Candidati impresentabili a Vicenza: a casa! Incapaci di prendere posizione anche sul caso BPVi si dimettano Variati e i suoi "affiliati"
Sabato 20 Agosto 2016 alle 11:41 | 0 commenti
Vicenza doveva essere, secondo il sindaco Achille Variati, un laboratorio di politica, di nuovi modi di fare politica ed essere quindi esempio per tutto lo Stato Italiano. Nel 2008 questo fu il suo esibirsi accanto a coloro che dell'antiamericanismo avevano fatto il loro emblema e che ora, vedi il caso degli esponenti del Bocciodromo e dei cosiddetti Cristiani per la pace, non sono più tanto amati, perché cerca di assicurarsi un futuro o, meglio, un futuro ai suoi "affiliati". In realtà a Vicenza si dovrebbe avere più coraggio e magari non permettere di "rimanere" a coloro che negli ultimi anni hanno fatto, si fa per dire, "politica". Un intero gruppo, quello di Variati, deve essere mandato a casa, a partire da tutti gli esponenti del Listino, che sono serviti a portare voti, spacciandosi magari per "volontari", ma non ad esprimere qualche cosa per la città .
Seguono anche gli esponenti del Partito democratico, che oggi, fanno finta che tutto funzioni e non si sono accorti che non vi sono "crepe", ma crolli. Tentano questi di esprimere qualcosa di nuovo, ma , vittime del carrierismo presente persino in Regione, sono poco credibili e hanno determinato ulteriori allontanamenti dall'impegno per la città .
Accanto a costoro coloro che si sono dimessi dal Consiglio Comunale con la motivazione di non avere ottenuto un assessorato e coloro che nominati dalla giunta per qualche funzione, vedi quella relativa a Campo Marzo, non sono riusciti a fare nulla, se non a rilasciare qualche intervista. Infatti, non passa giorno che qualche esponente del clan Variati non rilasci dichiarazioni di aver fatto questo o quello, come se una massaia facesse pubblicità della normale amministrazione della casa (economia).
Un fortissimo rinnovamento dovrebbe attraversare la politica a Vicenza, questo sarebbe il vero nuovo laboratorio e dovrebbe iniziare dalle dimissioni di Variati e compagine, dando alla città un modo più rapido di riflettere e proporre una vera alternativa.
Questa Giunta e tanti esponenti che la sorreggono con stampelle di ogni genere debbono andare a casa perché non sono nemmeno capaci di prendere vere posizioni di fronte alla crisi che ha colpito tanti cittadini dopo le vicende della Banca Popolare di Vicenza, ne sia fede il timidissimo tentativo del vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, subito stoppato, di discostarsi dal silenzio generale dei cosiddetti membri del laboratorio politico che tanto esibiva Variati ben 8 anni fa.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.