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Verità e Giustizia per Giulio Regeni, i consiglieri Sandro Pupillo e Giacomo Possamai presentano una mozione in Comune

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Luglio 2016 alle 17:07 | 0 commenti

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Di seguito la mozione dei consiglieri Sandro Pupillo (Lista Variati Sindaco) e Giacomo Possamai (Partito Democratico)
Oggetto mozione: Verità e Giustizia per Giulio Regeni. Premesso che: Il 3 febbraio 2016 in Egitto, presso Giza, all’estrema periferia del Cairo, è stato trovato il corpo senza vita di Giulio Regeni, ricercatore e dottorando italiano di 28 anni, scomparso in circostanze misteriose dalla capitale egiziana il 25 gennaio 2016;

Giulio Regeni si trovava in Egitto dal mese di settembre 2015 per compiere degli studi riguardanti il corso di dottorato di ricerca in politiche internazionali che stava svolgendo presso la prestigiosa Università di Cambridge;Il 25 gennaio 2016 ricorreva il quinto anniversario della rivoluzione di piazza Tahrir che ha portato alla deposizione del presidente Mubarak;
Come accertato dalla autopsia, il corpo di Giulio Regeni presentava chiari segni di tortura: "bruciature di sigarette, un orecchio mutilato, tagli ed ecchimosi ovunque, un colpo alla testa" (da Il Fatto Quotidiano del 5 febbraio 2016), "aveva sette costole rotte, segni di scariche elettriche sui genitali e un'emorragia cerebrale" (da L'Internazionale del 15 febbraio 2016), "sono state strappate le unghie delle dita e dei piedi. Sono state fratturate sistematicamente le falangi, lasciando tuttavia intatti gli arti inferiori e superiori. E' stato mutilato un orecchio" (da La Repubblica dell'8 febbraio 2016);
L'Amministrazione Comunale, con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione affinché venga fatta chiarezza sull'omicidio di Giulio Regeni, ha esposto lo striscione "verità per Giulio Regeni" sulla Loggia del Capitaniato ed ha patrocinato l'evento "Play for Giulio" - organizzato dalle associazioni Amnesty International Italia (sezione Veneto-Trentino Alto Adige), Anpi Vicenza, Lavoratori in Corso aps, Migrantes Vicenza e Non dalla guerra.
Considerato che:
Giulio Regeni era specializzato in conflitti e processi di democratizzazione e, da quanto riportano gli organi di stampa, era in contatto con oppositori del regime militare di Al Sisi che sta portando avanti un'opera di sistematica repressione di ogni tipo di dissenso politico interno;
Le autorità egiziane hanno fin da subito fornito versioni contrastanti, mettendo in atto evidenti tentativi di depistaggio al punto da attribuire la morte di Regeni prima ad un "incidente", e poi arrivando addirittura a non escludere "la pista (...) criminale o di vendetta personale";
Le autorità egiziane hanno con ogni probabilità scambiato Giulio Regeni per una spia, visto quanto emerso da inchieste giornalistiche secondo le quali il giovane studente italiano fosse ricercato già dalla fine di dicembre 2015;
Rilevato che:
Proseguono anche in queste ore i depistaggi e la scarsa collaborazione da parte del governo egiziano, evidentemente impegnato ad evitare che si faccia piena luce su quanto accaduto, e questo nonostante il Governo italiano abbia con forza richiesto alle autorità egiziane il massimo impegno per l'accertamento della verità, e lo stesso Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, abbia dichiarato che "L'Italia non si accontenterà di verità di comodo";
Esiste il fondato rischio che con il passare del tempo la ricostruzione su quanto realmente accaduto a Giulio Regeni diventi sempre più complicata e, con essa, l'individuazione dei responsabili, a qualunque livello siano, della sua morte;
L'Ong "Amnesty International" e il quotidiano "La Repubblica" hanno lanciato la campagna "Verità per Giulio Regeni" con l'obiettivo di evitare che l'omicidio del giovane ricercatore italiano cada nell'oblio, campagna alla quale ha aderito anche la Giunta Regionale della Puglia con l'esposizione presso la Sede della Presidenza di uno striscione;
Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e l'Amministrazione a
tenere esposto lo striscione "VERITÀ PER GIULIO REGENI" sul balcone della Loggia del Capitaniato fino a che non sarà fatta chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte di Giulio Regeni;
manifestare l'impegno di questa Amministrazione contro ogni forma di tortura e violazione dei diritti umani, come quella che ha riguardato Giulio Regeni, nelle più diverse forme: patrocinando o organizzando iniziative di sensibilizzazione sul tema, partecipando ed aderendo a campagne, presentare una proposta di adeguamento dell'art 2 dello Statuto Comunale che affermi il ripudio della tortura e la violazione dei diritti umani;
Richiedere a tutte le autorità competenti di profondere ogni sforzo per l'accertamento della verità per onorare la memoria di questo giovane e coraggioso ricercatore italiano: nello specifico, inviando questa mozione all'Ambasciatore egiziano in Italia e al Console Generale di Milano;
dichiarare nella lettera di accompagnamento alla mozione che, come sostenuto da Amnesty International, «qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, da raggiungere anche col prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, dev'essere respinto»;
aderire ufficialmente, per le motivazioni indicate in premessa, alla campagna nazionale lanciata dall'associazione Amnesty International Italia "Verità per Giulio Regeni", nelle modalità descritte sul sito di Amnesty International;
sollecitare il Governo Italiano e nello specifico il Ministro degli Esteri, inviando questa mozione, affinché non cessi lo sforzo per far piena luce sulla morte di Giulio Regeni;
inviare questa mozione ai Presidenti della Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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