Usb: "La visione delle pagelline è un diritto, non una violazione della privacy"
Giovedi 10 Gennaio 2013 alle 16:51 | 1 commenti
Usb Vicenza - Oggi  sono iniziati "gli interrogatori" ai dipendenti del Comune di Vicenza accusati di aver visitato le pagelline proprie e quelle dei colleghi messe online dai dirigenti comunali senza la dovuta sicurezza. La ricostruzione  dei fatti è nota a tutti e cioè il sistema informatico in cui erano inseriti i dati delle valutazioni "temporanee" dei dipendenti è stato per un breve periodo accessibile a tutti i dipendenti a causa di un'''anomalia" nel sistema stesso.
Pertanto chi ha voluto visionare i dati lo ha potuto fare e da parte nostra non troviamo nulla di male.
Se l'intenzione dei Dirigenti  comunali era quello di mantenere la riservatezza e tutelare una "presunta" privacy prima di mettere on line la cosa dovevano verificare il funzionamento del sistema e che questa fosse garantita. Se è successo il contrario la colpa è dei dirigenti e non dei dipendenti. Pertanto non si capisce perchè i dipendenti che potevano accedere alle valutazioni  liberamente avrebbero violato la privacy. Privacy di chi poi?Â
E QUI GUARDIAMO IL DITO INVECE CHE LA LUNA.
Ricordiamo che il sistema di valutazione è previsto e concordato con le RSU e le OOSS e decide la suddivisione della quota di produttività spettante ai lavoratori, a tutti. L'accordo aziendale prevede che la produttività sia attribuita settore per settore. Perchè i lavoratori non dovrebbero sapere come viene attribuita e a chi questa quota? Perchè i lavoratori non debbono sapere quanto prende il collega? Quello che manca in comune di Vicenza è la trasparenza.
Dunque il problema non è se il dipendente è andato a vedere (il dito), ma il fatto che non esiste la trasparenza sulle valutazioni (la luna). Trasparenza che permette che se dei dipendenti si sentono discriminati possano impugnare la valutazione. Visto che la valutazione dei dipendenti è legge anche se noi la abbiamo sempre contrastata, questa deve essere fatta con criteri professionali e non "amicali" o premiali e la trasparenza garantisce appunto che la discrezionalità amicale sia ridotta al minimo.
A questo proposito USB  ha iniziato presso la Provincia di Vicenza una causa in tribunale proprio perchè guardando i criteri di attribuzione della produttività si sono riscontrate delle "anomalie" che guarda caso hanno premiato alcuni noti e penalizzato altri. Se non fossero rese pubbliche le valutazione come si poteva fare questa causa?
Dunque è giusto che si sappia chi e perchè prende i soldi del fondo di produttività anche attraverso le valutazioni. Lo stesso vale per i fondi della legge Merloni. Dunque I lavoratori non hanno colpe e pertanto il Dirigente che sta procedendo agli interrogatori deve cassare i procedimenti.
Come sindacato e lavoratori aderenti a USB del Comune di Vicenza ci stiamo facendo promotori per arrivare ad un accordo che come in altri enti garantisca la possibilità di tutti i dipendenti di sapere chi e come è stato valutato. Questo non per violare la cosiddetta privacy ma al contrario per impedire soprusi.
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