Urbanistica, Equizi: arma letale in mano ai politici locali
Mercoledi 4 Luglio 2012 alle 15:12 | 0 commenti
Franca Equizi, Amici Beppe Grillo Vicenza per una Vicenza a 5 Stelle - L'urbanistica è da sempre un'arma micidiale in mano ai politici locali, infatti, i comuni hanno il potere di manovrare indirettamente montagne di soldi, ben sapendo che scontentando o favorendo questo o quel potentato si può cambiare l'assetto socioeconomico di intere aree della città . Sarà per questo che oggi il consiglio comunale, ormai in scadenza, approverà numerosi e ulteriori scempi urbanistici?
Una gigantesca colata di cemento senza precedenti che priverà Vicenza di gran parte del poco verde residuo. L'amministrazione di centrosinistra, nascondendosi dietro la foglia di fico di questioni di interesse pubblico, si appresta ad autorizzare il sacco urbanistico della città . Il centrosinistra definiva «il sacco della città » il tentativo della precedente amministrazione di far approvare i cosiddetti piruea, i piani di iniziativa privata proponibili sino a qualche anno fa. Concordiamo che i famosi piruea (Ftv, Ponte Alto, Monte Asolone, ex Lanerossi, Rebecca, Pomari, San Silvestro, Federale) trascinavano con loro una mole di interessi economici e appetiti privati, ma riteniamo che i piani urbanisti proposti da Variati non sono sicuramente da meno e addirittura alcuni sono la riproposizione pedìssequa di quanto il suo predecessore Enrico Hüllweck non era riuscito a far approvare a causa degli attacchi della sottoscritta, del centrosinistra e delle crepe nella maggioranza. Riportiamo fedelmente le dichiarazioni dell'allora consigliere di minoranza Antonio Marco Dalla Pozza (Ds), durante il consiglio comunale del 28 giugno 2006; Dalla Pozza parlando del ritiro delle delibere sui Piruea disse: «Resta la convinzione che il sonno della ragione di quel 28/02/2005 abbia rischiato di generare dei mostri che avrebbero travolto l'equilibrio e lo sviluppo di questa città . Grazie al cielo la ragione si è risvegliata e quei fantasmi che aleggiavano inquietanti sul nostro territorio sono stati scacciati e il centrosinistra, l'opposizione e la minoranza presente in questo Consiglio comunale rivendica come propria vittoria il ritiro o comunque il fatto che i Piruea non siano più all'esame di questo Consiglio comunale. È una nostra vittoria di cui peraltro ci sentiamo anche di ringraziare quanti tra i consiglieri di maggioranza hanno contribuito ad affossare una delle operazioni speculative più pesanti che la città potesse subire probabilmente dal dopoguerra ad oggi». Parole che, secondo noi, pesano come macigni e che dimostrano la coerenza (o meglio i voltafaccia, dei politici e dei loro partiti. Evidentemente il centrosinistra, una volta entrato nella stanza dei bottoni, ha accolto a braccia aperte quasi tutti quei fantasmi, evidentemente non più inquietanti, e ora si appresta ad assecondare supinamente le loro richieste. Questo comportamento deprecabile, a nostro avviso, pone però molti quesiti. Puntualizzando la nostra assoluta contrarietà a questa nuova cementificazione immotivata vorremmo sapere cosa si nasconde dietro la bocciatura di tutti i piani presentati dal costruttore Ingui e il piano Lodi? Sono stati bocciati i piani, cosa legittimissima, o è stata una mossa per mettere in difficoltà i politici, a quanto ci risulta, loro sponsor? Si sono voluti cosi punire i consiglieri che non hanno aderito al tanto vociferato progetto Variati di una lista unica come il Lucio Zoppello progettista del Piano Lodi? Chiediamo infine a Variati di mettersi nei panni di quel cittadino che, sentendosi per qualche motivo danneggiato dalla delibere in fase di approvazione, si ritrova come assessore agli affari legali Massimo Pecori il cui padre è PM della procura di Vicenza. Si fa così nei Paesi civili?
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