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Vendola batte Zaia: la Puglia migliore del Veneto nei tagli ai costi della politica

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 5 Novembre 2011 alle 19:25 | 0 commenti

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Di Marco Bonet, da Il Corriere del Veneto

Ruffato: «Vero, per ora. Stiamo lavorando di forbice»
Sarà pure vero, come si dice, che «la Puglia non è Sud». E però fa comunque un certo effetto scoprire che lì, una volta tanto, si spende meno che qui. Accade nell'ambito che non ti aspetti, la politica. Stando ai numeri messi in fila ieri da Rizzo e Stella sul Corriere, risalenti all'anno passato, il consiglio regionale pugliese costa 44 milioni 237 mila euro all'anno contro i 58 milioni 845 mila euro di quello veneto.

Il dato è significativo perché le due Regioni hanno un numero di abitanti più o meno simile (4 milioni 79 mila la Puglia, 4 milioni 885 mila il Veneto), il che rende illuminante il confronto tra i costi pro capite: qui siamo a quota 12,04 euro, di là ci si ferma a 10,84 euro. Insomma, per una volta ci sarebbe di che imparare, guardando di là del Po, anche per chi ha fatto del «Prima il Veneto» il suo slogan elettorale.

Il paragone con la vicina Lombardia, con cui ci diciamo in competizione dai tempi di Galan (insieme al Baden-Württemberg e l'Ile de France, ma il confronto a quelle latitudini potrebbe intristirci ancor di più), ci vede all'inseguimento con 7,77 euro pro capite. «Ma il paragone con loro non regge - mette le mani avanti il presidente dell'assemblea veneta Clodovaldo Ruffato - sono il doppio di noi (è vero, 9 milioni 700 mila abitanti, ndr.) è chiaro che il costo pro capite è più basso: il costo complessivo di quel consiglio è 75 milioni di euro...». Il punto è che, se si usa questo metodo, allora non si capisce per quale motivo non solo la Puglia, ma anche l'Emilia Romagna e la Toscana, che hanno meno abitanti di noi, spendano comunque meno, ossia 8,58 e 8,68 euro pro capite. Avviso per chi legge: questo «pagano i veneti», i toscani, i pugliesi è una semplificazione, una suggestione. In realtà tutti pagano tutto perché la cassa è una sola, quella dello Stato italiano, dunque i veneti si fanno carico anche dei 175 milioni sborsati ogni anno per l'assemblea legislativa siciliana (costo pro capite 34,77 euro), degli 85 milioni per quella sarda (50 euro pro capite), degli 89 di quella campana (15,47 euro pro capite), degli 82 del Piemonte (18,5 pro capite, la meno virtuosa tra le grandi regioni del Nord) e via discorrendo. Insomma, c'è anche chi sta peggio di noi ed è pur sempre vero che la spesa delle Regioni è una goccia nel mare magnum dei costi della politica (un miliardo 103 milioni contro 209 miliardi, lo 0,52% del totale) ma tant'è, se si punta ad essere i migliori, «i primi», non si può guardare al bicchiere mezzo pieno.
Il consiglio veneto ci sta provano e qualche risultato inizia a profilarsi all'orizzonte. Stando alle previsioni, nel 2011 il costo di Palazzo Ferro Fini dovrebbe scendere (condizionale d'obbligo fino al consuntivo) a 52 milioni 700 mila euro, il che significa 10,67 euro pro capite, con un costo per ciascun consigliere alla collettività di 878 mila euro all'anno. Lo studio commissionato da Ruffato ci tiene ancora lontani dalla Lombardia (70 milioni 828 mila euro, costo pro capite 7,13 euro nel 2011) e dall'Emilia Romagna (38 milioni 722 mila euro, costo pro capite 8,73 euro) ma almeno regala qualche soddisfazione sul trend della spesa: il conto complessivo scende del 10,5%, quello per abitante del 9,5%, quello per consigliere del 9% e le indennità del 4,8%, mentre in Emilia e Piemonte i costi vanno addirittura crescendo. A proposito di indennità: quest'anno, tra stipendi e missioni in giro, i consiglieri ci costeranno 21 milioni 250 mila euro. Le spese di rappresentanza ammontano a 345 mila euro, quelle per le consulenze e i convegni a 130 mila euro, i gruppi consiliari arrivano a 4 milioni 786 mila euro mentre le spese fisse (telefoni, cancelleria, arredi) toccano quota 12 milioni e quelle per il personale 13 milioni 815 mila euro. La proposta del presidente del consiglio regionale emiliano Matteo Richetti, rilanciata dal Corriere, è di arrivare tutti al «parametro 8 euro», come costo pro capite. In Veneto si risparmierebbero 19 milioni 760 mila euro, in tutte le Regioni 606 milioni 582 mila euro e se il parametro venisse mai adottato anche da Camera e Senato (sognare non costa nulla) arriveremmo ad un miliardo 277 milioni di euro.
«Sappiamo che dobbiamo tirare la cinghia e ci stiamo provando in ogni modo - commenta Ruffato - eliminando le spese inutili e riducendo il più possibile quelle obbligatorie. Dopo di che è chiaro che sotto un certo limite, fisiologico, non si può scendere: la democrazia ha i suoi costi. Abbiamo già tagliato le indennità e il numero dei consiglieri, ci siamo impegnati ad eliminare entro l'anno i vitalizi e nel 2012 contiamo di scendere sotto la "soglia psicologica" dei 50 milioni. Insomma, la buona volontà c'è tutta». E dove c'è una grande volontà, si sa, non possono esserci grandi difficoltà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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