Quotidiano | Categorie: Lavoro

Un "giorno qualunque" per ricordare gli oltre 100 lavoratori morti della Marlane Marzotto

Di Giorgio Langella Lunedi 6 Agosto 2018 alle 17:30 | 0 commenti

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6 agosto 2018: un "giorno qualunque” per ricordare gli oltre 100 lavoratori morti della Marlane Marzotto. Anche in questo "giorno qualunque" è giusto ricordare che alla Marlane-Marzotto oltre cento lavoratrici e lavoratori si sono ammalati e sono morti di varie forme di tumore. Anche oggi è necessario indignarsi perché nessuno è stato dichiarato responsabile di tutte le vittime della Marlane. Bisogna farlo perché resti viva la memoria che le lavoratrici e i lavoratori della Marlane sono morti per condizioni di lavoro inaccettabili.

Sono morti uno alla volta, lentamente, dopo essere stati allontanati dalla Marlane-Marzotto, "invitati" (o costretti?) a dare dimissioni "spontanee".
Bisogna farlo perché bisogna avere coscienza che le condizioni di lavoro che si subivano nella Marlane-Marzotto non erano "eccezionali" ma la "normalità" del sistema capitalista.
Perché bisogna sapere che il conflitto non è tra lavoro e salute ma tra capitale e lavoro, tra profitto e salute.
Perché nessuno dimentichi che bisogna lottare perché chi vive del proprio lavoro non sia considerato una merce, un pezzo di ricambio di una macchina spaventosa, un numero di una statistica e nulla più.
Perché è indecente che in una società che si definisce civile, questi veri e propri omicidi vengono nascosti, dimenticati, ignorati. Senza che nessuno sia mai dichiarato responsabile.
Perché non si può e non si deve restare indifferenti. 
Mai e per nessuna ragione.

Un video di qualche anno fa (di Giulia Zanfino per repubblica tv)

Leggi tutti gli articoli su: Morti sul lavoro, Marlane Marzotto

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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