Treni e pendolari in Veneto, una giornata di ordinario sovraffollamento
Giovedi 6 Ottobre 2011 alle 20:24 | 0 commenti
Renato Chisso, Regione Veneto - Giornata di ordinario sovraffollamento oggi sul treno regionale 2222, nella tratta tra Monselice (ora di partenza 7,14) e Venezia (ora di arrivo 8,13), dove alle centinaia di pendolari che lo utilizzano tutti i giorni si sono aggiunti in seconda classe due viaggiatori speciali: l'assessore regionale ai trasporti del Veneto Renato Chisso e la responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconìa (qui la photo gallery).
L'obiettivo del sopralluogo, che non rimarrà una prova isolata, era di verificare direttamente le "normali" condizioni di viaggio su uno dei convogli considerati "critici" dagli utenti. E infatti hanno viaggiato in piedi fino a Mestre (scendendo per primi e risalendo per ultimi a Padova), trovando posto a sedere solo da Mestre a Venezia.
L'iniziativa è partita dall'assessore Chisso e ha trovato nell'ing. Giaconìa una disponibile interlocutrice: entrambi hanno potuto constatare la corrispondenza tra lamentele, dati statistici e realtà quotidiana, rispetto alla quale c'è l'impegno comune di trovare soluzioni possibili e compatibili per migliorare lo standard del trasporto e degli orari, anche di fronte ad un dato eclatante e nuovo: solo nell'ultimo anno i viaggiatori dei treni regionali sono aumentati in Veneto dell'8 per cento. E' una percentuale significativamente alta. Che dimostra la crescente attenzione per l'utilizzo del mezzo pubblico e che, nello stesso tempo, in non pochi casi ha messo in crisi convogli previsti per un numero di passeggeri inferiore all'attuale, cui si sono aggiunte in taluni casi anche criticità puntuali per guasti, che hanno costretto ad utilizzare treni con capacità minore di quella da contratto. Va meglio sul versante della puntualità , dove la percentuale dei treni in orario o con ritardi inferiori ai 5 minuti è del 94 per cento di media, con punte del 98,3 per cento sulla Vicenza Schio, ma dove ad esempio c'è la criticità della Padova Calalzo, che scende all'88,6 per cento
"Dobbiamo fornire il miglior servizio possibile e soddisfare le aspettative dei pendolari - ha ribadito Chisso - che non sono dei numeri ma hanno un anima. Per far fronte al problema segnalato e verificato oggi e agli altri analoghi, contiamo sul lavoro della commissione tecnica mista istituita per studiare ex novo l'orario, tenuto conto dei flussi sulle tratte a lungo, medio e breve raggio e delle risorse disponibili". "Stiamo facendo una verifica a tutto campo dell'intero sistema regionale - ha aggiunto l'ing. Giaconìa - ma è chiaro che dobbiamo specializzare l'offerta, rispetto a queste e altre problematiche. Poi ci sono i treni veramente critici sotto più profili, che sono una ventina: una cifra relativamente bassa. Il viaggiatore però percepisce come normalità il rispetto dell'orario e la comodità del viaggio come normalità , mentre restano impresse, e legittimamente si protesta, quando si riscontrano disservizi e anomalie, anche se il loro numero risulta sulla carta limitato".
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