Variati tra assestamento di bilancio e protesta dei sindaci italiani contro lo Stato
Martedi 19 Novembre 2013 alle 18:30 | 0 commenti
Comune di Vicenza - I Comuni hanno risparmiato, lo Stato no. E mentre i primi non possono nemmeno più investire, il secondo continua ad avere i conti in rosso. E' questo quanto emerge dall'analisi presentata oggi dai sindaci dell'ANCI di tutta Italia per dimostrare come, a fronte di una grande attenzione degli enti locali al contenimento della spesa, lo Stato non stia facendo altrettanto.Â
Anzi, in realtà , stia aumentando il suo deficit e la sua spesa corrente.
Drammatiche le conseguenze di questo trend: “La capacità di investimento dei Comuni precipita – sintetizza il sindaco di Vicenza, Achille Variati – con il risultato che gli enti locali non sono più in grado di fare operazioni che significano, nel concreto, opere pubbliche a servizio dei cittadini e volano per l'economia. La situazione è critica. Molti Comuni, un po' per protesta un po' per necessità , in questi giorni stanno già scrivendo nel programma triennale delle opere pubbliche la cifra 0â€.
Nel dettaglio, il rapporto Anci sui conti dei Comuni evidenzia come la spesa dei Comuni nel 2012 ammonti solo al 7,6% del totale della spesa della pubblica amministrazione, contro il 29,9% dello Stato.
Minimo anche il peso dei Comuni riguardo al debito della pubblica amministrazione: è pari soltanto al 2,5%.
Di contro, negli ultimi anni, sono stati inflitti ai Comuni, tra spending review, ICI e IMU, nuove norme, obiettivi del patto di stabilità , tagli per 16,177 miliardi di euro. “Questa voce – ha precisato il sindaco Variati – per il solo Comune di Vicenza ammonta a 24,4 milioni di euro tra il 2008 e il 2013, di cui 12,4 milioni relativi a mancati trasferimenti e 12 milioni a risorse del patto di stabilità che avremmo potuto utilizzare per fornire servizi o realizzare investimentiâ€.
Dall'esame dei saldi di finanza pubblica, ancora, risulta che i Comuni presentano un avanzo di amministrazione di 1.667 milioni di euro, pari al 2,57% delle proprie entrate totali. “Vicenza stessa – ricorda il sindaco – ha chiuso il 2011 con 900 mila euro di avanzo e il 2012 con 2 milioni, su un bilancio da circa 90 milioni di euro di spesa corrente. Lo Stato, invece, è sempre in rosso, con un deficit di 52.380 milioni di euro pari al -13,26% delle proprie entrate totaliâ€.
Appare inoltre lampante come, per rispettare gli stringenti vincoli di bilancio imposti dallo Stato, i Comuni abbiano ridotto del 28% gli investimenti negli ultimi 6 anni. Anche la spesa corrente dal 2010 è stata progressivamente ridotta dai Comuni, mentre quella dello Stato è sempre costante. In particolare nel 2012, anno di introduzione dell'IMU, lo Stato ha aumentato le entrate correnti del 4,26% anche grazie alla quota di imposta che si trattiene e che vale ben 8 miliardi.
“Mentre Comuni come il nostro – è l'amara conclusione di Variati – l'anno scorso hanno mantenuto al minimo l'aliquota sulla prima casa, introducendo inoltre numerose agevolazioni, lo Stato si è tenuto il 50% dell'introito proveniente dalle seconde case. Così non possiamo andare avanti. I Comuni hanno fatto la propria parte. Ora tocca allo Stato â€.
ll minor gettito IMU stimato per il 2013 in 1.298.806 euro è la voce più pesante dell'assestamento di bilancio che la giunta comunale ha licenziato oggi su proposta dell'assessore alle ricorse economiche Michela Cavalieri.
“A fine anno – ha spiegato l'assessore  - , secondo le stime effettuate sulla base delle riscossioni IMU del 2012, dovremmo incassare  35.800.000 euro. In sede di acconto, però, abbiamo riscosso 14.872.506 euro, cioè circa 1 milione in meno di quanto preventivato. Potrebbe trattarsi dell'effetto della crisi, oppure di errori dei contribuenti dovuti alla confusione normativa o, ancora, di cittadini che preferiscono pagare di più, ma in un'unica soluzione a fine anno. Tutto sarà accertato, ma nel frattempo, a scopo prudenziale, abbiamo dovuto ipotizzare che anche il saldo finale sia inferiore a quanto stimato, inserendo in assestamento di bilancio un minor gettito di 1.298.806 euroâ€.
La nuova variazione registra anche qualche notizia positiva: “Certifichiamo – ha annunciato l'assessore – l'entrata 1.350.000 mila euro che lo Stato ci riconosce sull'IMU  2012. Si tratta in sostanza di una parte di quei 2 milioni di euro che Roma, sbagliando, aveva ipotizzato in eccesso sul gettito della prima casa, tagliandoci i relativi trasferimentiâ€.
Altri 288 mila euro arrivano dal fondo che avrebbe dovuto premiare i Comuni virtuosi: “Non avendo fissato in tempo i criteri di erogazione di tale premio – spiega l'assessore – lo Stato distribuisce a pioggia queste risorse ai Comuni“.
Queste entrate, oltre all'utilizzo di una parte del fondo di riserva che in seguito a queste operazioni si assesta a 181.909 Â euro, servono per far fronte a una serie di spese relative in particolare a lavori pubblici, emergenze sociali, canoni.
126.140 euro si riferiscono a spese di progettazione e direzione lavori degli ultimi interventi chiesti dalla Soprintendenza in Basilica Palladiana, 34 mila euro sono stati stanziati per il funzionamento degli impianti tecnologici del monumento e 65.513 euro per l'adeguamento del sistema fognario in corte dei Bissari, mentre 26 mila euro riguardano la spesa per riscaldare palazzo Cordellina.
Quanto al sociale, altri 80 mila euro sono stati aggiunti al fondo per le emergenze e 15.300 euro al trasporto degli anziani e dei disabili; 150 mila euro serviranno per rimborsare AIM del servizio gratuito di trasporto pubblico per gli over 75; 5 mila euro per la prosecuzione del progetto Cercando il lavoro.
Infine, 179.163 euro sono stati accantonati per l'eventuale rimborso all'agenzia del demanio dell'affitto della sede assegnata da anni agli alpini in un immobile di via Grandi, al Villaggio della Produttività , su cui peraltro il Comune ha avanzato richiesta di acquisizione gratuita nell'ambito dell'operazione statale sul federalismo demaniale. L'amministrazione  ritiene che quell'indennità , calcolata addirittura dal 1992, non sia dovuta, ma poiché la questione non è ancora stata chiarita con il demanio, la ragioneria ha dovuto inserire la possibile spesa in bilancio.
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