Trilogia Saga longobarda, di Lucio Panozzo
Giovedi 16 Settembre 2010 alle 23:32 | 0 commenti
Si è tenuta oggi, giovedì 16 settembre, la presentazione della trilogia "Saga Longobarda" di Lucio Panozzo (anche nostro collaboratore, n.d.r.) presso la chies (nella prima foto VicenzaPiù con un volume della trilogia, n.d.r.) oltre a parlare della sua opera, ha anche coordinato altri oratori: per primo ha parlato il dott. Alessandro Piergentili della Fondazione Credito Agrario Bresciano, l'ente che ha sostenuto economicamente l'edizione (editore d'eccezione, Morcelliana di Brescia).
Ha portato i saluti del presidente dott. Alberto Folonari e del segretario dott. Agostino Mantovani, nonché dell'assessore alla Cultura del comune di Brescia, dott. Andrea Arcai, assenti dalla manifestazione per un impegno importante, la visita nella loro città degli incaricati dell'UNESCO che dovevano prendere una decisione sull'iscrizione di Brescia nell'Heritage List.
Da sx Alessandro Piergentili e Lucio Panozzo (foto VicenzaPiù)
La motivazione della richiesta delle sette città all'UNESCO va ricercata nella presenza viva di memorie storiche e artistiche e tracce architettoniche derivanti dall'antico popolo.
Dopo un breve excursus sulla storia longobarda che accompagna passo passo le vicende di fantasia descritte nel libro, l'autore passa il microfono a Marcello De Boni, spirito eclettico e buon attore, per una lettura scelta tra le parti migliori della trilogia.
Marcello De Boni legge (foto VicenzaPiù)
E' poi la volta del prof. Antonio Zanella, gran conoscitore della storia longobarda e traduttore per i tipi della B.U.R. dell'Historia Langobardorum di Paolo di Warnefrido detto Paolo Diacono. E' un'esposizione puntigliosa e storicamente ineccepibile, anche se necessariamente un po' tecnica.
Tocca per ultimo al disegnatore Massimiliano Paggin, detto Max, che illustra i significati di due grandi disegni "a carattere longobardo" preparati apposta per l'evento, uno dedicato a Brescia, l'altro a Vicenza. Vuol essere un omaggio alle due città per sottolineare l'evento, in una sorta di gemellaggio.
Il pubblico si è dimostrato interessato ed attento, ed è parso quasi cogliere un'ombra di dispiacere quando l'autore ha chiuso l'evento con i ringraziamenti di rito.
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