Vicenza, Arzignano e il muro di gomma
Lunedi 26 Luglio 2010 alle 22:34 | 0 commenti
Il giorno 16 luglio 2010 ho inviato alcune domande puntuali all'avvocato Marco Dal Ben relativamente alla posizione di alcuni suoi assistiti nell'ambito dell'inchiesta "dirty leather" e collegate. Le domande facevano parte del lavoro preparatorio sfociato poi nella mia inchiesta pubblicata su VicenzaPiù il giorno 24 alle pagine 4 e 5. Tra gli stessi quesiti ne avevo incluso uno che riguardava anche la posizione di Linda Maulucci, che a quanto mi risulta è la moglie di Dal Ben e la figlia di Vito Maulucci, uno degli indagati eccellenti nell'affaire "dirty leather".
Purtroppo da Dal Ben non ho avuto replica alcuna, segno evidente che le domande hanno toccato un nervo scoperto.
Sempre il 16 luglio 2010 ho inviato altre domande all'avvocato Roberta Bonadeo in relazione alla posizione del padre Vittorio Bonadeo, il quale oltre ad essere assistito dalla figlia è uno dei principali indagati nell'ambito della operazione "Reset", collegata alla "dirty leather" e alla "Montebello", per via del fatto che il minimo comun denominatore delle inchieste riguardano una serie di gravi illeciti che la magistratura presume siano stati perpetrati in Valchiampo e non solo. Anche la Bonadeo non ha risposto puntualmente ai quesiti posti. Quest'ultima però, con molto senso di cortesia e della tempistica e anche grazie al nostro input, ha comunque deciso di diramare un comunicato nel quale in via più generale rende noto il suo punto di vista e quello del padre.
Il 14 giugno 2010 alcuni puntuali quesiti sull'affaire concia erano stati indirizzati sempre dal sottoscritto al sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin, al segretario provinciale del Carroccio berico Paolo Franco nonché al gruppo Lega Nord nel comune di Arzignano. Anche in questo caso non ho ricevuto risposta. Un brutto segnale da parte di chi riveste ruoli di responsabilità politica e amministrativa e che per questo non dovrebbe temere il confronto trasparente con la stampa; men che meno con l'opinione pubblica. Un vecchio adagio giornalistico americano dice: "chi non risponde ha comunque sempre torto". I silenzi sul caso concia non fanno che aumentare i sospetti. I cittadini per bene meriterebbero chiarezza, ma in questo momento l'unica certezza cui sono messi di fronte è un imbarazzante quanto omertoso muro di gomma.
LEGGI IL COMUNICATO DI ROBERTA BONADEO
LEGGI LE DOMANDE INDIRIZZATE ALLA BONADEO
LEGGI LE DOMANDE INDIRIZZATE A DAL BEN
LEGGI LE DOMANDE INDIRIZZATE ALLA LEGA NORD DI VICENZA
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