Ad di Veneto Strade Vernizzi è in conflitto di interessi, Zanoni: Zaia risolva la questione
Giovedi 7 Marzo 2013 alle 20:23 | 1 commenti
Andrea Zanoni punta Silvano Vernizzi e mette spalle al muro il governatore Zaia. Non ha mezzi termini l'eurodeputato trevigiano che già ad inizio dicembre - quando lo scandalo Mantovani che coinvolge partecipate della Regione non era nemmeno in embrione - portò la questione in Europa, sottoponendo alla Commissione, tramite apposita interrogazione, l'evidente conflitto di interessi di Vernizzi: controllore e controllato secondo l'accusa dell'onorevole Idv.
Quella richiesta non fu elusa dal Parlamento europeo, che scrisse a palazzo Balbi per ottenere maggiori informazioni sulle modalità con le quali s'erano svolte le consultazioni delle autorità ambientali per il piano d'assetto del territorio del Comune di Rovigo e per la superstrada pedemontana. Ora che l'inchiesta Mantovani ha portato in superficie un vero e proprio apparato di malaffare, che ingloba pure partecipate della Regione, Andrea Zanoni riprende la parola ed impugna la penna per scrivere al governatore del Veneto: "Risolva una volta e per tutte la gravissime situazione di conflitto d'interesse rappresentata dall'ingegnere Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade ed al tempo stesso presidente della commissione per la valutazione ambientale strategica". Non solo, Vernizzi ricopre anche altri incarichi che Zanoni elenca perché in evidente contrasto col ruolo d'ad di Veneto Strade: "In capo alla stessa persona sono concentrate anche altre cariche pubbliche: segretario Infrastrutture e mobilità della Regione del Veneto, Commissario straordinario per la Pedemontana Veneta, Commissario straordinario per il Passante di Mestre. Considero gravissimo che in questi anni in Veneto si sia tollerata una simile situazione, che vede una serie interminabile di cariche strategiche per i lavori pubblici, l'ambiente e le infrastrutture, in capo a una singola persona in chiaro e palese conflitto d'interessi visto che il controllore corrispondeva esattamente al controllato - incalza Zanoni - Considero avvilente il fatto che questa importante questione venga alla ribalta e considerata dai vertici della Regione solo alla luce delle importanti indagini della Magistratura che stanno portando a galla un mondo fatto di corruzione e frodi proprio nell'insospettabile Veneto". Zanoni confida nel lavoro della magistratura: "Gli organi inquirenti hanno il mio massimo sostegno. Che vadano fino in fondo evitando ogni tentativo di influenza esterna alle indagini. Sono certo che in queste ore molti hanno il timore di sentir suonare il campanello di casa. In Italia siamo al terzo posto come livello di percezione della corruzione. Tra l'altro, la nuova legge anti-corruzione prevede addirittura che debba trascorrere almeno un anno tra un incarico e l'altro se ritenuti in situazione conflittuale". E la sua battaglia in Parlamennto sarà ancora più forte: "Sono relatore della nuova direttiva Dia ed uno dei provvedimenti, che spero passi, è proprio quello sul conflitto di interessi. Vorrei arrivare ad una legge al più presto perché queste furbate non si facciano più".
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