Uilcem: sindacalisti in fabbrica insegnano a stranieri come chiedere cittadinanza italiana
Venerdi 18 Febbraio 2011 alle 02:29 | 0 commenti
Uilcem Uil - Progetto pilota del sindacato Uilcem Uil: i segretari impareranno a fornire nelle aziende servizi ai lavoratori stranieri oggi svolti dai patronati
Sindacalisti nelle fabbriche per insegnare agli operai stranieri a chiedere la cittadinanza italiana. La Uilcem Uil di Vicenza, sindacato dei lavoratori della chimica, concia, energia e manifattura, avvia nel capoluogo berico un progetto pilota a livello nazionale: formare i propri segretari a fornire agli immigrati i servizi di cittadinanza, senza intermediari, negli stabilimenti.
Ovvero, tutto il sostegno per chiedere la cittadinanza stessa, per rinnovare il permesso di soggiorno, per il ricongiungimento familiare con i parenti stretti che ancora vivono nel Paese d'origine, infine per le pratiche per ottenere i sussidi.
«Sono i servizi erogati dai nostri patronati Ital - spiega Antonio Bertacco, segretario regionale del sindacato - ci candidiamo a raddoppiarne l'attività portandola direttamente dentro le fabbriche. Con vantaggi sia per i lavoratori, che saranno più assistiti, sia per le aziende, visto che i dipendenti stranieri non dovranno più perdere giornate di lavoro in Questura».
Il corso di formazione si svolgerà a Vicenza il 18 febbraio, all'hotel AC, con 30 sindacalisti in arrivo da tutte le regioni del Nordest. Il giorno dopo, 19 febbraio, nella stessa sede, un centinaio di sindacalisti e operatori Uilcem del Triveneto si riuniranno a convegno per trattare dei flussi e dell'immigrazione nel Nordest oggi. Al dibattito parteciperanno anche il sindaco di Vicenza, Achille Variati, l'assessore al Lavoro della Provincia di Vicenza, Morena Martini, il consigliere regionale Stefano Fracasso.
Prima giornata - venerdì 18 febbraio, ore 9
Da mattina a sera, all'hotel AC (Strada Padana Superiore 60, tel. 0444 523611), trenta segretari Uilcem delle regioni del Nordest parteciperanno ad un corso di formazione tenuto dal patronato Ital nazionale. Tre i temi che verranno sviluppati, in particolare: infortuni e malattie professionali; regolamenti Inps per le verifiche contributive; normative previdenziali per favorire l'accesso, oltre che alla pensione, a sussidi come cassa integrazione, mobilità e disoccupazione. Un altro obiettivo molto importante che il corso Ital vuole raggiungere è formare i sindacalisti sui temi della cittadinanza e dell'integrazione. Lo Stato da circa un anno a questa parte ha infatti assegnato anche ai patronati sindacali la responsabilità di fornire agli immigrati stranieri tutti i servizi di cittadinanza e di ottenimento dei permessi per rimanere sul suolo italiano. La Uilcem sia a livello nazionale che veneto è da sempre molto attenta alle esigenze dei lavoratori stranieri: l'attuale responsabile Uil italiano per le Politiche Migratorie, il cittadino ghanese Gilbert Abasimi, proviene dalla Uilcem vicentina, e sempre su suolo berico pochi mesi fa è stato avviato un progetto che porterà all'integrazione nel sindacato di dodici nuovi segretari e operatori di etnia straniera. Per Antonio Bertacco, segretario veneto della Uilcem, «questo programma formativo è di grande importanza per l'organizzazione perché per la prima volta vi sarà un decentramento concreto dei servizi di patronato nei territori e nelle aziende, tramite le categorie sindacali. Saremo dentro le fabbriche per parlare con i lavoratori stranieri e aiutarli con la cittadinanza e gli altri diritti, ci candidiamo a raddoppiare l'operato attuale della Ital. Del resto, il primo obiettivo del sindacato è essere a fianco dei più deboli». Per Bertacco, leader di una categoria in cui gli immigrati sono molto presenti, i vantaggi saranno molteplici anche per le imprese stesse: «Con la nostra opera, ridurremo i costi per le aziende: mediamente a Vicenza un imprenditore deve concedere almeno tre permessi al lavoratore straniero, per consentirgli di andare in questura e fare le pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno. Ora invece, delegando l'azione al patronato e al sindacato, non ce ne sarà più bisogno. Inoltre è una garanzia anche per il lavoratore: i nostri operatori si impegneranno direttamente per i rinnovi e le altre pratiche, superando le difficoltà che possono intercorrere causa la burocrazia e i problemi di comunicazione fra nazionalità e lingue diverse».
Seconda giornata - sabato 19 febbraio, ore 9
La Uilcem organizza all'hotel AC di Vicenza un convegno cui parteciperanno più di cento delegati dell'organizzazione da tutto il Nordest. Si farà il punto sui temi occupazionali, dell'integrazione, della formazione e dei servizi offerti ai lavoratori, e si discuterà di decreto flussi. Parleranno esponenti del sindacato, delle categorie dei datori di lavoro e delle istituzioni.
Fra i relatori sono attesi:
Alberto Sera, presidente del patronato Ital nazionale
Renato Spelta, segreteria nazionale Uilcem
relazioni degli operatori Ital Michele Spione, Mauro Tabacco, Piero Bombardieri
Gerardo Colamarco, segretario generale Uil Veneto
Carlo Biasin, segretario Csp Uil Vicenza
Antonio Bertacco, segretario Uilcem Veneto
Achille Variati, sindaco di Vicenza
Stefano Fracasso, vicepresidente 7^ commissione Regione Veneto
Morena Martini, assessore al Lavoro Provincia di Vicenza
Gianfranco Mensi, Synthema Lavoro
«Uilcem darà la parola anche a chi le problematiche dei lavoratori stranieri le vive in prima persona» annuncia il segretario veneto dell'organizzazione Antonio Bertacco.
Al convegno infatti parleranno anche tredici mediatori culturali del Veneto di molteplici etnie diverse: Ghana, Bangladesh, ex Jugoslavia, Marocco, India, Senegal, Cina, Tunisia, Costa d'Avorio, Nigeria, Romania, Kenya, America Latina.
Chiuderanno i lavori il segretario nazionale confederale della Uil, Guglielmo Loy, e il segretario nazionale della Uilcem Augusto Pascucci.
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