Quotidiano |

Variati, Kipar e il tavolo di partecipazione pronti per il progetto del Parco della Pace

Di Martina Lucchin Martedi 16 Luglio 2013 alle 18:30 | 1 commenti

ArticleImage

Si sta svolgendo in questi minuti negli ex locali dell’aerostazione del Dal Molin il secondo appuntamento del tavolo della partecipazione, il gruppo di lavoro costituito dalle associazioni che più attivamente si sono interessate alle dinamiche del futuro Parco della Pace. Istituito con una delibera di giunta di inizio maggio allo scopo di avviare un progettazione, appunto, partecipata dell’area verde scampata alla costruzione della base Nato Del DIn, il tavolo passerà oggi il testimone all’architetto Andreas Kipar che svilupperà un progetto sulla base delle indicazioni delle associazioni riunite e in conformità con le disposizioni dell’amministrazione. 

“Si è aperta la fase due per il Parco della Pace: quella del progetto. Entro dieci o dodici mesi, non di più per non rischiare di perdere il miliardo e mezzo di contributi dallo stato che se non impegnati entro due anni dalla loro assegnazione vengono revocati, potremo avviare il bando per la sua realizzazione”, considera il sindaco Variati davanti alla stampa prima di unirsi al tavolo della partecipazione insieme all’architetto. Il primo cittadino assicura, inoltre, che l’area di 62 ettari sarà destinata per la maggior parte al verde, mentre le zone ricreative previste avranno uno spazio marginale, e che non si toccherà ciò che rimane della pista e della piazza dell’ex aeroporto. 

Continua, intanto, l’opera di bonifica bellica dell’area avviata a metà giugno e prossimamente verranno fatti brillare in loco i sei ordigni di origine italiana ritrovati nelle vicinanze dei campi sportivi del Rugby Vicenza. Proseguono anche le rilevazioni per verificare i possibili danni causati alla falda acquifera dalla costruzione della base militare. In merito Variati sottolinea che “non c’è niente di scritto ma gli americani iniziano a riconoscere le loro responsabilità.”

Nella foto il sindaco Achille Variati e l'architetto Andreas Kipar davanti ai locali dell'ex aerostazione 

 

Comune di Vicenza - Nei locali dell’ex aerostazione del Dal Molin si progetta il Parco della Pace. Oggi il tavolo della partecipazione, formato da rappresentanti delle associazioni e dai gruppi portatori di interessi collettivi che hanno condiviso con l’amministrazione l’obiettivo della conversione dell’area in parco pubblico, ha incontrato l’architetto di fama internazionale Andreas Kipar, che si è occupato della prima fare di analisi delle potenzialità dell’area e aiuterà il Comune a definire i contenuti del bando per la progettazione.

“Con l’incontro di oggi – ha detto il sindaco Achille Variati – si conclude un importante step della fase partecipativa, con la restituzione all’architetto Kipar delle riflessioni svolte da questo gruppo di lavoro sul tipo di funzioni e di strutture che il parco potrebbe avere”.

“Il lavoro che sta svolgendo il tavolo della partecipazione – ha aggiunto l’architetto Kipar – aiuterà fin da subito l’amministrazione a stendere in modo più preciso il bando per la progettazione perché consente di capire di più sulla natura del futuro parco che dovrà essere un luogo non simbolico, ma reale e vissuto dalla gente”.

Quanto ai tempi della realizzazione, il sindaco ha detto chiaramente di voler fare in fretta: “Le norme sulla spending review – ha spiegato - prevedono che parte di un contributo statale possa essere ritirato se dopo due anni dalla sua assegnazione non si è arrivati almeno all’impegno di spesa. Io non voglio perdere neanche un euro dei soldi che abbiamo a diposizione. Anche per questo intendo procedere il più rapidamente possibile”.

Avanti tutta, quindi, con l’obiettivo che il 2014 sia l’anno chiave per un parco caratterizzato da grandissimi spazi verdi più che da strutture di servizio.

Intanto procede la bonifica bellica, concentrata in questa prima fase nella zona del campo da rugby: “Dopo il rinvenimento di una prima bomba – ha detto il sindaco – nella stessa area in questi giorni è stata individuata una mezza dozzina di ordigni della seconda guerra mondiale di fabbricazione italiana. Dalla settimana prossima saranno eseguite alcune rilevazioni profonde per escludere altre sorprese, quindi gli artificieri procederanno al disinnesco degli ordigni sul posto o in una cava”.

Resta infine ancora aperto il problema degli allagamenti: “Le indagini che abbiamo svolto – ha ricordato il sindaco – hanno messo in evidenza i punti di interruzione dei drenaggi al confine con la recinzione della nuova base. Ora siamo in attesa di ricevere da Roma le carte che tracciano l’antica rete idrica. Poi faremo il punto con i nostri interlocutori principali, cioè le autorità militari italiane”.

 


Commenti

Inviato Martedi 16 Luglio 2013 alle 23:13

E fra dieci mesi saremo in campagna elettorale europea, un buon motivo per tale scadenza avere il progetto del Parco , poi per le Regionali un altro passo e infine l'inaugurazione con le prossime elezioni comunali, ma chi taglierà il nastro?
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network