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Una poltrona per due, quella che al Comune di Vicenza costa il doppio del suo valore

Di Pietro Rossi Giovedi 21 Maggio 2015 alle 01:49 | 0 commenti

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Misteri della burocrazia italiana. In tempi di vacche magre e in cui tagliare è virtù ecco un esempio di come la Pubblica Amministrazione, sembra non conoscere, quando vuole,  le regole di mercato. Altro che internet, acquisti al risparmio, siti di comparazione dei prezzi. A fare tutto questo ci pensa un portale pubblico che si occupa di "consigliare" agli enti il miglior prezzo. A parte il fatto che qualcuno viene pagato per lavorare dietro alla scrivania di questo portale, si scopre che "il miglior prezzo" è migliore solo per loro. E succede che il Comune di Vicenza, acquisti una sedia per più di 400 euro quando, facendo una semplice ricerca su qualsiasi altro negozio on-line, il medesimo modello vale circa metà del prezzo.

Sia ben chiaro e sottolineato in grassetto: non si discute sulla necessità e sul sacrosanto diritto di un dipendente comunale di usufruire di una "seduta operativa con supporto rachide vertebrale", come scritto sulla Determina 391 del Comune di Vicenza, firmata dala responsabile del servizio, la dirigente Alessandra Pretto, e redatta da Angelo Tonello. Quello che casomai fa pensare sono i metodi di acquisto del suddetto prodotto. Stiamo parlando di cifre irrisorie per la pubblica amministrazione - meno di 500 euro - ma visto che il regolamento prevede l'acquisizione diretta di beni e servizi fino a 40mila euro, cosa succederebbe se questa storia avesse altre proporzioni rispetto a quella arrivata sotto i nostri occhi per caso? Ci potrebbero essere altri casi più importanti da verificare e proveremo a  farlo, intanto vi raccontiamo questo che è molto semplice. Un dipendente richiede una sedia adatta alle sue necessità. La richiesta viene accolta e il dirigente responsabile del servizio - la dottoressa Alessandra Pretto - incarica di sbrigare le formalità. La seduta viene identificata in una sedia direzionale modello Malice 01, codice CC133227, da acquistarsi attraverso il mercato elettronico Mepa. Che cos'è?
Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministazione (MePA) è un mercato digitale in cui le Amministrazioni possono acquistare, per valori inferiori alla soglia comunitaria, i beni e servizi offerti da fornitori abilitati a presentare i propri cataloghi sul sistema. Si accede a una vetrina elettronica nella quale gli enti pubblici verificano l'offerta migliore confrontando le offerte dei diversi fornitori.
È quello che ha fatto il Comune di Vicenza che, come nei bandi di concorso con il criterio del prezzo più basso, ha scelto online la migliore offerta presente su quella vetrina. La sedia è stata così acquista dalla Carta Copy di Rovereto al prezzo di 446,39 euro Iva compresa. Forse il miglior prezzo nel portale-vetrina della pubblica amministrazione, ma di certo non il migliore nel mercato dei comuni mortali.
La Malice 01 codice CC133227, in qualsiasi altro sito di e-commerce presente in rete ha in fatto un prezzo variabile dai 220 euro, iva inclusa e spedizione gratuita, a un massimo di 290 euro sempre tutto incluso.
Ci si chiede come mai allora il Comune, al minor prezzo, debba spendere circa 450 euro, praticamente il doppio. La risposta, naturalmente sta nel fatto che la ditta scelta ha in catalogo anche attrezzature d'ufficio ma essenzialmente si occupa di prodotti da cartoleria. È quindi abbastanza naturale, almeno per i comuni mortali che spendono di tasca propria, che le sedie, articolo trattato solo in parte, abbiano un costo più elevato. Il fornitore, però, è all'interno del portale della pubblica amministrazione. Una vetrina in cui il miglior offerente è deciso da un meccanismo diverso da quello del povero e - in questo caso - "innocente" Comune di Vicenza che, invece, quando si tratta di far di conto in appalti più sostanziosi come la pulizia degli uffici - e quindi compreso anche il lavoro di chi quella stessa sedia pagata il doppio pulisce - sta bene attento (?) a quanto spendere. Ma questa è un'altra storia.

(immmagine tratta dal film "Una poltrona per due" di John Landis, 1983) 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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