Variati, Ditri, Secco ... a Shanghai:missione compiuta
Mercoledi 30 Giugno 2010 alle 15:27 | 0 commenti
Si è conclusa con successo la visita all'Expo di Shanghai della delegazione vicentina (nella foto) che ha visto una collaborazione sinergica tra Comune, Provincia, Consorzio "Vicenza è" e Fiera di Vicenza e che si è svolta tra il 23 e il 28 giugno.
Di ritorno dalla città cinese il sindaco, Achille Variati, il vicepresidente della Provincia di Vicenza nonché presidente del consorzio "Vicenza è", Dino Secco, l'assessore provinciale, Antonio Mondardo, il presidente e il consigliere di amministrazione di "Fiera di Vicenza", Roberto Ditri e Renato Corrà , hanno voluto raccontare le sensazioni ed i risultati ottenuti in questo viaggio. Assente per impegni lavorativi l'assessore regionale al turismo Marino Finozzi. (Clicca qui per nostro servizio video con interviste esclusive e QUI per comunicato del Comune).
"Sono rimasto molto colpito da come è stato accolto il nostro video di presentazione e promozione della città - ha detto il presidente di "Fiera di Vicenza", Roberto Ditri - , nella sala erano presenti circa 90 testate giornalistiche e nessuno, dico nessuno, si è alzato durante il filmato, anzi, tutti guardavano molto attentamente e quasi con aria stupita".
Lo stesso Ditri ha poi proseguito: " Penso che Vicenza abbia fatto davvero colpo tra i presenti, l'abbiamo presentata come città dell'oro. L'unico rammarico viene dall'assenza degli orafi stessi, eccezion fatta per un solo rappresentante. Decisamente troppo poco per un mercato importante come quello cinese".
Dello stesso avviso Dino Secco che ha aggiunto: " È stato lanciato e recepito un messaggio importantissimo: in Veneto, ed in particolare nel vicentino, c'è il bello, una bellezza data dai suoi monumenti, dall'oro e dai prodotti ricavati da quest'ultimo. Ora non bisogna perdere le occasioni che abbiamo creato grazie alla visibilità acquisita con questa visita".
L'assessore Mondardo, che già altre volte era stato a Shanghai, ha fatto notare come la città e l'economia stiano mutando in tempi record: "La vivacità imprenditoriale che ho trovato ricalca il nostro boom economico avvenuto negli anni ‘50 e ‘60. Credo che il mercato cinese sarà il futuro per le nostre aziende ed un aiuto valido per uscire dall'attuale crisi economica. Auspico, quindi, una maggiore attenzione da parte delle imprese locali verso questo mercato asiatico così importante".
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 Il consigliere di amministrazione di "Fiera di Vicenza" Renato Corrà ha, invece, sottolineato l'affiatamento che c'è stato tra Regione, Provincia, Comune e Fiera, elemento indispensabile per portare a buon fine la missione che era stata programmata.
Infine il sindaco, Achille Variati ha snocciolato un po' di numeri per fare in modo che ci si renda conto dell'importanza del mercato cinese.
La Cina presenta, infatti, ben 4 città con più di 10 milioni di abitanti, 170 città con più di 1 milione di abitanti, 300 milioni di persone che dalla campagna sono emigrate in città , 300 mila milionari, 140 milioni di persone con reddito medio - alto, 100 milioni di cinesi pronti per il lusso (una cifra pari al 25% del lusso mondiale!).
"Le ricchezze di Vicenza sono state presentate come gioielli in una città gioiello - ha detto il sindaco - come oro nella città dell'oro. Ora tocca alle imprese cogliere questa grande opportunità . È necessario, inoltre, recuperare il tempo perso per quanto riguarda il collegamento tra Fiera e città . Entrambe possono darsi qualcosa a vicenda, quindi deve consolidarsi l'affiatamento e il binomio tra di esse, imparando dalla realtà cinese dove Fiera, territorio e turismo formano un intreccio fortissimo".
Una parentesi è stata aperta, poi, sulle opportunità che potrebbero derivare per il turismo nella città del Palladio. Dino Secco ha spiegato come il viaggio standard di un cinese in Europa dura una decina di giorni, 3 dei quali trascorsi in Italia per visitare Roma, Firenze e Venezia. Quindi l'unica opportunità reale può essere quella di offrire il riposo di una notte in un albergo vicentino anziché veneziano, puntando su prezzi più bassi rispetto a quelli della città lagunare. Altri discorsi, invece, si aprirebbero nel caso in cui venga istituita la tratta aerea diretta Shanghai - Venezia. Sarebbero, infatti, molte di più le occasioni per proporre Vicenza come meta turistica.
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