà . Penso però siano superabili, se non ci fossero ostruzionismi di interesse. Basterebbe molto poco, semplicemente convincere od obbligare i cosiddetti poteri forti a fare si i propri interessi, non vorrei mai morissero di fame, ma esclusivamente negli interessi della città e quindi dei cittadini. Semplicemente quello che un'amministrazione dovrebbe fare per il bene della comunità . Servirebbe solo un po' di sano coraggio. Brutti segnali per Vicenza, brutto momento per chi vuole vivere una vita semplice e dignitosa. Un brutto momento che non lo è di sicuro però per coloro a cui la propria dignità non interessa perché la loro dignità è il denaro, il potere e l'egoismo. L'essere superiore. Merito forse del berlusconismo? O di altro ancora? Amare la natura è sinonimo di amare se stessi. Far vivere ai cittadini una vita dignitosa è sinonimo ed è il dovere di una buona amministrazione.
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