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Una anomala nebbia estiva sul centrosinistra

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Agosto 2012 alle 23:08 | 0 commenti

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Niccolò Della Lucillla, Coordinamento Regionale Sinistra Ecologia Libertà del Veneto - L'estate politica italiana, si sa, da sempre segue i ritmi della società italiana. Il dibattito politico si smorza, i toni si abbassano e si svelano i lati più dialoganti delle parti avverse in campo. Negli ultimi 15 anni comunque si è sempre confermata la distanza tra gli schieramenti politici nel nome di un sano, sebbene immaturo, assetto bipolare.

La fase politica montiana, fortmemente consociativa e immorale (per l'assenza di valori nell'azione di governo), ha stravolto completamente la connotazione "balneare" della politica estiva, facendo riemergere rigurgiti nostalgici della prima repubblica italiana. Nel totale disinteresse della società, afflitta da gravissimi problemi economici in ogni settore, si sta tessendo una trama volta ad una restaurazione di un ordine politico che si pensava superato ormai da tempo.
Con l'avvicinarsi delle elezioni, il dibattito sulla legge elettorale sta finalmente partorendo i suoi frutti, purtroppo velenosi. L'ipocrisia in tale dibattito regna sovrana. Da un lato emergono i tentavi di costruire coalizioni politiche giustamente contrapposte, dall'altro si vuole abolire il concetto etimologico di coalizione, non solo di partiti, ma degli stessi valori.
In particolare, nel centrosinistra sta emergendo un paradosso politico quasi insanabile. Da un lato Bersani stringe accordi di coalizione con Sel e dialoga con movimenti, liste civiche ed associazioni per finalmente ricreare un polo progressista che garantisca una uscita equa e razionale dalla crisi. Dall'altro lato il Pd, dietro le quinte, sta confezionando con il Pdl e l'Udc una bozza di legge elettorale di stampo ottocentesco, che elimina le coalizioni e garantisce una presenza parlamentare ai partiti più grandi, eliminando altresì qualsiasi vincolo programmatico tra gli eletti e gli elettori. Una anomala nebbia estiva sta coprendo il centrosinistra italiano che crea confusione ed acuisce il disincanto generale su una possibilità di uscita a sinistra dalla crisi.
Bersani, una persona di grande sobrietà ed intelligenza politica, dovrebbe ben sapere che una legge elettorale che attribuisce un premio di maggioranza solo al partito di maggioranza relativa elimina il concetto stesso di alleanza politica e preclude a priori al cittadino la possibilità di sapere chi sarà il governante del proprio paese. Da ciò si intravede di nuovo l'ambiguità eziologica del Partito Democratico, che vorrebbe in questo caso essere il timoniere di una coalizione progressista e al tempo stesso avere mani libere nella scelta degli alleati di governo dopo le elezioni, in pura salsa democristiana da Prima Repubblica. E'proprio da comportamenti e attitudini politiche ambigue del genere che emerge il disncanto per la politica e il relativo aumento di consenso di formazioni populistiche grottesche, in primis il Movimento 5 Stelle.
In questa fase politica siamo di nuovo ad un bivio cruciale per il nostro paese. Qualsiasi decisione presa connoterà i tratti genetici dell'Italia e in parte anche dell'Europa che si vorrà costruire. I tatticismi partitici legati alla legge elettorale sono di uno squallore intellettuale, prima che politico, incredibile e inquinano qualsisasi possibilità di confronto serio sui programmi concreti per risolvere i problemi dell'economia reale. Eppure il percorso sembrava avviato. Una serie di successi elettorali storici (Milano, Cagliari, Napoli, Trieste, etc...) parevano avere segnato una uscita entusiasmante e concreta dal berlusconismo. Sinistra Ecologia Libertà vuole continuare in questo percorso, mano nella mano con tutte le altre forze progressiste che vorranno lavorare nell'interesse delle persone e del paese. Chi di questi compagni di strada vorrà sceglere la via dell'opportunismo politico e correntizio, ne prenderà atto delle conseguenze.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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