Veneto, burocrazia e 2,5 mld mancanti contro mitigazione del rischio idraulico e geologico
Giovedi 17 Marzo 2011 alle 20:43 | 0 commenti
Luca Zaia, Veneto - Nel vertice padovano odierno dedicato all'alluvione di ieri foto), è stato fatto il punto sullo stato del piano di mitigazione complessiva del rischio idraulico e geologico del territorio veneto, che comporta una spesa prevista che si aggira sui 2 miliardi e mezzo, e delle opere invece più immediate che possono essere realizzate con le risorse a disposizione.
A quest'ultimo proposito sono state ancora una volta chiarite la differenza tra gli interventi di somma urgenza e gli interventi post-emergenziali ma parimenti indifferibili, nonché le procedure per intervenire, pur con i poteri in deroga del Commissario delegato.
Gli "interventi di somma urgenza", il cui esempio più proprio dell'emergenza in atto è la rotta arginale, richiedono un'azione immediata". In questo caso si procede senza progetto, perché non c'è il tempo per redigerlo, utilizzando un'impresa disponibile a iniziare subito i lavori, fornendo le indicazioni in tempo reale, a cura del tecnico del Genio civile che ha accertato lo stato di necessità , per la posa di, la formazione di palificazioni e così via: lo scopo primario è evitare la fuoriuscita dell'acqua. Questi lavori vengono eseguiti senza particolari procedure e vengono pagati in un periodo successivo, quando saranno state reperite le relative risorse.
Gli interventi indifferibili e urgenti, invece, di massima costituiscono la definitiva sistemazione dei precedenti, o un loro completamento funzionale, ma devono seguire un percorso diverso: va redatto un progetto complessivo, preceduto da indagini e rilievi, in modo da dare una configurazione stabile e valutata dell'opera. Il progetto va verificato con tutti gli enti interessati (compresa la Soprintendenza ai beni ambientali, per intenderci, il cui veto può bloccare l'intera procedura); va fatta una gara, sia pure con procedure semplificate ed accelerate, al di sotto della cosiddetta soglia comunitaria pari a poco meno di 5 milioni di euro. Se la spesa è più alta, serve una gara vera e propria, con avviso pubblico e così via. Numerose opere di mitigazione del rischio hanno una spesa superiore alla soglia comunitaria.
In tutto questo sistema si è inserito, con il decreto Milleproroghe, anche l'obbligo di sottoporre i provvedimenti dei Commissari governativi al parere preventivo della Corte dei Conti, procedura destinata ad allungare i tempi.
Pur in un contesto del genere, l'impegno della struttura commissariale è di realizzare nel minimo tempo possibile i necessari lavori di riduzione del rischio idraulico.
Conto Corrente Solidarietà : Unicredit SpA - intestazione "Regione Veneto - Emergenza Alluvione Novembre 2010" - CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.
Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.
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