Variati 2, the day after: ircocervo, appalti, unità
Domenica 5 Settembre 2010 alle 12:40 | 0 commenti
A margine e dopo la conferenza stampa in cui ieri il sindaco Achille Variati ha annunciato l'allargamento della maggioranza a Udc e Impegno a 360° con la conseguente ‘consegna' di alcuni referati al neo assessore Massimo Pecori e di deleghe al consigliere Claudio Cicero, non sono mancate le reazioni, pro e contro, molte delle quali, locali, regionali e nazionali, riportate dalla nostra testata.
Pesando i pro e i contro con gli ultimi riscontri elettorali il sindaco può ben dirsi soddisfatto, anche se, conoscendolo, non prenderà sotto gamba quelli che ora sono venticelli ma che potrebbero essere soffiati per diventare tempeste. A tale scopo riportiamo il box dei contro de Il Corriere del Veneto a firma Tommaso Quaggio con i rilievi già noti ai nostri lettori del'Idv e con quelli aggiuntivi quelli di Luca Balzi, che a noi ha aggiunto oggi: "Anche in politica abbiamo l'ircocervo, cioè il centrivico Variati, un po' centrista e un po' civico, certamente non del Pd". La replica di Variati, che non abbiamo voluto cercato oggi dopo le fatiche mattutine di ieri per l'annuncio proprio del Variati 2 e gli impegni serali per il grande successo del Giro della Rua, proviamo ad immaginarlo da soli considerando che Luca Balzi è un consigliere ‘congelato' dal Pd per le sue simpatie per Zaia. Riportiamo, poi, 'analogo' box de Il Giornale di Vicenza senza firma con allusioni, queste sì pesanti, da parte degli ex amici di Cicero del PdL su presunti malaffari legati agli appalti della mobilità , senza però che si espliciti il destinatario dei dubbi in ambito lista Cicero, preferendo girarli, da parte di Maurizio Franzina, al capo stesso della Giunta, Variati, che replica tra il serio e il faceto ‘invocando' l'esperienza altrui in questa materia.
Clima teso, ma non troppo, quindi, per un Sindaco, che, comunque, a metà mandato ha compiuto un'azione coraggiosa per aumentare i suoi armigeri in Sala Bernarda allo scopo, diceva ieri, di "poter provare ad amministrare con la maggiore unità possibile una città che, come tutte quelle italiane, avrà serie difficoltà già nel 2011 a immaginare un bilancio dopo i tagli iniqui della manovra finanziaria. Oggi se volessi provare a scrivere una bozza di bilancio non saprei da dove partire. Ecco perchè serve l'aiuto responsabile del maggior numero possibile di chi la città ha scelto per rappresentarla, senza inciuci, secondo le linee guida che hanno dato la maggioranza al centrosinistra, ma anche senza impantanarsi in schematismi che a livello nazionale stanno bloccando il paese".
Se a sé il sindaco, oltre al coordinamento generale degli assessori e a tutte le deleghe affidate in cogestione ai consiglieri delegati, ma che per responsabilità e norma rimangono in capo a lui, ha affidato a se stesso una nuova ‘funzione' quella della ‘valorizzazione dell'identità e creatività vicentina', già ieri e poi a seguire Achille Variati ha affidato anche la responsabilità politica delle scelte fatte: "Nella scelta dell'allargamento e delle deleghe, scelta tutta mia, pur dopo i dovuti confronti, mi hanno aiutato due principi. Il primo è quello della necessità a metà mandato di rendere più efficienti i nostri servizi. Il secondo è stato quello di seguire le personali e professionali ‘inclinazioni' dei miei 2 nuovi collaboratori, Pecori, già difensore civico e, quindi, vicino ai problemi dei cittadini, e Cicero, il cui curriculum nella mobilità è ben noto, anche se ora dovrà metterlo al servizio del nostro programma".
Alla domanda se lo sfiora l'idea di qualcuno dell'attuale maggioranza che possa uscirne, Variati ha risposto determinato e un pizzico corrucciato: "Spero proprio di no, perché sulle linee c'è unità di vedute tra tutti, vecchi e nuovi. Grave sarebbe stato, invece, cambiare le linee programmaiche, di cui, invece, mi faccio personalmente garante!".
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