Urbanistica, è scontro in consiglio sui piani pubblico-privato
Martedi 3 Luglio 2012 alle 21:54 | 0 commenti
Sui piani di iniziativa privata il consiglio comunale di Vicenza si incendia. Da una parte ci sono le opposizioni di centrodestra accusano la maggioranza di intenti «mattonari e cementificatori». Il centrosinistra respinge le accuse al mittente e ricorda «le colpe passate» dei propri avversari.
È stato questo il leit motiv della intera serata durante la quale ci sono stati gli acuti del consigliere Luca Balzi (gruppo misto), di Federico Formisano, capogruppo del Pd e uomo forte della maggioranza, nonché di Patrizia Barbieri del Carroccio. Quest'ultima ha accusato l'esecutivo sul piano ex Domenichelli definendo non etica la condotta della amministrazione che cambiando la destinazione d'uso del lotto concederebbe un potenziale vantaggio al proprietario finito sotto indagine per evasione fiscale. Formisano dal canto suo ha attaccato il centrodestra per i piani urbanistici approvati da Pdl e Lega durante le precedenti consiliature. Formisano ha messo nel tritacarne l'accordo Pp4-nuovo teatro accusando la vecchia maggioranza di intese eccessivamente ossequiose nei confronti del proponente, l'immobiliarista Gaetano Ingui. Balzi dal canto suo ha accusato il sindaco democratico Achille Variati di usare i 13 piani sui quali la giunta esprime parere favorevole come volano per la sua campagna elettorale.
A metà serata è entrata in sala Bernarda anche l'ex consigliere Franca Equzi. La quale oltre che per alcuni striscioni critici verso l'esecutivo, si è fatta notare per un paio di dispacci in cui ha evidenziato la posizione critica del centrosinistra durante la passata consiliatura, «cambiata dal giorno alla notte» ora che le stesse formazioni sono in maggioranza.
Sul versante opposto si esprimono invece il primo cittadino Variati (in foto) e l'assessore all'urbanistica Francesca Lazzari del Pd. I due hanno spiegato che nei confronti dei proprietari sono stati adottati criteri dettati dalla equanimità e dall'interesse collettivo anche in considerazione della necessità di rendere funzionali e in linea con i cambiamenti sociali aree attualmente non qualificate. Ad ogni buon conto nonostante la lunghezza dell'argomento trattato il voto favorevole della maggioranza al pacchetto dei 13 progetti avanzato dalla giunta è arrivato a tarda serata.
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