Un "giornalista di strada" riprende i profughi di Cesuna ospiti dell'Ecofficina all'addiaccio martedì davanti all'Hotel Tina
Mercoledi 21 Ottobre 2015 alle 17:39 | 0 commenti
Dopo aver pubblicato ieri, martedì 20 ottobre, in esclusiva e in tempo reale i messaggi di aiuto dei profughi ospitati a Cesuna di Roana dalla Cooperativa Ecofficina, che, dopo averla subito contattata iera sera stessa, siamo riusciti ad interpellare oggi per avere la sua versione, visto che oggi i loro ospiti si sono recati in Questura a Vicenza per far conoscere i loro problemi, un nostro lettore di Thiene (nostro e non "altrui" visto che ieri non ci risulta che altri ne abbiano scritto, ndr), Maurizio Cuppone, ci chiedeva se poteva essere utile recarsi sul posto e documentare quello che stava avvenendo.
Al nostro ovvio "sì", Cuppone lo ha fatto e ha inviato a noi e agli altri media un sua i impressione a corredo di un video che ripredneva i profughi all'addiaccio. Avendo seguito la vicenda di ieri fin dall'inizio (con servizi su profughi e cooperativa) e avendo, quindi, verificato che video e nota erano in buona parte attendibili (il web non è il "verbo") diamo spazio al lettore volenteroso, ed aspirante "giornalista", che dal suo profilo su FB non ci sembra accusabile di essere di "sinistra" ringraziandolo per essere salito di notte e al freddo perverificare di persona e senz apreconcetti quello che stava avvenendo.
Ecco il "contributo" multimendiale di Maurizio.
Salve, vi scrivo per segnalarvi la situazione a dir poco disastrosa che si trovano ad affrontare alcuni profughi ospitati a Cesuna. Sono stato da loro ieri sera verso la mezzanotte e mi sono intrattenuto fino all'una circa. A quell'ora erano circa una trentina, seduti attorno a due fuochi improvvisati sul lato della strada. Lamentano assenza di acqua calda e riscaldamento all'interno dell'edificio, l'hotel Tina (problema nel frattempo risolto, ndr). Uno di loro ha una gamba seriamente malata, non ho capito precisamente cos'abbia, ma visto con i miei occhi sembrava una cosa da non sottovalutare. Purtroppo però ad oggi non avrebbe avuto alcun tipo di assistenza sanitaria. La cooperativa che li gestisce, la "Ecofficina", a loro dire, si fa vedere per portare i pasti e nulla di più. I ragazzi chiedono un incontro con la responsabile della cooperativa che puntualmente avrebbe una scusa per non presenziare all'incontro che chiedono. Mi è stato detto che anche i giornalisti vengono allontanati dai carabinieri, forse per paura che tante cose vengano a galla. Mi dicevano che oggi volevano andare in questura (cosa oggi avvenuta e da noi documentata, ndr) e poi in prefettura per sollecitare una soluzione più umana e, soprattutto, i documenti che gli servono (queste son parole loro).
Vi allego un video fatto da me ieri sera.
Saluti, Maurizio Cuppone
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