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Variante al P.I., Asproso: ma quale stop al consumo di suolo?

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 12 Luglio 2014 alle 20:23 | 0 commenti

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Ciro Asproso, Gruppo Urbanistica di SEL Vicenza - Ciò che emerge dal documento d'indirizzo presentato giovedì scorso in Consiglio comunale è l'assoluta indeterminatezza sui reali contenuti di innovazione urbanistica che dovrebbero trovare spazio nella nuova Variante al P.I. Affermare inoltre, come fa il Sindaco, che la crisi economica ha prodotto una “caduta verticale del settore immobiliare” e che l'insieme dell'offerta è di “gran lunga superiore a qualsiasi ragionevole domanda” potrebbe risultare un efficace espediente retorico, se solo la fase espansiva non si fosse arrestata una decina d'anni fa, ben prima dell'approvazione del PAT da parte di questa Amministrazione.

Nonostante ciò, non solo si è attuata una sistematica e pervicace riconferma di tutte le previsioni urbanistiche ereditate dai decenni passati, ma si è anche scelto di aumentare tale potenzialità edificatoria con l'approvazione degli Accordi di Programma e dei BID. Come se ciò non bastasse, si è stabilito che il nuovo Stadio e tutte le opere di “interesse pubblico” fossero escluse dal conteggio della SAU, ossia dal conteggio complessivo del consumo di suolo agricolo.

Lo stop al consumo di suolo ci sembra un ottimo titolo per i giornali e forse una buona rassicurazione per i cittadini che non si intendono di urbanistica, ma resta una condizione lontanissima dalla realtà.

Siamo fortemente preoccupati inoltre da quanto affermato a pag. 30 del Documento, dove si segnala la volontà di considerare “Zone di Completamento” le aree dove sono scaduti i termini di attuazione dei PUA. Ciò significa che si riterrebbero completati, ad esempio, gli Standard del PIRUEA “Pomari”, quando in realtà non sono state realizzate tutte le opere di urbanizzazione previste in Convenzione. A nostro avviso o, si attua quanto già previsto o, si riassoggetta ad un nuovo piano attuativo la parte non conclusa rinegoziando anche le cubature.

L'assenza di capacità progettuale si avverte anche nelle politiche individuate dal Comune per lo sviluppo del sistema commerciale. Anziché affidarsi ad una sorta di Bando degli Interessi Commerciali, con lo scopo di stimolare gli appetiti dei singoli operatori, sarebbe stato preferibile concordare una strategia complessiva di riqualificazione urbana, andando ad individuare quei criteri di efficienza e qualità che rendono più attrattiva la rete commerciale già in essere.

Il tema della partecipazione, infine, va ad aggiungersi a tutte le nostre preoccupazioni. Coinvolgere i cittadini significa renderli partecipi e corresponsabili di tutte le fasi del processo decisionale, convocarli per metterli di fronte al fatto compiuto equivale ad una pagliacciata. Ma quando si sborsano quasi 10 mila euro di soldi pubblici per un incarico esterno e ci si limita ad incontrare 40 persone (dato ufficiale) in una città di 113 mila abitanti, allora non si può far altro che pensar male.

Leggi tutti gli articoli su: Sel, Ciro Asproso, Variante al PI

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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