Dalla Pozza gioca ai marines: parchi gioco interdetti ai maggiorenni non accompagnati
Domenica 5 Agosto 2012 alle 12:20 | 2 commenti
L'assessore alla sicurezza del Partito democratico (ogni doppio senso è tollerato), tal Antonio Marco Dalla Pozza, ha scelto Il Giornale di Vicenza di oggi per annunciare un provvedimento che il collega Nicola Negrin in apertura sintetizza così non senza qualche intuibile e leggibile perplessità : "Divieto di ingresso ai maggiori di 18 anni, se non accompagnati da bambini. Avete letto bene. Non si tratta di un errore. Questo è il cartello che sarà posizionato all'entrata dei parchi gioco dall'amministrazione comunale nel prossimo autunno. Il Comune ha deciso di mettere al sicuro i più piccoli, proteggendoli da eventuali sguardi indiscreti o presenze poco rassicuranti..."
«Ciò significa - spiega Dalla Pozza tramite Il GdV - che nessun ragazzo che ha più di 18 anni o adulto potrà varcare l'ingresso se è da solo. L'accesso al parco sarà interdetto anche se è assieme a coetanei», perché per entrare «dovrà essere in compagnia di un bambino».
Ora detto che la sicurezza dei piccoli è un bene assoluto, non possiamo non rilevare che il buon Antonio Marco i problemi, quando non li ha, magari col sindaco per lo spazio di referato a lui tolto per darlo al Cicero pre calendario, se li va a cercare, magari con la brava gente. E sì perché, dice l'assessore per spiegare l'origine del provvedimento di tutela, «fino a questo momento non sono accaduti episodi che ci hanno costretto a prendere questa decisione. Tuttavia se è vero che ci sono adulti che non disturbano, qualche volta magari abbiamo registrato la presenza di un gruppo di nomadi che non era con bambini e disturbava altri presenti». Ma «magari», quando?
Insomma è prevenzione (repressione?) tout court: se non bastano a vigilare sulla loro tranquillità gli accompagnatori ufficiali dei bambini (genitori, fratelli mggiori, zii, nonni o baby sitter che siano oppure la categoria professionale che ora sta per costituirsi, quella dei Rangers for babyes) ci pensa lui a impedire che sguardi indiscreti si avvicinino alle creature che potrebbero essere minacciate.
Da chi? Ma dai nomadi, ovvio? Allora Marcantonio per non discriminarli, lui che è un progressista del Pd, cosa fa? Vieta a tutti gli adulti, buoni finora per sua ammissione e fino prova contraria, e cattivi (nessuno finora salvo, magari, i soliti nomadi) di entrare in un'area dedicata ai giochi.
Mamme e papà senza figli e magari desiderosi di averli, ragazzi e ragazze maggiorenni ma col sogno di farvi una famiglia con prole, se finora oggi potevate andare nei parchi a vedere quanto è bello stare con i bambini, da ottobre applaudite Dalla Pozza, cioè dalla pozza in cui vi dovrete sdraiare, ben nascosti, per vederli da lontano e con i binocoli .... Perché, in fondo, l'assessore vieta per prevenzione: potreste essere dei depravati e non saperlo.
Però, per carità , non ditegli che la maggior parte delle violenze verso i minori sono opera dei genitori. Potrebbe vietare magari anche a loro di accompagnare i loro figli. A tutti, cioè, in base al democratico principio: «tutti colpevoli fino a prova contraria». In fondo l'assessore del Pd, l'ha detto lui, vuole solo rinnovare: se la vecchia regola era "non entrano, in ascensore, i bambini non accompagnati" lui vuole passare alla storia col nuovo che avanza (anche qui il doppio senso è tollerato): "non entrano, nei parchi, i maggiorenni non accompagnati".
E Dio non voglia che monsignor Beniamino Pizziol incontri l'assessore proibizionista: potrebbe venirgli in mente di vietare l'accesso anche in chiesa, dove pure di bambini ce ne sono, ai "maggiorenni non accompagnati".
P.S. Ci segnalano che qualcuno avrebbe visto proprio lui, Antonio Marco, guardare verso una "restricted area". Abbiamo verificato: è vero ma nessun reato è riscontrabile. Il suo sguardo perso era verso il Parco della Pace, l'area di totale sicurezza per in bambini che giocano. Controllati dalle torrette dei marines Usa tutti lì intorno. Ecco, quindi, scoperto da VicenzaPiù, il perchè la Base Usa è stata accettata e acclamata in cambio del parco da chi, prima contrario e barricadiero, ci ha lucrato quelle centinaia di voti sufficienti a vincere le elezioni del 2008. Per farvici giocare felici e sereni i bambini visto che intorno a loro ci saranno migliaia di soldati che si alleneranno alla guerra pronti a cecchinare chi magari si avvicina a loro, ipotetici bersagli dei pervertiti, che, secondo il Dalla Pozza pensiero, potrebbero, da ottobre in poi, affollare i parchi gioco. Magari, ovviamente.Â
P.P.S. Sindaco, ma non stiamo esagerando col terrore? Del Terrore? Questa è la vivibilità di Vicenza, questa è l'immagine di città moderna che si vuol dare all'Italia?
Dopo la lotta alle sale gioco, in cui la difesa della fragilità dei giocatori sarebbe assicurata da qualche centinaio di metri in più di distanza dai "luoghi sensibili", e dopo il "proibizionismo" ai magari cattivi nei parchi gioco, ci aspettiamo il "coprifuoco"?
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il Sindaco, per presunta carenza di potere nella gestione della Città, manifesta indignazione contro lo Stato in modo talmente convinto e convincente che vien quasi da credergli ...
Ma:
1- se nelle grandi scelte, per es. pianificazione urbanistica ha elaborato un PAT monumentale che è stato comparato alla ricostruzione del dopoguerra (e dalla guerra Vicenza era uscita distrutta al 50%);
2 - se nelle piccole cose riesce a rendere -a piacimento- la Città "inclusiva" (festa delle badanti, festa dei popoli, nomadi, registro coppie di fatto, referendum senza limiti di quorum,...) e nel contempo -a piacimento- la rende "esclusiva" (forse con qualche ragione) ad attività e movimenti umani (zona rossa antiprostituzione, divieto apertura sale scommesse, mendicanti, divieto alcolici in luogo pubblico, ... restrizioni accesso nei parchi gioco e ... persino divieto di fumare ...
La mia tesi?:
Una Città -a livello strutturale ed in senso generale- potrebbe veramente essere pianificata per essere normalmente (come norma) inclusiva, e divenire solo residualmente escludente, cioè dare giustificazione a manifestazioni di disagio tendenzialmente residuali ... sulle quali l'intervento non sarebbe svolto con animus vendicativo, intenti esemplari e paternalistico (quando non bieco) autoritarismo, bensì reprimere con l'autorevolezza di Istituzioni sostenute dalla maturità civica di un "corpo sociale" che non plaude emotivamente al "protettore".
Stiamo attenti a non costruire una Città sempre più "divaricata" ... e qui mi si impone di concludere.
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Ci sono tanti altri giardini in città nei quali i grandi possono sedersi per chiacchierare, leggere, rinfrescarsi.
Il pericolo pedofili è molto alto, la cronaca ci presenta casi ogni giorno e tutti dobbiamo fare il possibile per difendere i bambini.
Ho un figlio di 26 anni e già allora nei parchi padovani era vietato l'ingresso agli adulti senza bambini, non capisco proprio quale sia il problema per il signor Coviello.