Quotidiano |

Festività infrasettimanali, USB dichiara la stato di agitazione per le Ipab

Di Edoardo Pepe Lunedi 1 Dicembre 2014 alle 17:13 | 0 commenti

ArticleImage

La Federazione regionale-Veneto pubblico impiego del sindacato di base USB dichiara alla Prefettura, alla Regione e alle Direzioni Ipab lo stato di agitazione sindacale regionale: “sulle festività infrasettimanali le Ipab intendono recuperare le quote che ritengono indebitamente riconosciute”. Di seguito il il testo del volantino divulgato nelle Ipab venete e quello della dichiarazione stato di agitazione sindacale.

In data 1 dicembre 2014 Usb ha inviato comunicazione* a tutte le prefetture regionali, di proclamazione di stato di agitazione sindacale per tutte le Ipab a seguito della comunicazione inviata dalla Direzione di alcune Ipab alle organizzazioni sindacali, che intendono avviare l’iter per il recupero delle festività infrasettimanali a loro opinione indebitamente riconosciute. Da molti anni, come è noto, presso le Ipab del Veneto è emersa questa problematica. Dal 2013, si era anche stabilito un lungo tavolo di confronto regionale presieduto dall’ex assessore regionale  Sernagiotto che sembrava trovasse delle soluzioni condivise fra le parti…ma purtroppo così non è stato. La problematica è sorta a seguito di una ispezione presso alcune Ipab, su incarico della Procura regionale presso la Sezione Giurisdizionale per il Veneto della Corte dei Conti, della Guardia di Finanza di Rovigo: questa ha individuato una fattispecie di danno erariale, da parte di queste Ipab nel riconoscimento di somme o di riposi compensativi a fronte di festività non effettivamente lavorate per il personale turnista. Si tratta in alcuni casi di quote economiche consistenti (anche oltre 3000 euro) che molti dipendenti turnisti delle Ipab devono restituire. Questo onestamente a seguito anche di una interpretazione delle Ipab, del contratto nazionale Enti locali vigente, art. 22del CCNL 14.9.2000 che non è precisa nella sua formulazione, sottoscritto da Cgil Cisl e Uil. Quindi queste organizzazioni hanno una responsabilità non secondaria nella vicenda (infatti nella Sanità dove la norma è più chiara il problema non è emerso).

In sostanza le Ipab, in difficoltà economiche per risanare i bilanci, e per non incorrere in possibili sanzioni, intendono tutelarsi chiedendo la restituzione di quote economiche degli stipendi pregressi dal periodo settembre 2000 al dicembre 2008. Stiamo parlando, quindi di colleghi che hanno stipendi poco superiori ai 1000 euro mensili. Precisiamo che le Ipab solo dopo l’ispezione della guardia di finanza si sono accorte degli ’errori commessi. Quindi per un errore amministrativo delle stesse, ora migliaia di operatori socio sanitari e infermieri devono sborsare soldi che forse non possiedono neppure. Una situazione inaccettabile. Senza considerare delle conseguenze legali che potrebbero succedersi in conseguenza all’avvio dell’iter di recupero (noi consigliamo azioni legali solo dopo le vertenze sindacali).

Come potete ben capire, cari colleghi si tratta di una problematica molto delicata che potrebbe “scatenare” ancora proteste molto accese…che noi siamo pronti a sostenere.

 


*Ai sig. Prefetti delle province di

Vicenza-Padova-Venezia-Verona

 

Al referente Ipab del Veneto Dott. Donà- Ipab Orgiano (Vicenza)

Fax 0444 775224 

Al Commissario straordinario dott. Zantedeschi- Ipab Vicenza

Fax 0444 218810

All’Assessore regionale per le politiche sociali

Dott. Roberto Beldinelli

Fax 041 2792883

 

OGGETTO: Dichiarazione dello stato di agitazione per tutte le Ipab del Veneto; richiesta di incontro di conciliazione e   raffreddamento art. 5 sulle Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e L.83/2000 crt2.comma 2.

 

Signor Prefetto, la scrivente O.S., con la presente dichiara lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale delle Ipab del Veneto.

A tale proposito si è a chiedere con la presente l'incontro di conciliazione e raffreddamento previsto dalle norme citate in oggetto.

Le motivazioni che ci spingono alla proclamazione in oggetto sono le seguenti: i direttori di molte Ipab del Veneto hanno inviato in questi giorni, comunicazione alle organizzazioni sindacali che intendono avviare l’iter per il recupero delle festività infrasettimanali a loro opinione indebitamente riconosciute. Da molti anni sig. Prefetto, presso le Ipab del Veneto è emersa la problematica di cui all’oggetto. Negli ultimi due anni si era anche stabilito un lungo tavolo di confronto regionale presieduto dall’ex assessore regionale dott. Sernagiotto che sembrava trovasse delle soluzioni condivise fra le parti. La problematica è sorta a seguito di una ispezione, su incarico della Procura regionale presso la Sezione Giurisdizionale per il Veneto della Corte dei Conti, della Guardia di Finanza di Rovigo presso alcune Ipab: questa a seguito della sua istruttoria ha individuato una fattispecie di danno erariale, da parte di queste Ipab nel riconoscimento di somme o di riposi compensativi a fronte di festività non effettivamente lavorate per il personale turnista. Si tratta in alcuni casi sig. Prefetto di quote economiche consistenti (anche oltre 3000 euro) che molti dipendenti turnisti delle Ipab devono restituire. Questo onestamente a seguito anche di una interpretazione del contratto nazionale Enti locali vigente, art. 22del CCNL 14.9.2000 che non è precisa nella sua formulazione.

In sostanza le Ipab, in difficoltà economiche per risanare i bilanci, e a seguito di possibili sanzioni, intendono tutelarsi chiedendo la restituzione di quote economiche degli stipendi pregressi dal periodo settembre 2000 al dicembre 2008. Stiamo parlando di lavoratori che hanno stipendi poco superiori ai 1000 euro mensili. Precisiamo che le Ipab solo dopo l’ispezione della guardia di finanza si sono accorte dell’errore commesso. Quindi per un errore amministrativo delle stesse, ora migliaia di operatori socio sanitari e infermieri devono sborsare soldi che forse non possiedono neppure.Una situazione inaccettabile. Senza considerare delle conseguenze legali che potrebbero succedersi in conseguenza all’avvio dell’iter in oggetto.

Come può ben capire, si tratta di una problematica molto delicata che potrebbe “scatenare” proteste molto accese. Anche la Regione Veneto che sostiene economicamente con le “rette degli ospiti ricoverati” è coinvolta in questa vicenda. Questa vicenda è quindi anche contraddistinta, come noto, da incertezze e confusioni interpretative e sentenze che non hanno certo aiutato le parti, nella risoluzione della stessa e sulle modalità di risoluzione del problema.

La scrivente, con la presente, intende di conseguenza far proprie le rimostranze dei dipendenti, che hanno chiesto il nostro intervento e proprio, per questo intende indire una giornata di sciopero nelle modalità e nei tempi previsti dalle norme vigenti. 

Visto le norme vigenti in materia la presente dichiarazione comporta la convocazione delle parti, sindacale e aziendale entro 5 giorni dalla presente, precisando che le norme in materia prevedono che durante il tentativo di conciliazione e raffreddamento le parti non intraprendono atti unilaterali.

Restando in attesa di convocazione ufficiale si porgono distinti saluti.

Vicenza, 1 dicembre 2014

   Per Usb il responsabile regionale p.i.

 Martelletto Federico

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network