Tricolori e inno Mameli contro Giro Padania: festa dello sport degradata in festa della Lega
Sabato 10 Settembre 2011 alle 19:01 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Alcune impressioni a caldo sulle contestazioni del giro di padania a Montecchio
Parecchie centinaia di cittadini con bandiere tricolori lungo il percorso e in prossimità dell'arrivo della tappa. Altrettanti in manifestazione con bandiere italiani e non solo. Forti disapprovazioni verbali. All'arrivo viene intonato l'inno di Mameli. Alla premiazione, dentro a Villa Cordellina, sono presenti centinaia di cittadini che sventolano le bandiere tricolori e gridano slogan di disapprovazione soprattutto verso i politici della lega che premiano i vincitori del giro (foto Guido Zentile per VicenzaPiu.com).
Le premiazioni avvengono in una situazione quasi surreale. Contestazioni, inno di Mameli intonato dai manifestanti, disapprovazioni, fischi. Il richiamo all'unità d'Italia. Lo slogan più gridato è "lega ladrona, Vicenza non perdona" parafrasando un vecchio ritornello leghista.
Fuori dalla villa a circa 500 metri ci sono le centinaia di manifestanti che hanno partecipato al corteo. In tutto la contestazione ha visto una partecipazione massiccia. Tante, tantissime persone indignate per l'utilizzo strumentale di una gara sportiva. Un giro ciclistico dedicato a un'entità inesistente, la padania, che serve solo a celebrare la "potenza" di un partito, la lega nord, che ne ha fatto una specie di mega spot pubblicitario. Le associazioni sportive hanno accettato questa situazione assurda. I cittadini no. E hanno contestato il giro di padania e i suoi organizzatori in ogni forma possibile. Quella di oggi è stata molto composta. centinaia di bandiere tricolori hanno sventolato contrapponendosi a quella che da potenziale festa dello sport è degradata in una "festa della lega".
Adesso gli organizzatori dovrebbero spiegare il vero significato di una corsa come quella appena conclusa. E dovrebbero anche dirci se e quanto è costata ai contribuenti. Vogliamo sapere chi ha finanziato il "giro di padania". Perché sarebbe immorale, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, che si fossero spesi soldi pubblici per una manifestazione che è stata strumentalizzata dalla lega e trasformata in manifestazione di pura e squallida propaganda.
PS: in quale ruolo, oggi (e anche nelle altre giornate), Renzo Bossi, ormai famoso con il soprannome di "trota", era sul palco durante le premiazioni? E perché le autorità politiche erano tutte della lega? Anche a queste domande vorremmo fosse data risposta.
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