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Vaccini, il sindaco Achille Variati chiede alla ministra Lorenzin una proroga. Come le pentastellata Raggi?

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 7 Febbraio 2018 alle 15:53 | 1 commenti

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"Tutti i minori, anche se non vaccinati, devono potere terminare l'anno scolastico senza interruzioni traumatiche". Il sindaco di Vicenza Achille Variati (abbracciando le tesi di Virginia Raggi, la collega romana del M5S, ndr) ha scritto oggi alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin in relazione all'allontanamento dei bambini non vaccinati da scuola. Variati ha chiesto alla ministra di prorogare il termine ad oggi fissato al 10 marzo, per permettere ai bambini la regolare conclusione dell'anno scolastico.

"Pur comprendendo l'esigenza di garantire la profilassi vaccinale - scrive Achille Variati alla ministra - ritengo che allontanare i minori nel corso dell'anno scolastico possa causare gravi ripercussioni anche rispetto al loro futuro. Ritengo infatti che tutti i minori, anche se non vaccinati ma regolarmente iscritti, debbano potere terminare l'anno scolastico in corso senza interruzioni traumatiche di continuità educativa".
Precisa inoltre il sindaco: "Da qui alla fine dell'anno scolastico una ulteriore divulgazione delle opportune informazioni sulla profilassi vaccinale sarà utile per consentire alle famiglie di fare le loro valutazioni nei confronti dei figli. Sono convinto che Ella concorderà che nessuna forma di violenza, neppure indiretta, debba essere fatta nei confronti dei bambini. Tanto più da parte delle Istituzioni".
Il sindaco di Vicenza ha inviato per conoscenza la sua lettera al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e al presidente della conferenza dei sindaci del distretto est dell'azienda Ulss 8 Berica Luca Cavinato che lo ha informato di aver inserito l'argomento nel prossimo ordine del giorno dell'assemblea, per una possibile condivisione da parte dei sindaci del territorio.
In allegato, il testo completo della lettera.


Commenti

Inviato Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 04:49

"Nella lingua greca c'è un verbo che ho sempre amato per il suo profondo significato: lankàno, ottengo in sorte, per volere degli dei. Io ho ottenuto in sorte di essere una delle mamme del reparto di Oncoematologia del Bambin Gesù.
Ci infiliamo la mascherina appena entrate e ci laviamo le mani col disinfettante, per non portare infezioni. Proveniamo da tutte le parti del mondo, accomunate dalla speranza che i nostri figli guariscano nelle mani del Professore, l'uomo dei miracoli.
Condividiamo un caffè, una bottiglietta d'acqua, un giocattolo nelle lunghe ore di attesa, superando gli ostacoli dovuti a lingue e religioni diverse. Poi il Professore ci chiama una a una e ci legge i risultati del controllo, e in quella circostanza le nostre strade si dividono come quelle dei nostri piccoli: i sommersi e i salvati.
In fondo al corridoio un padre dà un pugno alla cabina dell'ascensore. Una mamma piange silenziosamente, mentre i medici nascondono il loro disagio nel camice bianco. La Grande Mietitrice si aggira per il corridoio e colpisce in quel reparto più vittime che durante la Peste Nera.
Incontro Jacopo, compagno di giochi di Davide, collezionista di ciucci colorati. La mamma gli fa ingoiare a forza una cioccolata. Lui mi dice che non sente più nessun sapore. Ha avuto una recidiva, la chemio non funziona più.
Oggi ho ottenuto in sorte la clemenza. I risultati di Davide sono buoni, è uscito dall'ennesima infezione ma non è ancora pronto per le vaccinazioni.
Esco da quel reparto con un groppo alla gola e penso che tutti questi piccoli, se e quando torneranno a scuola, saranno esposti ad ogni rischio possibile. Ci dobbiamo affidare al buon senso dei genitori dei loro compagni di scuola. Io al buon senso del gregge non ho mai creduto.
Sono contenta che sia intervenuta una legge per imporre l'obbligo delle vaccinazioni. Anche i pazienti del Bambin Gesù, come i bambini di tutti gli ospedali del mondo, hanno diritto allo studio, se non altro per sognare un futuro migliore dell'inferno che stanno vivendo".
[Cristina Lollai, mamma di Davide]
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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