Veneto Banca, per le nozze non c'è solo BPVi: interesse da Bper e dalla Germania
Venerdi 24 Aprile 2015 alle 10:29 | 0 commenti
Per Veneto Banca si apre anche la pista tedesca. «Il valore qui c’è e i pretendenti non mancano. Siamo una bella donna che non resterà senza marito». La frase Vincenzo Consoli, direttore generale della popolare di Montebelluna, l’aveva pronunciata nell’assemblea di sabato scorso. Un modo per dire ai soci, inviperiti per le azioni che non si riescono a vendere e svalutate del 23% nel prezzo, che la fusione messa in cantiere per fine anno risolverà il nodo azioni.
E che i pretendenti non manchino è un fatto che sta progressivamente andando a fuoco in questi giorni post-assemblea. All’orizzonte non c’è solo la Banca popolare di Vicenza guidata da Gianni Zonin, che ha già lanciato il progetto di fusione, dicendo che un no sarebbe «un errore irreversibile» per il Veneto. O la Bper che da Modena ha già detto di voler esplorare la via veneta. Interesse per Montebelluna starebbe mostrando anche un colosso tedesco, non presente in Italia, che vedrebbe nell’operazione con Veneto Banca la possibilità di un ingresso sulle aree economiche più interessanti italiane, come il Nordest. Contatti ancor meno che a livelli di pour parler, fanno capire dalle parti di Montebelluna. Ma che sarebbe interessante esplorare: perché potrebbe essere una soluzione con un attore forte sul piano patrimoniale e quindi gradita a Francoforte, che potrebbe garantire autonomia operativa ed evitare pesanti ricadute occupazionali. Si vedrà .
dal Corriere del Veneto
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