Triste giornata nel Veneto e in tutta l'Italia!
Lunedi 12 Dicembre 2011 alle 21:35 | 0 commenti
Luc Thibault, Delegato RSU Greta Alto Vicentino Ambiente - A parte il brutto tempo di oggi, che tristezza, vedere questo presidio davanti al Comune di Schio, uno sciopero generale? Uno sciopero contro Monti? Ma di cosa parliamo, chi prendiamo in giro? Un merito di sicuro, almeno storicamente, Marchionne e Monti l'avranno. Un merito indiscutibile e che può aprire, finalmente, nuove strade alle rivendicazioni dei lavoratori. L'epoca della concertazione è definitivamente tramontata ...
E' finita lasciando dietro se le macerie di quei diritti che i lavoratori avevano conquistato in anni di lotte, venduti, scambiati, dai sindacati, per posti di potere o le assicurazioni pensionistiche o le assunzioni clientelari.
Ogni passaggio d'epoca, e la crisi attuale è un vero e proprio passaggio d'epoca, pone questioni che sinora rimanevano totalmente irrisolte ... e risultavano solo un freno a quelle rivendicazioni più che sacrosante del mondo del lavoro, in mano ad un accoppiata killer: Confindustria- sindacati confederali. (vedi accordi di giugno!)
Finalmente il capitale ... purtroppo non i lavoratori ... hanno decretato la fine di un sistema che vedeva come rappresentanti chi non rappresentava più nulla ... e sulla loro debolezza, non solo numerica, ma soprattutto concettuale, stanno sferrando il loro definitivo attacco a quella rimanenza di diritti, che accordi e sub-accordi firmati dalla triplice, quotidianamente impoverivano.
Prima Marchionne, a cui Bonanni ed Angeletti hanno subito donato la vita degli operai ... poi Monti ... che di un incontro con le parti sociali, che di sociale hanno ormai solo le proprie panze e le proprie pagnotte, se ne frega ha chiaramente detto quello che milioni di lavoratori, traditi e venduti dai sindacati confederali, avrebbero dovuto dire da più di un decennio: ..."voi non contate più nulla!"
I diritti non sono regali...i diritti vanno conquistati...ce lo insegna la storia, la storia che ha segnato la vita di chi ci ha preceduto...questo forse manca in quella massa di lavoratori che ancora credono in chi vende ogni giorno una fetta di diritti di chi lavora.
Ora appare ancora più chiaro non solo il ruolo che questi hanno assunto in questi anni, ma anche la loro totale inutilità ... il loro totale scostamento dalle reali esigenze di chi suda ogni giorno per quel pane che non gli basterà per tutto il mese. Dati agghiaccianti dimostrano il loro.
I morti sul lavoro aumentano, percentualmente, di anno in anno, anche a fronte di una crisi occupazionale senza precedenti, così come aumenta l'inflazione e le differenze economiche tra chi "dirige" e chi produce reddito. La cassa integrazione, divenuta ormai l'unico baluardo di un sindacato senza più idee né prospettive, seguita sempre da quella mobilità , porta della disoccupazione, raggiunge indici da record e ha reso il nostro paese tra i meno avanzati in Europa. Dare la colpa solo alla controparte non può essere la scusa per chi, sino a ieri, con quella stessa controparte ha firmato ogni accordo, in ogni fabbrica, in ogni momento.
Siamo in un momento storico che rimette in gioco molte questioni, a partire da quella, decisiva, della rappresentanza di chi lavora e di chi cerca lavoro.
I "tre" sono stati...e sono ancora, la stampella del potere...togliamoci questa inutile stampella...e riappropriamoci dei diritti rubati...ora spetta a noi...i nostri padri, in periodi peggiori di questo, non si tirarono indietro.
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