Turismo, la bacchettata di Confcommercio a Variati: indagine e trenino in un cassetto
Mercoledi 29 Gennaio 2014 alle 15:14 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Le grandi mostre in Basilica Palladiana – quella già alle porte, “Verso Monetâ€, come l’annunciata prossima esposizione su “La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento†– assicurano un importante afflusso di visitatori a Vicenza. Ma se si vuole realmente fare di questi eventi un’occasione per dare uno slancio turistico alla città , non ci si può limitare a prendere atto, a consuntivo, dell’aumento delle presenze che vengono registrate per effetto delle esposizioni.
“Dobbiamo approfittare di queste occasioni in cui Vicenza sarà meta di decine di migliaia di turisti per capire qual è la percezione dell’accoglienza offerta dalla città in termini di servizi, strutture ricettive e accessibilità . Solo partendo da dati certi, raccolti ed elaborati in modo scientifico, potremo disegnare una nuova strategia turistica per Vicenzaâ€. Riassume così, Matteo Trevisan, presidente della Delegazione di Vicenza, quanto è emerso nel Consiglio della Confcommercio provinciale tenutosi nei giorni scorsi; una riunione dove si è preso atto che l’Amministrazione Variati non ha dato alcuna risposta, finora, alle proposte avanzate dall’Associazione.
“Il 28 ottobre scorso – spiega Matteo Trevisan – il presidente Rebecca aveva incontrato il sindaco Achille Variati e aveva presentato un progetto per la realizzazione di un’indagine turistica da effettuare nel centro storico. L’idea era quella di intervistare un campione rappresentativo di visitatori, in occasione delle grandi mostre, per capire con precisione qual è la loro visione della città , confrontandola con un analogo studio che era già stato fatto nel 2003â€. Le settimane passano e nel frattempo, nonostante due solleciti in tal senso, a Palazzo Trissino tutto tace.
Così come tutto tace sulla proposta, lanciata nel corso dello stesso incontro, di istituire a Vicenza un trenino turistico sul modello di quello esistente in altri centri turistici in Italia e all’estero. “E’ la soluzione più semplice – spiega il presidente Matteo Trevisan – per portare chi visita la città anche in zone meno conosciute, ma altrettanto pregevoli, come corso Fogazzaro solo per fare un esempio. Abbiamo pensato ad un circuito, della durata di una quarantina di minuti, che consenta poi al turista di tornare sui suoi passi per visitare meglio i luoghi che più l’hanno colpito. Attivare un “petit train†non è poi così complesso – incalza Trevisan – e il Comune può certamente trovare la formula migliore, come l’appalto del servizio, per limitare i costi. Ma se si lasciano trascorrere mesi, come sta accadendo, prima di passare dall’idea al progetto non si va da nessuna parteâ€.
Dopo il successo della prima mostra “Raffaello verso Picassoâ€, che ha aperto nuove prospettive di sviluppo  per il Capoluogo, Confcommercio Vicenza chiede, dunque, un cambio di marcia da parte del Comune: “I grandi eventi aiutano a promuovere la città – sottolinea il presidente Trevisan -, ma è chiaro che non bastano per fare di Vicenza una meta turistica. Serve una strategia basata su dati precisi relativi ai flussi dei visitatori e alla loro percezione sulla qualità dell’accoglienza, per capire dove bisogna intervenire, delineando precisi piani di azione. E serve anche un innalzamento dei servizi a misura di turista. Se non approfittiamo dei periodi in cui sono aperte le grandi mostre per attivarci in questa direzione, allora quando lo dovremmo fare? Le nostre proposte – conclude Matteo Trevisan - non erano un “pour parlerâ€: si possono approfondire e discutere, ma chiuderle in un cassetto, come pare stia accadendo, vorrebbe dire perdere un’occasione importanteâ€.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.