Opinioni | Quotidiano | Categorie: VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale, Energia

Variati e l'ambiguità del Pd sul nucleare

Di Alessio Mannino Lunedi 25 Aprile 2011 alle 10:10 | 0 commenti

ArticleImage

Il governo ha paura dell'effetto Fukushima. Così ritira l'opzione nuclearista (due anni fa aveva firmato con l'odiato Sarkozy un accordo per costruire quattro centrali atomiche nel nostro paese) in attesa che passi lo shock per le immagini di morte e devastazione provenienti dal Giappone. L'intenzione è palese, come è evidente che la mossa, depotenziando il quesito emotivamente più sensibile, punti a scoraggiare l'afflusso di votanti per far mancare il quorum agli altri due referendum.

Far fallire quello sull'acqua rende un prezioso favore alle lobby private scalpitanti per mettere le mani su almeno il 40% delle società di gestione pubblica. E soprattutto, i berluscones sarebbero felici di togliersi dai piedi la grana di una vittoria dei sì all'abrogazione del Lodo Alfano sul legittimo impedimento, una legge ad personam che fa da scudo giudiziario al premier. A Vicenza si era registrata due anni or sono la posizione pro-nucleare del sindaco Variati, mentre il suo partito, il Pd, è contrario (ambiguità propria dei Democratici: dal cablo 07ROME2438 di Wikileaks si apprende che Bersani, quand'era ministro dello sviluppo nel governo Prodi, in occasione di un accordo internazionale sull'uranio si era espresso in questi termini con l'allora ambasciatore americano Spogli: «il risultato del referendum del 1987 non esclude l'Italia dalla generazione di energia nucleare, l'ha solo sospesa»). Il fatto che poi il Pd abbia fatto, dalemianamente, la solita tattica su un principio fondamentale qual è l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge negando l'appoggio al referendum contro la legge Alfano, è il segno inequivocabile che i nemici della tornata referendaria del 12-13 giugno non soltanto nel centrodestra.

 

Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 212 in distribuzione e scaricabile in pdf


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network