Quotidiano | Categorie: Animali

Tutela della fauna, Zanoni: Veneto regione "canaglia"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 23 Agosto 2012 alle 17:53 | 1 commenti

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Lettera del 23 agosto 2012 di Andrea Zanoni, eurodeputato dell'Idv

Gli animali superstiti della siccità sono condannati dalla preapertura della caccia, dai grossi cani da caccia di cacciatori totalmente insensibili alla conservazione della natura e da amministratori regionali che agiscono sotto la costante dettatura della lobby venatoria. Il 17 agosto ho scritto una lettera al Presidente della Giunta Veneta Luca Zaia, all'Assessore regionale all'Agricoltura Franco Manzato e all'Assessore alla Protezione civile e alla caccia Daniele Stival.

Avevo fatto presente che domenica scorsa, con l'apertura della stagione dell'allenamento dei cani da caccia si sarebbe dato il via a un'autentica strage: mammiferi e uccelli hanno ancora cuccioli e pulcini dipendenti dai genitori e gli animali in questo momento sono stremati dal caldo torrido e dalla siccità che ha investito il Veneto.

Nonostante l'appello la stagione è iniziata: gli animali sono perseguitati, rincorsi da grossi cani da caccia e dai cacciatori, senza acqua e senza cibo, perché anche gli insetti, le bacche e i semi, in questo momento scarseggiano. Gli uccelli fanno fatica anche a volare e scappare dai cani e dai cacciatori perché sono stremati, assetati, stressati. Quindi non manca solo l'acqua ma anche il cibo.

Eppure, gli amministratori veneti non fanno retromarcia e tra poco arriverà addirittura l'apertura anticipata della caccia, cosiddetta preapertura fissata in Veneto al primo settembre. Questo comportamento irrazionale e irresponsabile è la dimostrazione che la figura del cacciatore amante della natura e protettore dell'ambiente è puramente virtuale. È l'invenzione di una lobby che vuole continuare a esercitare i propri privilegi. Di fronte agli animali selvatici, stremati e morenti, dimostrano pura e totale insensibilità, menefreghismo allo stato puro. Il tutto con l'aggravante che esistono centinaia di aree appositamente previste dai Piani Faunistico Venatori dove i cacciatori potrebbero allenare i propri cani da caccia senza fare danni. Le associazioni venatorie si riempiono sempre la bocca di parole come dialogo e disponibilità a sentire le varie campane, ma nei fatti puntano solo a fare tessere e a fregarsene anche degli autorevoli pareri dell'ISPRA.

L'ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) quest'anno, in tempi non sospetti per quanto riguarda la siccità, aveva scritto alla Regione Veneto che l'addestramento dei cani da caccia in agosto non si può fare perché ci sono troppi animali da svezzare che sono ancora dipendenti dai genitori. L'ISPRA lo aveva prescritto in una situazione di normalità, figuriamoci ora con mesi di assenza totale d'acqua e caldo torrido.

La Regione Veneto nelle figure del Governatore Zaia, dell'Assessore Manzato e dell'Assessore Stival non si sono nemmeno degnati di rispondere alla mia richiesta supportata dal parere espresso dalla circolare dell'ISPRA. Sono troppo abituati a scrivere le leggi sulla caccia sotto dettatura della lobby venatoria fregandosene delle leggi comunitarie, dei pareri tecnico-scientifici degli istituti competenti statali, della volontà dei cittadini da essere ormai diventati totalmente sordi. Lo dimostrano 10 anni di caccia in deroga ad uccelli protetti e ormai sempre più rari, con le relative continue violazioni della Direttiva "Uccelli", sfociate nella sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea del novembre del 2010. Se dimostreranno di voler violare fino in fondo la Direttiva "Uccelli" 147/2009/CE, che consente la caccia solo se questa non contrasta con la conservazione della fauna selvatica e la vieta per le specie con prole o ancora dipendenti dai genitori e non faranno la retromarcia che gli impone la legge, sarò costretto a denunciare il tutto alla Commissione Europea. L'Europa ha già troppi conti aperti con il Veneto, ormai considerato a livello europeo una delle regioni "canaglia" (Dall'inglese "Rogue Region") in tema di violazioni ala Direttiva "Uccelli" 147/2009/CE.

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Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Venerdi 24 Agosto 2012 alle 13:19

Caro Andrea, fai bene a denunciare, ma proponi anche che a pagare le salate multe non siano i veneti ma chi firma le delibere illegittime.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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