Ulss 6, i problemi esposti alla commissione del Comune
Lunedi 21 Marzo 2016 alle 15:38 | 0 commenti
Di seguito pubblichiamo la relazione di Usb firmata da Bonifacio Dal Bianco, Gino Masenello, Federico Martelletto indirizzata alla quinta commissione del Comune di Vicenza sull'Ulss 6
Gentile Presidente V Commissione Consiliare, Sig. Raffaele Colombara, facciamo seguito all'audizione del 15 marzo u.s. per trasmettere nota di quanto esposto come O.S. USB. CARENZA PERSONALE. Per quanto riguarda il personale del comparto, la data di entrata in vigore della normativa EU sull'orario del lavoro del 25 novembre 2015, rappresenta un passaggio di peggioramento delle condizioni lavorative.
E questo perché avvenuto senza un preventivo potenziamento del personale a copertura delle migliaia di ore straordinarie prestate dai lavoratori, fino al giorno prima, per coprire i turni e che ora non si possono più fare per i vincoli normativi.
Attualmente le carenze vengono coperte con rinuncia al riposo, sospensione delle ferie, allungamento del turno fino a 12 ore!
Non è un bel vivere e non è per niente conciliante con impegni personali e famigliari.
ASSENZA DI GRADUATORIE
Secondo grosso problema per la nostra ulss è l'assenza di graduatorie proprie cui attingere per le assunzioni del personale del comparto.
Mancano graduatorie di Operatori Socio Sanitari, Ostetriche, Tecnici di Laboratorio e di Radiologia e si è esaurita anche quella degli Infermieri.
Sommando la consistenza numerica dei vari profili privi di graduatoria si arriva all'80 per cento del personale!
L'utilizzo di graduatorie di altre ULSS, voluto dalla regione, oltre a dilatare i tempi di realizzazione, si è dimostrato una perdita di tempo e di denaro e va ad ingessare e appesantire  l'organizzazione; come può infatti dare soluzione l'arrivo di un dipendente che dopo un paio di mesi viene chiamato nella sua ulss, se ne torna indietro e intanto il suo posto risulta formalmente coperto in quanto posto in aspettativa?
Si sappia che queste procedure creano intoppi che causano disservizio, il cui prezzo viene pagato dai lavoratori e si scarica sui pazienti.
LAVORATORI CON LIMITAZIONI CERTIFICATE
Terza questione sollevata riguarda l'elevato numero di lavoratori con limitazioni certificate dall'Ufficio Sanitario Aziendale, siamo sopra il 20 per cento e questo crea difficoltà non solo per una collocazione adeguata per il lavoratore interessato, ma soprattutto per l'organizzazione complessiva che funziona prevalentemente con presenze a turni nelle 24 ore per 365 gg./anno.
Questa problematica, conseguenza di scarsa attenzione alla sicurezza e ad un lavoro altamente usurante ma non riconosciuto come tale dalla legge, è inoltre destinata ad accrescere con l'allungamento della vita lavorativa dei lavoratori a seguito della legge Fornero.
Nella speranza di essere stati utili all'approfondimento della tematica, che si completa con gli interventi dei rappresentanti delle altre OO.SS., si inviano distinti saluti.
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