Achille Variati non assolve il "condannato" presidente della Fiera Matteo Marzotto. Ma non lo rimuove, rinvia. Sindaco, faccia meglio di BPVi se vuole essere ricordato... bene
Giovedi 25 Febbraio 2016 alle 23:53 | 0 commenti
Per poter far parte del Cda di una banca bisogna non solo, come fissano le nuove regole BCE, avere competenze specifiche nel settore ma bisogna possedere i cosiddetti "requisiti di onorabilità ". Dopo la sua condanna per reati fiscali, sia pure di primo grado (uno schermo perfetto in Italia, un "disonore" anche se fosse per una multa nei paesi, ad esempio, anglosassoni), abbiamo chiesto all'Ad Francesco Iorio se Matteo Marzotto, che non si dimette, li ha. Risposte: a parole nessuna, di fatto meno ancora. Ma l'ex presidente di Valentino Fashion Group, che la sua proprietaria, la lussemburghese Icg, di cui Matteo era anche socio, ha venduto al fondo Permira con una mega plusvalenza su cui ha provato a non pagare 71 milioni di euro di tasse in Italia, è anche presidente del Cuoa di Altavilla, la super scuola per imprenditori (sigh!), e della Fiera di Vicenza, una società pubblica con tanto di codice etico (solo per gli altri?).Â
La stessa domanda rivolta alla Banca Popolare di Vicenza l'abbiamo di fatto girata ad Achille Variati, che, come sindaco di Vicenza e presidente della Provincia, di fatto controlla l'azienda pubblica Fiera e pesa nel Cuoa.
Dopo un ritardo motivato, di cui abbiamo avuto un corretto preavviso da parte del suo portavoce in Comune ma nell'assenza totale di reazioni da parte dell'Ufficio stampa della provincia, Achille Varaiti ci ha risposto così: «Sul caso in questione mi esprimerò insieme agli altri soci in occasione dell'assemblea di rinnovo delle cariche dopo un'attenta analisi delle implicazioni per il futuro della Fiera».
La risposta ci è pervenuta martedì 23 febbraio ma non l'abbiamo pubblicata subito avendo chiesto di sapere quando ci sarà quest'assemblea per non dare l'impressione che la risposta del sindaco apparisse dilatoria e per fissare almeno un termine preciso di questo rinvio di decisione, che ammette, nel virgolettato di Variati, il problema ma non ne trae le conseguenze.
Ma anche in questo caso la risposta, questa volta per bocca del portavoce, è stata, dicaimo, pilatesca: «Per la data dell'assemblea, le consiglio di interpellare direttamente la Fiera. Per quanto riguarda la dichiarazione del sindaco, mi dispiace ma in questo momento non ho altri elementi oltre a quelli che ho riportato nel virgolettato della precedente mail».
Fato il nostro dovere di far rilevare che quella informazione, magari per una data di massima, poteva essere nella disponibilità non tanto nostra ma dei soci, quindi di Variati, ed avendo atteso ancora senza fortuna porremo la domanda a chi convocherà l'assemblea (proprio il diretto interessato Matteo Marzotto...).
Ma, pubblicando come dovuto la (non) risposta di Variati e quello che ne è seguito, nonostante la nostra inconsueta ma rispettosa prova di senile pazienza, evidenziamo ai nostri lettori il forte disagio provato, per conto loro, nel riscontrare dopo l'omertà della Banca Popolare di Vicenza (su questa ma anche sulle altre nove domande a cui Iorio & c. non rispondono) anche l'atteggiamento da muro di gomma (noi siamo sempre sinceri con lui) del nostro sindaco e, pensiamo, anche del presidente della nostra morente provincia visto che la persona è la stessa anche se i comportamenti del suo portavoce comunale è ben più apprezzabile del mutismo, anche ufficioso, dei colleghi della provincia, che confermano che forse quell'ente è proprio inutile se non per chi usa le sue sedie per ammazzarci il tempo...
Ma, caro Achille Variati, dire che bisognerà valutare «le implicazioni sul futuro della Fiera» vuol dire che la valutazione della possibile utilità di una persona supera quella dei dubbi sulla sua rispettabilità ?
Non ci risponda di sì, perchè non vogliamo assolutamente credere che lei pensi che qualcuno non sia sostituibile per "ragion di stato" anche se c'è chi me lo continua a sussurrare nell'orecchio fischiando i nomi
- di un funzionario comunale illecitamente (e acclarato) doppiolavorista ma poi di fatto anche promosso
- a salire, di un Comandante della Polizia comunale beccato con le mani... nella Ztl (e non solo) che gli era proibita, lo abbiamo dimostrato con documenti che le sue commissioni di disciplina non hanno saputo (voluto?) leggere
- di un direttore generale indagato per l'obbrobrio di Borgo Berga... anche se di quello non è il solo nè il maggiore responsabile
Non ci risponda che la "ragion di stato" supera la "ragione e "lo Stato"!
Lei, sindaco, non deve essere più eletto in città e allora faccia il piccolo Obama, il presidente Usa che alla fine del suo ultimo mandato può lottare senza calcoli le lobby delle armi e nomina i giudici della Corte suprema infischiandosene delle presioni intorno a lui.
Ci lasci, per favore, un migliore ricordo di lei e delle sue amministrazioni.
Glielo chiediamo per la fiducia che nel 2008 riponemmo in lei.
Un buon ricordo lei lo lascerà , almeni in noi e in chi ancora segue la passione e mai ha fatto calcoli, non con la tangenziale a compenaszione della base Bal Molin, che lei disse di lottare, non con i parchi della Pace simbolici, non con la Tac/Tav.
Lei un buon ricordo di lei lo lascerà con un colpo di reni deciso e finale sui principi che ha sempre professato, ma che ora le chiediamo di attuare.
Con i fatti!
E non sulla carta, come quella, straccia, della BPVi che alla fine ha reso povera una città e un'area prima ricca del suo lavoro e dei suoi risparmi, onesti, non degli imbrogli e del malaffare di chi l'ha portata al degrado attuale, morale prima che pratico (ve lo dico, perchè a lungo ne ho subito, senza vantaggi personali ma colpevolmente anche se per passione, i ricatti...).
Suvvia, nostro sindaco, non rimandi, decida. Per il "bene", ovviamente, visto che lo professa.
Grazie, nostro sindaco.
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